È colpa del bambino!

“Gheazi, che li aveva preceduti, pose il bastone sulla faccia del bambino, ma non ci fu voce né segno di vita. Allora andò incontro a Eliseo e gli riferì la cosa, dicendo: «IL BAMBINO NON SI È SVEGLIATO».” (2 Re 4:31)

Il figlio della Sunamita morì e lei, anziché predisporre i preparativi per il funerale del piccolo, non disse niente a nessuno, neppure a suo marito e andò dall’uomo di Dio Eliseo per reclamare e richiedere l’intervento del Signore.

Non appena il profeta venne a conoscenza del dramma di questa donna, diede al suo servo Gheazi due ordini:
1. Non perdere tempo “Cingiti i fianchi, prendi in mano il mio bastone, e parti. Se incontri qualcuno, non salutarlo; e se qualcuno ti saluta, non rispondergli;
2. Risuscitare il bambino posando il bastone di Eliseo sulla faccia del pargolo;

C’è da precisare che l’ordine di Eliseo aveva lo scopo di produrre il risultato sperato, ma qualcosa non funzionò ed il motivo non era di certo riconducibile al comando di Eliseo.

La conclusione di Gheazi fu: “«Il bambino non si è svegliato». In altre parole: “È colpa del bambino! Io ho fatto tutto ciò che dovevo!”

A Gheazi non passa neanche per l’anticamera del cervello di provare a mettersi in discussione; riflettere ed approfondire dove e se qualcosa non è stato fatto per vedere il risultato sperato. La conclusione è: “È colpa del bambino!”.

Cari nel Signore, tante volte anche noi ci comportiamo nella stessa maniera dichiarando che è sempre colpa degli altri; che abbiamo provato, che abbiamo pregato; che ci battezzasse nello Spirito Santo, che abbiamo chiesto l’intervento di Dio, che abbiamo adempiuto a quanto ci era stato detto di fare…, ma… purtroppo…niente! Non è colpa nostra! È il problema che è troppo grande o addirittura è il Signore che non risponde e non benedice!

Sappiate mie cari che la cosa più facile di un problema è individuare il colpevole!

Non dobbiamo essere interessati a scaricare le colpe, ma a vedere in noi cosa c’è che non va’. Poniamoci delle domande; esaminiamo la nostra vita e chiediamo a Dio di illuminare il nostro cuore affinché ci faccia comprendere quali sono stati i veri motivi che non ci fanno vedere la Sua Gloria!

Ecco alcune domande: “Ma lo desidero veramente? Con tutto il mio cuore? La mia preghiera ha le caratteristiche spirituali e di ardore, di fede, di passione e di fervore, oppure è stata una preghiera tecnica, noiosa, fatta di belle ed altisonanti parole per un principio di dovere.

Se così fosse; i cambiamenti non ci saranno! Possiamo avere tutti i “bastoni” di questo mondo, ma se non permettiamo al Signore di operare nella nostra vita non vedremo nessun “morto” risuscitare, piccolo o grande che sia!

Signore, aiutaci ad esaminare noi stessi! Illuminaci e facci riconoscere le nostre responsabilità affinché possiamo per la Tua Grazia porvi rimedio ed allora, ma solo allora, vedremo la Tua Potenza! Nel Nome di Gesù te lo chiediamo! Amen!

Pace

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