RISVEGLIO PENTECOSTALE-QUALE POTENZA
Lo scopo per cui il Signore ha stabilito di battezzarci, immergerci, nello Spirito Santo è quello di renderci efficaci per l’adempimento del mandato ricevuto
“Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8)
Lo scopo per cui il Signore ha stabilito di battezzarci, immergerci, nello Spirito Santo è quello di renderci efficaci per l’adempimento del mandato ricevuto: andare per tutto il mondo e predicare l’Evangelo ad ogni creatura.
L’espletamento di questo mandato non consiste soltanto nella diffusione verbale del messaggio della salvezza. Indubbiamente l’annuncio attraverso la predicazione intesa come esposizione verbale del messaggio è assolutamente indispensabile; bisogna che la gente oda la Parola di Dio. “Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?” (Romani 10:14).
Ma la predicazione cristiana è solo annuncio verbale delle verità divine o è anche altro? Sicuramente è anche altro.
Le persone dovranno anche vedere la nostra vita parlare più loquacemente delle nostre parole. Questa realtà è presentata chiaramente nella Parola di Dio.
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:16). “Avendo una buona condotta fra gli stranieri, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà” (I Pietro 2:12).
A volte capita di intendere la potenza dello Spirito Santo soltanto come una manifestazione caratterizzata da alcuni segni esteriori, quali il parlare in altre lingue, o l’essere emotivamente coinvolti in momenti di speciali benedizioni divine. Sicuramente questi segni sono importanti conferme del battesimo nello Spirito Santo e quindi della potenza ad esso collegata, ma è questa, o solo questa la potenza dello Spirito Santo? Indubbiamente no.
La potenza dello Spirito Santo, quella che ci abilita ad essere testimoni di Gesù, è anche la potenza che ci permette di vivere quella spiritualità pratica che nella sua “straordinarietà” ci porta a testimoniare con azioni e atteggiamenti che sono inusuali per le persone comuni ma non per i credenti ripieni dello Spirito Santo.
Il Signore ci dà potenza non solo per farci provare sensazioni speciali e darci doni speciali, ma anche per farci operare nella vita di tutti i giorni in modo tale da lasciare una testimonianza chiara della bellezza del nostro cristianesimo. “Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo” (Romani 12:20).
La potenza che ci conferisce il battesimo nello Spirito Santo è anche:
• Potenza per amare nonostante non ci siano più gli umani presupposti per amare. “Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano… Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani?” (Matteo 5:44, 46).
• Potenza per perdonare quando umanamente non si riuscirebbe a farlo. “E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputar loro questo peccato». E detto questo si addormentò” (Atti 5:59-60).
• Potenza per affrontare le sofferenze e le difficoltà. “Ricevuto tale ordine, egli li rinchiuse nella parte più interna del carcere e mise dei ceppi ai loro piedi. Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano” (Atti 16:24-25).
• Potenza per sopportare con pazienza. “Infatti, che vanto c’è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio” (1 Pietro 2:20).
• Potenza per essere luce splendente e sale sapido. “Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:13-16).
Si sente dalla bocca di alcuni credenti, che hanno testimoniato di essere stati battezzati nello Spirito Santo, questa frase: “Ma io non ce la faccio…” .
Davanti ad un invito a perdonare, amare, sopportare, per il bene della testimonianza dell’Evangelo, per il bene della famiglia, della chiesa e per il bene spirituale di se stessi, questa non può essere la risposta.
La domanda che sorge spontanea è: “Ma il Signore perché ci ha battezzato? Il Suo battesimo non ci ha dato potenza? Dov’è finita quella potenza?”
In un mondo dove la gente è sempre più stanca di parole, sempre più scettica e incredula riguardo alle cose divine, quale enorme incidenza può avere la testimonianza di vita di coloro che hanno ricevuto potenza dall’alto e che per l’efficacia di questa potenza vivono predicando con la propria vita, oltre che con le parole, quel messaggio che Dio ci ha affidato!
Dio ci aiuti a continuare a ricevere e a vivere quella potenza che fa essere Suoi testimoni.
Antonio Di Bello
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