SU UN AEREO NON ESISTONO ATEI
Un giorno su un aereo salì un giovane ateo, che si sedette vicino ad un uomo che leggeva la Bibbia. L’ateo, pensando ad alta voce, disse: “Forse crede che nella Bibbia ci siano le indicazioni per salvarci se questo aereo dovesse cadere?”, e concluse la frase con un sorriso ironico. Il credente lo guardò e disse: “Qui non c’è scritto come non far cadere quest’aereo, ma c’è la certezza per chi crede in Dio che, anche se questo aereo dovesse cadere, quella persona rimarrà sempre nel cielo, per l’eternità con il suo Signore. Invece lei, se non si converte, non si fermerà al suolo; dopo l’impatto continuerà a sprofondare fino all’inferno!”. “Wow”, disse l’ateo, “che metafora; chi gliel’ha suggerita?”. I due fecero silenzio e il viaggio continuò. Dopo un po’ si sentì dagli altoparlanti: “Qui è il comandate che parla; c’è un motore in avaria, siamo nel bel mezzo dell’oceano. Siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza, tenteremo una virata brusca, per arrivare all’aeroporto più vicino”. In quel momento il panico invase tutto l’aereo; la gente piangeva e l’ateo iniziò a pregare come mai prima. Guardò il credente e gli chiese: “Come devo fare per non finire all’inferno?”. Il credente ripose: “Non eri quello che non credeva in Dio?”. “Sì”, disse l’ateo, “ma in questo momento non posso fare altro che pregare”. Quando preghiamo Dio? Solo quando le cose ci vanno male? Quando in un momento di difficoltà ci rendiamo conto che con le nostre forze non siamo in grado di fare nulla? Prega Dio quando sei in pericolo e quando non lo sei; il peggior pericolo è non pregare!
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