SUCCEDE SEMPRE COSI’
Succede sempre così.
Le Scritture narrano storie di vita e di successo straordinario.
Prima di arrivare alla vittoria ogni personaggio biblico è stato travolto da una valanga di opposizioni, di ragionamenti e di emozioni che erano il frutto delle circostanze e degli avvenimenti. A volte non immaginiamo neanche i sentimenti che questi uomini hanno provato dinanzi a situazioni drammatiche. Pensa aDaniele che per il semplice fatto che adora Dio e gli era fedele venne gettato nella fossa dei leoni. Non una parola, non un lamento ma coraggio e determinazione. Dio lo libererà dalla morte perché era stato trovato fedele nella fede e nella fiducia. Pensa a Mardocheo che per mantenere la sua integrità, la sua dignità e la sua fedeltà al Signore viene a conoscenza di un editto del Re che decretava il genocidio del popolo ebreo. I fatti erano chiari, Mardocheo non si inginocchiava, non s’inchinava né si prostrava dinanzi ad Haman, e questi aveva architettato e influenzato la decisione del Re. Non si eleva nessuna voce di lamento fra il popolo, ma solo preghiera a Dio. La situazione era drammatica e sconcertante. Tutti erano a conoscenza che il decreto del Re non poteva assolutamente cambiare, eppure pregano, alzano a Dio preghiera e intercessioni. Adesso prova a pensare come si sentiva Mardocheo, la regina Ester e tutti coloro che sapevano che di li a poco il decreto del re poneva fine a tutto il popolo ebreo. Questo è un vero conflitto che assorbe l’intera anima, l’intero spirito, non hai tempo per le sciocchezze, non hai tempo per le questioni o i chiarimenti. Il tempo non lo concedeva, il dramma era serio e avvertito da tutti. La questione era spirituale e nello spirito doveva essere risolta. Mardocheo, la Regina Ester e tanti altri comprendono questo. La posta in gioco era molto alta per stare a guardare e basta. Fecero ciò che da sempre sapevano fare: gridare a Dio. E’ questo il tipo di fede che in certe situazioni dobbiamo sviluppare, è questa la fiducia che Dio s’aspetta durante il tuo percorso, quando tutto ti sembra perduto, smarrito e senza vie di uscite. Bisogna raccogliere tutte le forze, ingoiare man mano il dolore e i conflitti che nascono spontanei nella mente, stare sulle brecce e restare fedeli al Signore, senza permettere a colpe o a condanne di ronzare nella mente. Adesso prendi forza, prendi coraggio, tua vita è un libro aperto dinanzi a Dio. Lui legge le righe scritte, quelle che che ha corrette finora e quelle che dovrai ancora scrivere per la Sua gloria. Non lasciarti abbattere da pensieri e ragionamenti vari, ma pensa che in Cristo hai sempre la soluzione migliore: la Sua.
Quel giorno il dolore venne trasformato nella festa del Purim per la vittoria ottenuta per fede e pazienza. Non pensare che per te è impossibile, non essere pessimista, ma raccogli le tue forze, sappi che mentre leggi questo articolo Gesù è già vicino a te per consolarti. Se vuoi ascolta il mio consiglio, spegni il computer e prega come mai hai pregato prima, permetti a Gesù di trasformare il tuo dolore in gioia. Ricordati che è Cristo la tua speranza di gloria.
Past. Pietro Varrazzo
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