CHI E’ GESU’

Chi è Gesù?


Gesù è venuto nel mondo non per l’intervento di seme umano, ma per la potenza creatrice dello Spirito di Dio, lo Spirito Santo; dal seno di una vergine, Maria di Nazaret (Luca 1:26-35). Quale vero Dio si è umiliato, abbassando se stesso; quale vero uomo è di origine e natura divina.

    FIGLIO DI DIO

Gesù stesso si definì Figlio di Dio e Figlio dell’uomo. Per questa Sua asserzione si decise di ucciderLo: “Io e il Padre siamo uno…” (Giov.10:30).
I giudei Gli risposero: “Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio” (Giov.10:33).
Gesù rispose loro: “Come mai a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia perché ho detto: Sono Figlio di Dio?” (Giovanni 10:36). Qui il termine “santificato” sta per: messo a parte, scelto, incaricato in modo specifico per l’opera di salvezza e di redenzione del genere umano.

    GESÙ VERO DIO

Mosè, chiamato da Dio a liberare il Suo popolo dalla schiavitù dell’Egitto, disse a Dio: “Ecco, quando sarò andato dai figli di Israele e avrò detto loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi, se essi dicono: Qual è il suo nome? Che cosa risponderò loro?” Dio disse a Mosè: “L’Io sono mi ha mandato da voi” (Esodo 3:14).
Così si esprimerà anche Gesù ai farisei, in procinto di immolarsi sulla croce per poi risuscitare e salire al cielo: “Se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati… Quando avrete innalzato [crocifisso] il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato… Prima che Abraamo fosse nato, io sono” (Giovanni 8.24, 28, 58).
Il Figlio e il Padre sono l’”Io sono”.

    UNITÀ DI DIO

Alla vigilia della Sua morte, Gesù disse ai Suoi discepoli: “Ora il Figlio dell’uomo è glorificato e Dio è glorifìcato in Lui. Se Dio è glorificato in Lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso e lo glorificherà presto” (Giovanni 13:31-32).Questa dichiarazione non è certamente un gioco di parole, ma l’affermazione dell’unità di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Gesù ha detto esplicitamente: “… Se non credete a me, credete alle mie opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre” (Giovanni 10:37-38).
Non si tratta solamente di coerenza nei propositi, ma come dato di fatto. L’apostolo Paolo, nella sua lettera ai cristiani di Colosse, per divina ispirazione afferma riguardo al Gesù Figlio dell’uomo: “…Perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della deità…” (Colossesi 2:9). E ancora Gesù: “Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato, e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato” (Giovanni 12:41).

    GESÙ FRATELLO E AMICO DEI CREDENTI

Sempre un apostolo di Gesù scrive di quale tipo di missione il Padre Lo avesse destinato: “… Per condurre molti figli [credenti] alla gloria, era giusto che Colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono [esistano] tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l’autore della loro salvezza [Gesù]. Sia Colui che santifica, sia quelli che sono santificati, provengono tutti da Uno; per questo [a livello spirituale] Egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli” (Ebrei 2:10- 13). Ma ora è Gesù stesso che si esprime riguardo a quanti credono in Lui.
Mentre stava istruendo la folla qualcuno Lo raggiunse, disturbandoLo, per dirGli: “Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che vogliono vederti”.
Ma Egli rispose: “Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Luca 8:19-21).
Lui stesso ebbe a dire agli effettivi credenti: “Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici se fate le cose che Io vi comando. Io non vi chiamo più servi…, ma vi ho chiamati amici…” (Giovanni 15:12-15).
Questa grande dimostrazione di affetto non va comunque interpretata con leggerezza.
Non è un “amicone”, non dà pacche sulle spalle, non ne riceve e non può essere rinchiuso come soggetto di una mistica canzonetta: il vero Uomo è anche vero Dio!
Gesù Cristo, quale Dio, ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, badiamo dunque a non ridurLo a nostra immagine e somiglianza prima di essere resi perfetti dal tocco finale della Sua redenzione (Efesini 4:30Ebrei 10:14). “Perchè quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio Suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli…” (Romani 8:29-30).
Studiamoci dunque di essere fratelli e amici di Gesù, gioiosamente ma con rispetto.

    ULTERIORE CONFERMA

Qui deve concorrere l’illuminazione dello Spirito Santo: “Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere Colui che è il vero Dio Padre, e noi siamo in Colui che è il vero, cioè nel Suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna”; “…Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il figlio di Dio, non ha la vita” (1 Giovanni 5:20,11,12).
Gesù, il Figlio, pregando il Padre per i credenti, disse: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio e Colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giovanni 17:3).
“Dio [il vero] ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel Figlio Suo” che è il vero, fattoci conoscere dal Padre.
Tutto ciò che al di fuori del Dio unico e vero viene reputato divinità, si tratti di cosa o di persona, non è altro che un idolo: “Figlioli guardatevi dagli idoli”! (1 Giovanni 5.20).
Le testimonianze storiche del passato e del presente, riguardo a chi era ed è Gesù, il Figlio di Dio, il vero Dio e vero uomo, sono innumerevoli, la Bibbia ne è piena, dalla Genesi all’Apocalisse.
Egli risulta essere “lo stesso ieri, oggi e in eterno”, ma va preso in considerazione soprattutto come vero Dio!

da: Risveglio Pentecostale 4-2010 Germano Giuliani 

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