DIO CERCA ADORATORI
Possiamo pregare, ma questo non significa che siamo adoratori.
Possiamo cantare, lodare o ringraziare, ma questo non necessariamente ci rende adoratori. Un adoratore, inevitabilmente prega, canta, loda e ringrazia, ma agisce e si rende disponibile a Dio in modo diverso.
Gesù ha detto che il Padre cerca adoratori.
La differenza è profonda, essa va ricercata nella motivazione di vita, nelle scelte e nelle finalità della propria esistenza.
Un adoratore non ha più un suo futuro, perché il suo futuro è il Signore.
Un adoratore, si è reso talmente disponibile a Dio che non tiene conto della sua vita, è pronto a mettersi in gioco e ad assumere una mentalità biblica e a viverla.
Quando Gesù disse alla donna samaritana che il Padre cerca adoratori, aggiunse un’altra profonda rivelazione.
Infatti, Gesù disse: “voi adorate quel che non conoscete”.
Come potevano reputarsi adoratori se i Samaritani erano tanto ostili ai Giudei e viceversa? Come potevano immaginare di adorare Dio e restare nella posizione avversa gli uni gli altri? Come potevano dire a se stessi di essere adoratori se avevano costruito diversi “altari” per non incontrarsi, influenzando generazioni e modelli di vita?
La convinzione che Dio perdona e ristora, senza che le persone facciano le dovute riflessioni e senza prendere consapevolezza del loro reale stato spirituale, non è nuova, è sempre stata presente nel corso della storia biblica.
La convinzione che Dio ci ama a prescindere dal nostro comportamento non desta più una vivida riflessione volta ai cambiamenti per essere in linea alla Scrittura.
La certezza dell’amore di Dio e del Suo instancabile aiuto non genera più quei dovuti ripensamenti per manifestare quel solidale amore per l’opera di Cristo nel suo insieme. La convinzione che “tutto è compiuto” e che Dio “vede e provvede” non spinge più a salire il “monte” come fece l’adoratore Abramo.
Ai tempi di Gesù l’adorazione concepita dalla gran parte dei Giudei era monca, era stata svuotata dalle realtà spirituali. Il loro “modo di adorare” li aveva sollevati dalla loro azione di responsabilità e da una fede che testimoniava il riflesso del carattere di Dio.
Prego Dio che aiuti il Suo popolo ad adorare in “spirito e verità” con manifestazioni caratteriali e comportamentali tipiche di chi adora il Signore e dal Signore assume il proprio modello di vita.
Past. Pietro Varrazzo
Lascia un commento