Il libro dell’Ecclesiaste
Trovo interessante come si conclude il libro dell’Ecclesiaste.
L’epilogo del libro è un vero gioiello di riflessioni per coloro che hanno a cuore l’esortare gli altri a dirigere i propri passi verso l’opera del Signore.
La ricerca dello scrittore nei dettagli delle parole, la forma elaborata del contenuto e la semplicità del pensiero per trasmettere concetti e insegnamenti su Dio, non può sfuggire alla nostra attenzione.
Lo scrittore è cosciente della responsabilità personale che ha nei confronti di Dio e del lettore, per questo si accinge a scrivere in modo preciso, tenendo presente ciò che vuole sia compreso dalle sue parole.
Non scrive a vanvera, ne in modo incomprensibile, ma conosce il fatto suo.
Oggi abbiamo la stessa responsabilità dinanzi a Dio di quello che diciamo agli altri o scriviamo sul Web del messaggio biblico. Non possiamo essere superficiali, sommari o approssimativi e neanche possiamo scrivere o insegnare lasciando al lettore l’interpretazione delle nostre parole.
Dobbiamo essere precisi e chiari per faci comprendere senza lasciare dubbi o perplessità e senza estrapolare “versi” dal contesto fornendo inevitabilmente una fuorviante applicazione delle Scritture.
Prego che Dio ci dia saggezza e capacità nell’annunciare il Vangelo, affinché, in modo trasparente e semplice possiamo trasmettere “la verità” di Cristo, “il Suo insegnamento”, “i Suoi fini”, per onorare la “Sua opera”, senza diluire il Suo messaggio, senza omissioni e senza estremismi.
Past. Pietro Varrazzo
Ecclesiaste 12: 11-16
L’Ecclesiaste, oltre ad essere un savio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un gran numero di sentenze. L’Ecclesiaste s’è applicato a trovare delle parole gradevoli; esse sono state scritte con dirittura, e sono parole di verità. Le parole dei savi son come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come dei chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore. Del resto, figliuol mio, sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; e molto studiare è una fatica per il corpo. Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: – Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo. – Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò ch’è occulto, sia bene, sia male.
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