La Sicurezza del Credente
:: La Sicurezza del Credente
di fronte alle potenze demoniache
Per chi crede alla Parola di Dio, non ci sono dubbi sulla esistenza delle potenze malefiche. Il Nuovo Testamento ci da delle indicazioni sull’identità degli spiriti maligni, che sono occupati in un’opera di distruzione e di rovina.
Nella prima lettera di Paolo a 1 Timoteo 4:1: è scritto: «Lo Spirito (di Dio) dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni».
Gran parte del mio ministerio trascorre nello sforzo di liberare le anime, non già possedute da quegli spiriti, ma cadute nei loro tranelli.
Sono assolutamente convinto che dietro l’idolatria pagana e pseudo-cristiana, dietro l’occultismo orientale ed occidentale ed anche dietro la forza della superstizione, ci sia un’azione demoniaca.
Penso pure che in certe manifestazioni di cattiveria e di vizio, nella tentazione al suicidio, come in certi casi di follia, ci possa essere la presenza nello spirito umano di una personalità estranea, demoniaca.
Il dottor Sarian, famoso psichiatra americano, mi ha detto quanto segue: «Ho fatto analisi atomiche, chimiche e microscopiche di cervelli d’alienati. In alcuni casi, le cause dei perturbamenti sono state identificate. Eppure, più spesso di quanto osiamo confessarlo, l’esame più completo non rileva alcun difetto meccanico, organico o chimico. Tutto è perfetto: il cervello esaminato è quello d’un pazzo furioso! Credo che in questo caso ci troviamo di fronte a possessioni demoniache simili a quelle riferite nel Nuovo Testamento. Solo l’azione spirituale potrebbe liberare quegli esseri che la scienza umana è impotente ad aiutare».
Ciò che più frequentemente attira i demoni è la pratica dell’occultismo, dell’idolatria e dell’intemperanza. È bene fuggire questi pericoli.
Quale grande privilegio abbiamo noi credenti di conoscere Gesù! Egli possedette e possiede tuttora piena autorità sulle potenze maligne. «Quando gli spiriti impuri Lo vedevano, si prostravano davanti a lui e gridavano: – Tu sei il Figliuolo di Dio!». (Marco 3:11).
Ma è soprattutto col suo sacrificio che Gesù trionfò per sempre (e per noi) su tutte le forze dell’inferno. La Croce fu la sconfitta della potenza satanica, ecco le parole di Paolo: «Avendo spogliato i principati e le potestà, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della Croce». (Colossesi 2:15).
Gesù è vincitore! E questo fu dimostrato il giorno della resurrezione. Le forze malefiche, anche se sono ancora cattive, sanno di essere vinte. Se Gesù le dominò, non fu solo per Se o per la gloria di Dio, ma anche per garantire i suoi, per farli beneficiare del suo trionfo e per proteggerli.
Avete notato la potente verità nascosta in Proverbi 18:10? «Il nome dell’Eterno è una forte torre; il giusto vi si rifugia e si trova al sicuro!». Il nome di Gesù costituisce per noi un rifugio inattaccabile. Come gli Israeliti in Egitto si trovarono al sicuro sotto il segno del sangue di un agnello, così anche noi saremo al sicuro se dimoriamo sotto il sangue di Gesù. Non siamo quindi soli di fronte ad un assalto satanico o quando l’ossessione malefica ci vorrebbe ipnotizzare.
Abbiamo un rifugio e Dio ci da un ordine che si può riassumere in una sola parola: Resistere! È la stessa parola che Maria Durand, la prigioniera ugonotta, incise sulla pietra della torre di Costanza. Rinchiusa in prigione per la sua fede quando era giovinetta, ne uscì che era vecchia. Ebbene, durante la lunga prigionia, scrisse con punta di ferro:«Resistete! – Resistete e l’avversario fuggirà da voi!». (Giacomo 4:7).
C’è senza dubbio un pericolo per chi ignora l’attività satanica; ma c’è un pericolo parimenti disastroso, che consiste nel dare a questa possibilità troppa importanza e troppa attenzione.
Ho conosciuto dei credenti che erano veramente ossessionati dal timore di spiriti malvagi. Senz’accorgersene perdevano un po’ alla volta la calma ed erano tanto assorti nella lotta interminabile contro i fantasmi della loro immaginazione da rendersi praticamente inutili nel servizio cristiano, perché non facevano più nulla nel lavoro di attirare anime a Cristo.
In certi circoli abbastanza chiusi e veramente troppo ripiegati su se stessi, s’è stabilita una leggenda che mi appare essa «un’astuzia di Satana»; e cioè che i credenti o i servitori di Dio che dicono e credono le cose più misteriose sull’azione di Satana, sono i più spirituali!
Ultimamente un credente mi diceva: «Dovreste far venire il tal e il tal altro servitore di Dio: sono uomini notevoli, poiché s’intendono delle astuzie del nemico!». Questa mi pare un’assurdità.
Quel caro amico era stato alla scuola di coloro che vedono demoni dappertutto. Alle volte mi sono chiesto se questa tendenza non sia una specie di scusa, un alibi inconscio di coloro che mettono sul conto di Satana i disordini di cui talvolta sono essi la causa. Ma il mondo non è fatto così: c’è chi non è avvertito delle astuzie dell’avversario, e c’è che vede dei demoni ovunque. Oggi poi si stampano tanti libri per incoraggiare appunto la tendenza morbosa di alcuni credenti; questi libri parlano di demoni che si nascondono dappertutto.
Se si cede alla tentazione di cercare sempre una causa occulta alle cose talora incomprensibili che ci capitano, cadiamo in una serie di pericoli.
Primo: occupiamo negativamente il nostro pensiero, il che è inutile e dannoso.
Secondo: spesso sprechiamo tanto tempo e tanta energia in una lotta senza quartiere contro nemici immaginari.
Mi ricordo del caso di un’infermiera che aveva perduto il sonno e la tranquillità. Udiva delle voci strane che la torturavano. Rifiutava persino di mangiare. La direttrice della clinica in cui lavorava aveva chiamato alcuni credenti, che si erano messi a pregare, radunandosi la sera nel salone. Credendo che la povera ragazza fosse posseduta, praticavano su di lei un esorcismo dopo l’altro, che non solo li stancava, ma accresceva il turbamento della poveretta. Vedendo in questo aggravarsi del turbamento la prova della presenza d’un demone agitato dalla preghiera, raddoppiavano gli sforzi spirituali, con una costanza che ho molto ammirato.
Un giorno, uno di essi mi domandò se mi volevo unire a loro. Vi andai, ma credo che rimasero delusi, perché me ne stetti silenzioso, inginocchiato vicino ad una sedia, mentre essi comandavano con grande autorità al demone di uscire dalla donna. Son convinto che se in lei ce ne fosse stato uno, non avrebbe potuto resistere a tanta fede e a tanta autorità spirituale.
Ma più rimanevo in silenzio davanti a Dio, più ero assicurato che quella malata non era posseduta. Domandai a Dio di rivelarmi le cause profonde del suo stato. Ed ecco che ricevetti nel mio spirito una parola: «Delitto!». Era strano, senza potermi spiegare come, ebbi la certezza che avevo la chiave del mistero.
Chiesi ai miei amici di lasciarmi solo con quella cara infermiera. Poi le parlai dolcemente, dicendole che non credevo affatto che fosse posseduta, ma che piuttosto si fosse rovinata la salute, serbando qualche segreto nel suo cuore; che le voci che credeva di udire erano quelle della sua coscienza turbata, che la chiamava al digiuno, a guisa di espiazione. Le dissi anche che la volevo aiutare a confidarsi e che Dio mi aveva dato questa parola: «Delitto?». E l’invitai a spiegarmela.
Allora, la poveretta scoppiò in la crime e mi narrò una triste storia di violenza morale e fisica, seguita da infanticidio. Aveva serbato per tanto tempo quel terribile segreto in fondo alla sua anima! Non giudicandosi più degna di sposarsi, aveva cercato, con l’assistenza ai malati, di pagare il suo debito verso la società e verso Dio.
Fortunatamente potei parlarle di Gesù, che era venuto a cercare e salvare coloro che si sentivano colpevoli e perduti. Ebbi il tempo di spiegarle il perdono gratuito del solo Redentore del quale Dio accettò l’espiazione. Essa poté vedere in Gesù il suo Salvatore, e quando tornò con me nella sala dove i miei amici aspettavano, era una donna certo assai indebolita dalle terribili lotte passate, ma anche una credente sorridente, poiché la sua anima ferita da tanto tempo, aveva finalmente ricevuto il balsamo del perdono divino.
Ma riprendiamo l’enumerazione dei tranelli nei quali si può cadere, cedendo alla facile spiegazione dell’azione demoniaca di fronte a certi casi, quando non si è ricevuta una formale rivelazione al riguardo.
Terzo: pericolo: si attribuiscono agli spiriti malvagi dei disturbi che sono puramente fisici o psichici.
Quarto: cadendo nell’errore di vedere sempre ed ovunque opera di demoni, si può fare un male incalcolabile e spingere delle anime sincere alla disperazione mediante falsi giudizi.
Credo che i medici sbagliano talvolta, dichiarando che certi mali sono d’origine epilettica od isterica, mentre in realtà c’è possessione od ossessione demoniaca; ma sono pure convinto che spesso i credenti si sono sbagliati affermando che un malato era posseduto, perché manifestava certi stati di crisi, movimenti bizzarri o anche alienazione mentale.
Del resto, dichiarare qualcuno posseduto, senz’avere il potere di slegarlo, mi sembra una crudele incongruenza e non discernimento spirituale.
Il convertito, in stato di grazia, non deve temere né demoni, né azione magica: le pratiche occulte dirette contro di lui non possono nulla. Anzi, Gesù ha dato ai suoi autorità «su tutta la potenza del nemico». (Luca 10:19).
In questi tempi di recrudescenza di spiriti di seduzione e di errore d’ogni specie, che privilegio di sapere che la nostra esperienza può essere simile a quella di Cristiano (nel libro di Bunyan), che nel suo viaggio verso la città celeste dovette un giorno passare vicino ai leoni ruggenti. Egli si accorse che camminando in mezzo alla strada, i leoni che erano incatenati, potevano bensì avvicinarsi minacciosi, ma non lo potevano toccare. Così, il credente che cammina sulla via della santificazione, che si confida nel suo Salvatore, che obbedisce alle direttive di Dio, che si pone sotto il Sangue di Cristo, non ha assolutamente nulla da temere dalle potenze demoniache.
Quando l’ossessione o la paura dei demoni cercheranno di spaventarti, amico, ripeti del continuo che Gesù è vincitore, mettiti sotto il suo Sangue che redime e sta in pace.
Esperimenterai da te stesso il segreto della vittoria, e cioè: «hanno vinto a cagione del Sangue dell’Agnello e a cagione della parola della loro testimonianza». (Apocalisse 12:11).
Gesù è vincitore!
Vorrei che questa trionfale affermazione della nostra fede fosse scritta in tutte le case dei credenti e che essi la leggessero ad alta voce ogni volta che credono di discernere i bisbigli d’uno spirito seduttore!
Di fronte alle potenze demoniache ed ai loro tranelli abbiamo piena sicurezza, poiché sappiamo che «Colui che è in noi è più forte di coloro che sono contro di noi». (1 Giovanni 4:4).
Una missionaria che era stata oggetto di pratiche da parte di stregoni che avevano giurato la sua perdizione, mi diceva: «Finché Gesù è il guardiano del suo tempo, non permetterà che i demoni lo abitino insieme a Lui, né che lo distruggano!». E continuò a vivere quietamente, nel riposo della fede, senza nemmeno prestare attenzione alla potenza malefica di quell’ambiente.
Dio invita voi, che siete Suoi figliuoli, a fare lo stesso!
Gesù è vincitore! Alleluia!…. A. HUNZIKER
da: Risveglio Pentecostale 5/81
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