La particolarità della fede di quest’uomo (il ladrone)-C. H. Spurgeon

“Ma l’altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». E diceva: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel Tuo Regno!»” (Luca 23:40-42)

Mi chiedo se nella Scrittura o al di fuori di essa possa essere trovata una fede simile o pari a quella del ladrone morente.

Notate che quest’uomo credette in Cristo quando Lo vide che moriva come un ladrone, in circostanze di estremo disonore personale.

Non potete realizzare cosa significhi essere crocifisso.

Nessuno di voi potrebbe, perché non si è mai vista una cosa del genere ai nostri giorni in Inghilterra.

Non c’è nessun uomo o donna qui che possa afferrare nella sua mente la realtà della morte di Cristo. Supera la nostra comprensione.

Quest’uomo la vide con i suoi occhi e per lui chiamarLo “Signore” mentre era sulla croce, non fu un piccolo trionfo di fede. Chiedere a Gesù di ricordarsi di Lui quando sarebbe venuto nel Suo Regno, pur vedendoLo sanguinare e morire in quel modo, fu uno splendido atto di fede. Per lui affidare il suo destino eterno nelle mani di Uno che, all’apparenza, non era in grado di preservare neanche la Sua stessa vita, fu una nobile conquista di fede. Dico che questo ladrone morente apre la strada al soggetto della fede, perché le circostanze in cui vide il Salvatore sembravano contraddire la sua fede piuttosto che incoraggiarla.

Ciò che egli vide avrebbe dovuto impedire la sua fede piuttosto che sostenerla, perché guardò il nostro Signore in estrema agonia e morente, eppure credette in Lui come nel Re che fra breve sarebbe venuto nel Suo Regno.

Ricordatevi, anche, che nel momento in cui il ladrone credette in Cristo, tutti i discepoli Lo avevano abbandonato ed erano fuggiti.

Giovanni probabilmente era lì a poca distanza, e le pie donne un po’ più lontano; ma nessuno era presente a difendere coraggiosamente il Cristo morente.

Giuda Lo aveva venduto, Pietro Lo aveva rinnegato e gli altri Lo avevano abbandonato; e fu allora che il ladrone morente Lo chiamò “Signore” e disse: “Ricordati di me quando sarai venuto nel Tuo Regno”.

Io questa la chiamo splendida fede.

Alcuni di voi non sono capaci di credere anche se circondati di amici cristiani e sollecitati dalla testimonianza dei vostri amati. Ma quest’uomo, tutto solo, si fa avanti e chiama Gesù suo Signore!

Nessun altro stava confessando Cristo in quel momento.

Non c’era un risveglio intorno a Lui di folle entusiaste.

E’ tutto solo a confessare il suo Signore.

Dopo che Gesù fu inchiodato al legno, il primo a rendere testimonianza di Lui fu questo ladrone. Il centurione lo fece dopo che il Signore spirò; ma questo ladrone fu l’unico a confessare e a stare dalla Sua parte quando nessuno avrebbe detto “Amen” alle sue parole.

Anche il suo compagno ladrone stava deridendo il Salvatore crocifisso, così che quest’uomo risplendette come una stella solitaria nell’oscurità della mezzanotte.

Oh, osereste voi essere dei Daniele?

Osereste voi stare da soli?

Osereste emergere in mezzo ad una folla rivoltosa e dire: “Gesù è il mio Re. Io Gli chiedo di ricordarsi di me quando sarà vento nel Suo Regno”?

Avreste dichiarata apertamente una tale fede quando scribi e sacerdoti, principi e popolo, erano lì a deridere il Cristo e a beffarsi di Lui?

Fratelli, il ladrone morente dimostrò una fede meravigliosa e vi prego di pensare a questo la prossima volta che parlerete di lui.

E mi sembra che un altro punto aggiunga splendore a quella fede, e cioè il fatto che lui stesso si trovasse sotto una estrema tortura.

Ricordatevi, anche lui fu crocifisso.

Era un uomo crocifisso che confidava in un Cristo crocifisso.

Oh, quando il nostro corpo è torturato, quando il più piccolo nervo duole, quando stiamo per morire di una morte atroce di cui non possiamo nemmeno immaginare la gran quantità di tormento, allora dimenticare il presente e vivere nel futuro è una grande conquista di fede! Volgere i vostri occhi, mentre monte, su qualcun altro accanto a voi che muore anch’egli, e rimettere a Lui la vostra anima, è una fede meravigliosa.

Benedetto ladrone, perché gli uomini ti confinano in basso, come se tu fossi uno dei minimi tra i santi, ma penso che devo chiederti a venire più su e occupare uno dei primi posti tra quelli che per fede hanno glorificato il Cristo di Dio!

Perché vedi, caro amico, la particolarità della fede di quest’uomo fu che vide così lontano, sebbene i suoi occhi furono aperti per un tempo così breve!

Egli vide il mondo a venire.

Non credeva nell’annientamento o nella possibilità che un uomo non sia immortale. Il ladrone chiaramente si aspettava di trovarsi in un altro mondo e di esistere quando il Signore sarebbe venuto nel Suo Regno.

Egli credeva in tutto questo, ed è più di quanto non credano alcuni oggi. Aveva fede che Gesù avrebbe avuto un regno dopo la Sua morte, un regno nonostante morisse ora crocifisso. Credeva che Gesù stava conquistando per Se Stesso un regno con quelle mani inchiodate e quei piedi trafitti.

Questa era una fede intelligente, non è vero?

Il ladrone credeva che Gesù avrebbe avuto un Regno da condividere con gli altri e aspirava a farne parte. Eppure aveva il giusto concetto di sé e perciò non disse: “Signore, fammi sedere alla Tua destra”, oppure: “Condividi con me le ricchezze del Tuo palazzo”. Ma disse soltanto: “Ricordati di me. Pensa a me. Considera questo Tuo povero compagno di sventura che sta alla Tua destra. Signore, ricordati di me. Ricordati di me”.

Scorgo una profonda umiltà nella sua preghiera e nello stesso tempo una dolce, gioiosa e fiduciosa esaltazione di Cristo mentre si trovava nella Sua più profonda umiliazione.
Se hai pensato a questo povero ladrone morente soltanto come ad uno che ha rimandato all’ultimo momento il suo pentimento, voglio che ora lo consideri come uno che ha creduto in modo grandioso in Cristo. E, oh, che tu possa fare lo stesso!

Oh, che tu possa mettere la tua completa fiducia nel mio grande Salvatore!

Mai un povero peccatore confidò tanto in Cristo. Non c’è mai stato un colpevole che abbia creduto nel perdono di Gesù e non l’abbia ricevuto — che abbia creduto nella salvezza di Cristo anche in punto di morte e si sia svegliato deluso della sua fede.

No, tuffati in questo fiume di fiducia in Cristo. Sono acque dove nuotare, non dove annegare. Non è mai andata perduta un’anima che abbia glorificato Cristo con una fede vivente e piena d’amore per Lui. Perciò vieni, con tutto il tuo peccato, qualunque esso sia, con tutto il tuo spirito abbattuto e tutta la tua coscienza tormentata. Vieni e afferra il mio Signore e Maestro con entrambe le mani della tua fede, ed Egli sarà tuo e tu sarai Suo.

Volgi a Cristo i tuoi occhi di speranza, mira il Suo sacrificio insanguinato: vedi in Lui i tuoi peccati espiati; il perdono, la santità e il cielo; glorifica il Re dei re; afferra la pace che il Vangelo porta.

C. H. Spurgeon

Tratto dal libro: LA POTENZA DELLA CROCE DI CRISTO

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