IL PECCATO CHE NON POTRA’ ESSERE PERDONATO!!!!!!!!
redenti avranno certamente letto “IL PELLEGRINAGGIO DEL CRISTIANO”, un libro allegorico scritto da John Bunyan mentre era detenuto in carcere a causa della propria fede. Era un autore inglese di letteratura religiosa, dedito alla preghiera e allo studio delle Sacre Scritture. Egli temeva di aver bestemmiato contro lo Spirito Santo, quindi aveva perso ogni speranza. Diceva che le bestie e le pietre avevano un destino certamente migliore del suo. Nella sua biografia “GRAZIA PROFUSA AL PIÙ GRANDE PECCATORE”, scrisse dei suoi infondati timori riguardo l’imperdonabile peccato.
Come si potrà notare dal titolo dell’opera citata, Bunyan, alla fine, si rese conto che grazie alla misericordia e all’amore di Dio, non era necessario che temesse così disperatamente di non poter essere perdonato.
Tuttavia, sono molti i credenti che hanno un concetto errato del peccato in questione e sono oppressi dalla medesima paura che tormentò Bunyan. Perciò esaminiamo con cura l’argomento per vedere cosa dichiara la Bibbia in proposito.
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L’idea di un peccato che non potrà essere perdonato deriva dalla seguente affermazione di Gesù: «Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato» (Lc. 12:10)[1].
I due brani paralleli dei Sinottici Mat. 12:31-32[2] e Mr. 3:28-29[3], affermano che ogni peccato verrà perdonato, eccetto la bestemmia contro lo spirito Santo. Pertanto possiamo notare che questo peccato è unico, diverso da ogni altro, e, non sarà perdonato. Ma che peccato è, e perché non sarà perdonato?
Un esame del contorno storico ci aiuta a capire la ragione per cui Gesù menzionò la bestemmia contro lo Spirito Santo: «Egli parlava così perché dicevano: “Ha uno spirito immondo”». (Mr. 3:30[4])
Alcuni capi religiosi, lo avevano infatti accusato di essere un indemoniato (v. 22[5]).
Nel Vangelo secondo Matteo, al capitolo 12, possiamo trovare alcuni chiarimenti: un demonio aveva reso un uomo sordomuto, Gesù lo guarì scacciando lo spirito maligno (v. 22). La maggior parte dei presenti, nell’assistere al miracolo restò sbalordita e si chiedeva se gli straordinari poteri manifestati da Gesù, non fossero la prova che Egli era il Messia promesso, il figlio di Davide (v. 23[6]).
I Farisei però rifiutavano quell’idea, affermando invece che Gesù poteva comandare ai demoni soltanto per l’aiuto del principe dei demoni (v. 24[7]).
I Farisei invidiavano Gesù, e temevano che la Sua popolarità finisse col togliere la loro autorità, per questo lo accusavano di essere un agente di Satana, piuttosto che di Dio.
Il Signore dimostrò quanto l’accusa fosse “ridicola” (vv, 25-27[8]), e che il potere di cacciare i demoni Gli veniva da Dio: «Ma se è per l’aiuto dello Spirito di Dio che io caccio i demoni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio» (v. 28[9]).
La vita e il ministero di Gesù erano una manifestazione del regno di Dio sulla terra, della potenza e della autorità di Dio. Gesù Cristo era (ed è) il Salvatore, non solo dei Giudei, ma di tutto il mondo.
Tuttavia gli Scribi e i Farisei rifiutavano di riconoscere la realtà di queste prove, non per scetticismo, ma perché, pur avendo compreso che Egli procedeva da Dio (Gv. 3:2[10]), essi operavano contro il Suo regno.
Tali individui rifiutavano volontariamente l’Onnipotente, anche se alcuni di loro avevano ben compreso che Gesù era un “Maestro vento da Lui”. Essi infatti avevano visto i miracoli di Gesù, avevano sentito le Sue parole; ciò avrebbe dovuto indurli ad accettare la Sua predicazione e avrebbero dovuto riconoscere pubblicamente che Egli era il Figlio di Dio, che era una cosa sola con il Padre. Ma i Farisei non volevano ammettere di aver torto. Nella loro cecità “voluta” rifiutavano non solo Gesù, ma anche le prove che lo Spirito Santo dava loro tramite il Suo ministero
Per questo motivo Gesù li ammonì riguardo al peccato che non sarebbe stato perdonato.
Lo Spirito Santo è la Persona che opera in noi, nei nostri cuori e nelle nostre menti per trasformarci e salvarci (Gv. 16:8[11]). Ma come poteva Iddio salvare questi Farisei, se essi rifiutavano di accettare Gesù?
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DIO E’ SEMPRE PRONTO AL PERDONO
Dio amava i Farisei come ama tutti gli uomini (Atti 10:34-35[12]).
Egli è misericordioso e sempre disponibile a perdonare (Lc. 6:36[13]).
In effetti il Signore è sempre disposto a perdonare ogni peccato, per quanto grave sia, però non può perdonare forzatamente chi non vuole riconoscere di esser stato ribelle alla Sua volontà. Dio non forzerà mai nessuno ad esser salvato e a ricevere la vita eterna in dono.
Con i miracoli che compiva, e che ancora compie nella Sua Chiesa, Gesù dimostra le benedizioni che appartengono al Regno di Dio: la liberazione dagli spiriti malvagi e dalle malattie fisiche. Nell’asserire che Egli operava con l’assistenza del maligno, i Farisei, parlavano deliberatamente contro lo Spirito Santo, pertanto Gesù li avvertiva della gravità della loro accusa. Ma fu solamente un avvertimento, certamente, non una condanna.
Per quei Farisei c’era ancora una speranza, avevano ancora il tempo di riflettere e di cambiare il loro atteggiamento.
Difatti molti si ravvidero; alcuni cercarono di aiutare Gesù a mettersi in salvo (Lc. 13:31[14]); altri si prestarono alla cura del Suo seppellimento (Lc. 23:50-53[15]); altri ancora divennero Suoi discepoli dopo la Sua resurrezione (At. 15:5[16]).
In 1Gv. 1:9 possiamo leggere: «Se confessiamo i nostri peccati,Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci d’ogni iniquità». Infatti non c’è trasgressione che Dio non possa perdonare (Sl. 103:3[17]). Addirittura coloro che parteciparono all’uccisione di Gesù Cristo potevano ricevere il perdono dei loro peccati (Lc. 23:34; At. 2:36-38[18]).
Il perdono dunque può essere concesso a chiunque, includendo qualsiasi peccato. Tuttavia Dio non perdonerà chi si rifiuta di riconoscere la propria colpa e non si pente (Sl 103:3; Is. 1:18-20[19]).
Tali persone non desiderano vivere in eterno con Dio e provano risentimento per quello che Egli ha fatto; rifiutano il dono divino della salvezza e disdegnano il Suo perdono.
Se ci fosse qualcuno fra noi che pensa di aver commesso quel “peccato”, si tranquillizzi, solo il fatto di essere presenti alle riunioni cristiane e avere il desiderio di amare il Signore è indice che quel peccato non lo si ha commesso. Il solo fatto che il nostro cuore è inclinato verso il Signore e che desideriamo compiere la Sua volontà per essere giusti al Suo cospetto è la prova che non siamo sotto la condanna di questo peccato.
Possiamo confidare in Dio, il quale ha mandato il Suo unigenito Figliolo perché salvi tutti quelli che credono in Lui (Gv 3:16[20]).
Il sacrificio di Cristo è stato così efficace, definitivo, che ha il potere di redimere ogni peccato che sia mai stato commesso dagli uomini: passato, presente e futuro.
Grazie a Gesù Cristo, nostro Salvatore, qualsiasi malnaturata azione potrà essere perdonata, per cui possiamo avere, non solo speranza, ma anche la certezza che nulla ci separerà Dall’amore di Dio in Cristo Gesù, nostro Signore (Rm 8:38-39; 11:33-36[21]). Quanto dobbiamo esserGli grati per il Suo Amore, lodandolo e adorandolo per l’eternità.
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LA NECESSITA’ DI PERDONARE IL PROSSIMO
Mi pare che ci sia un altro peccato però, che il Signore Iddio non possa perdonare. Questo viene sovente dimenticato quando si discute del peccato eternamente imperdonabile.
Il messaggio biblico è tuttavia molto chiaro: se ci perdoniamo gli uni gli altri, Dio perdonerà a noi; in caso contrario, Egli ci negherà il Suo perdono (Mt. 6:14-15[22]). Questo insegnamento è ribadito in Mt. 18:21-35; Mr. 11:25 e Lc. 6:37[23]. Dunque, se serbiamo rancore, o desiderio di vendetta, siamo certamente in un grande pericolo spirituale.
Se non siamo disposti a perdonare il prossimo, non potremo godere la vita eterna con Dio. Infatti, come la bestemmia contro lo Spirito Santo, questo è un peccato che non potrà esserci perdonato; a meno che, non si cambi il modo di agire, ovviamente avendo cambiato il nostro cuore (Ger. 24:7; Ez. 18:31; 36:26[24]).
Le parole di Gesù sono un grave monito per tutti i credenti poiché i nostri rapporti con il prossimo rispecchiano il nostro rapporto con Dio (1Gv. 4:20[25]).
I cattivi rapporti con i nostri famigliari, per esempio, possono impedire le nostre preghiere (1Pt. 3:7[26]). I rapporti interpersonali basati sull’amore sono un elemento essenziale del “modus vivendi” cristiano. In un certo senso, il rifiuto a perdonare è analogo alla bestemmia contro lo Spirito Santo, perché nega il potere di Dio nel trasformare quella persona per mezzo del Suo Spirito. Questo rifiuto equivale a negare il sacrificio di Cristo, morto per tutta l’umanità, senza nessuna eccezione.
Rifiutarsi di perdonare un nostro simile, significa disconoscere quanto Dio ha perdonato a noi. Significa rifiutarsi di vivere secondo la Sua volontà e di esprimere l’amore che lo Spirito Santo produce nella vita dei credenti (Rom. 55; Gal. 5:22-23[27]). In altre parole, significa non aver compreso cosa sia veramente il Cristianesimo.
Dio è stato immensamente generoso verso di noi, ci ha offerto la vita del Suo Figlio, ci offre continuamente il Suo perdono, e ci dona lo Spirito Santo affinché possiamo vivere con Lui in perpetuo.
Se comprendiamo questo e permettiamo allo Spirito Santo di trasformare la nostra mente e il nostro cuore, saremo anche noi generosi, misericordiosi e pronti a perdonare proprio come lo è stato il nostro Padre celeste.
Nessuno è perfetto, ma Dio può aiutarci a migliorare fino alla perfezione finale. Egli conosce le nostre inclinazioni e le nostre debolezze e sa molto bene che abbiamo bisogno del Suo aiuto, per questo non ce lo negherà mai, perché la Sua misericordia dura in eterno.
Grazie a Gesù Cristo noi possiamo dunque presentarci davanti al trono della grazia, non solo per essere perdonati ma anche per ricevere il dono dello Spirito Santo, l’aiuto del quale abbiamo bisogno per poter perdonare a nostra volta il nostro prossimo.
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fintanto che saremo disposti a sottometterci umilmente a Dio, non ci sarà nessun peccato che non potrà esserci perdonato
Note:
[1] Lu 12:10 E chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito
Santo, non sarà perdonato.
[2] Mat 12:31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.
[3] Mar 3:28 In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita;
29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno».
[4] Mar 3:30 Egli parlava così perché dicevano: «Ha uno spirito immondo».
[5] Mar 3:22 Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l’aiuto del principe dei demòni».
[6] Mar 3:23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: «Come può Satana scacciare Satana?
[7] Mar 3:24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare.
[8] Mar 3:25 Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere.
26 Se dunque Satana insorge contro sé stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire.
27 D’altronde nessuno può entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l’uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa.
[9] Mar 3:28 In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita;
[10] Giov 3:2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui».
[11] Giov 16:8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
[12] At 10:34 Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali;
35 ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito.
[13] Lu 6:36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.
[14] Lu 13:31 In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: «Parti, e vattene di qui, perché Erode vuol farti morire».
[15] Lu 23:50 C’era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono,
51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatea, città della Giudea, e aspettava il regno di Dio.
52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
53 E, trattolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto.
[16] At 15:5 Ma alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, si alzarono dicendo: «Bisogna circonciderli, e comandar loro di osservare la legge di Mosè».
[17] Sal 103:3 Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità;
[18] Lu 23:34 [Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».]Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte.
At 2:36 Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»
38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
[19] Is 1:18 «Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE:
«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come la neve;
anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.
19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese;
20 ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada»
[20] Giov 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
[21] Ro 8:38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,
39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
Ro 11:33 Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!
34 Infatti,
«chi ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi è stato suo consigliere?
35 O chi gli ha dato qualcosa per primo,
sì da riceverne il contraccambio?»
36 Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.
[22] Mat 6:14 Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
15 ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
[23] Mat 18:21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?»
22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti.
25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato.
26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: “Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto”.
27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: “Paga quello che devi!”
29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me, e ti pagherò”.
30 Ma l’altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito.
31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l’accaduto.
32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti;
33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?”
34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva.
35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello».
Mar 11:25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe.
Lu 6:37 «Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.
[24] Ger 24:7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono il SIGNORE; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore.
Ez 18:31 Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d’Israele?
Ez 36:26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.
[25] 1G 4:20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto.
[26] 1P 3:7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.
[27] Ro 16:27 a Dio, unico in saggezza, per mezzo di Gesù Cristo sia la gloria nei secoli dei secoli.
Amen.
Ga 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;
23 contro queste cose non c’è legge.
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