COSTANTE TESTIMONIANZA-C. H. Spurgeon
“Poiché tu gli sarai presso tutti gli uomini un testimone delle cose che hai vedute e udite” (Atti 22:15)
Paolo fu scelto per vedere e udire il Signore parlargli dal cielo.
Questa elezione divina costituì un alto privilegio per l’Apostolo; ma non doveva rimanere
fine a sé stessa; avrebbe dovuto avere un’influenza sugli altri, sì, su tutti gli uomini.
L’Europa deve l’Evangelo a quest’uomo.
Anche noi siamo stati scelti per essere testimoni di quanto il Signore ci ha rivelato, ed è a nostro rischio che teniamo nascosta la preziosa rivelazione.
In primo luogo dobbiamo vedere e ascoltare, diversamente non avremo nulla da dire; ma quando lo abbiamo fatto, dobbiamo essere pronti a dare la nostra testimonianza.
Questa deve essere personale: “Tu gli sarai”.
Deve essere per Cristo: “Tu gli sarai… un testimone”.
Deve essere costante e prioritaria; dobbiamo essere testimoni sopra ogni altra cosa ed escludendo argomenti sterili e speculazioni fuorvianti.
La nostra testimonianza non deve essere rivolta ad un gruppo selezionato di persone che ci riceve con gioia, ma “presso tutti gli uomini” (tutti quelli che possiamo raggiungere, giovani e anziani, poveri e ricchi, buoni e cattivi. Non dobbiamo tacere quasi fossimo posseduti da uno spirito muto; il testo dinanzi a noi rappresenta un comando ed una promessa, e non dobbiamo mancarli).
“Tu gli sarai presso tutti gli uomini un testimone”.
“Voi siete Miei testimoni, dice il Signore”.
C. H. Spurgeon
Tratto da «CRISTIANI OGGI» febbraio 1996
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