IL PORTO DEI NOSTRI SOSPIRI

‘Quelli che solcano il mare su navi e trafficano sulle grandi acque, vedono le opere del Signore e le sue meraviglie negli abissi marini. Egli comanda, e fa soffiare la tempesta che solleva le onde. Salgono al cielo, scendono negli abissi; l’anima loro vien meno per l’angoscia”

 

Traballano, barcollano come ubriachi e tutta la loro abilita’ svanisce. Ma nell’angoscia gridano al Signore ed egli li libera dalle loro tribolazioni. Egli riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano alla vista delle acque calme, ed egli li conduce al porto tanto sospirato. Celebrino il Signore per la sua bonta’ e per i suoi prodigi in favore degli uomini. Lo esaltino nell’assemblea del popolo e lo lodino nel consiglio degli anziani!” (Salmo 107:23-32) Ti trovi in uno di quei rari incontri a tu per tu con te stesso e a un certo punto eccoti a sospirare al pensiero di e’ mai capitato anche a te? Approfondiamo insieme questi sospiri, desideri un poco sofferti, con l’aiuto del Salmo 107, che tra l’altro ci parla di un porto tanto sospirato. Se noterai bene, si rivolge a chi ha ”un prima”, che ha prodotto il sospiro, ”un durante”, che e’ nel bel mezzo della questione, e ”un dopo”, che e’ successivo alla decisione di coinvolgere Dio nelle proprie umane vicissitudini. Mentre scorrerai queste righe, prova a tenere in evidenza questa domanda: ”Per che cosa sospiri?” I SOSPIRI PER IL PASSATO E IL PRESENTE Quanto sono rappresentative della condizione di molti, le parole del salmista! Diciamo subito la buona notizia: per ogni sospiro c’e’ speranza! Ecco la’ i sospiri dei senza Dio, di coloro che vagavano nel deserto per vie desolate, non trovavano citta’ dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Lontani da Dio non si sta proprio benissimo, anzi. Infatti a un certo punto il sospiro si trasforma in grido: ”Nella loro angoscia gridarono al Signore ed egli li libero’ dalle loro tribolazioni”. Come avviene questa liberazione? Si tratta di persone che brancolavano nel nulla tipico di chi e’ lontano da Dio, perdute nelle vie sbandate di questo povero mondo e che Dio conduce per la retta via, perche’ giungessero a una citta’ da abitare. Il Signore le fa sbarcare nel Porto di Gesu’, che e’ la vera Via! Ci sono anche i sospiri di chi e’ prigioniero della propria ribellione verso Dio, coloro che dimoravano in tenebre e in ombra di morte, prigionieri nell’afflizione e nelle catene, perche’ si erano ribellati alle parole di Dio e avevano disprezzato gli avvertimenti dell’Altissimo. Anche questi, presi dall’angoscia, gridarono a Dio, che li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte, spezzo’ le loro catene. Dio fa trovare in Gesu’ il Porto della liberta’ Davvero ripaga il male con il bene! Ascoltando bene, si possono sentire anche i sospiri di chi sta soffrendo per qualche stoltezza compiuta: di questi leggiamo che, essendo schiacciati dal senso di colpa l’anima loro rifiutava qualsiasi cibo, ed erano giunti fino alle soglie della morte. Gridarono a Dio nella loro angoscia e Lui mando’ la sua parola, li guari’ e li salvo’ dalla morte. Quale chiaro riferimento a Gesu’ la Parola, Gesu’ il Porto della salvezza. I SOSPIRI PER IL FUTURO Torniamo ai versi dai quali siamo partiti e nei quali troviamo i sospiri di chi non ha ancora raggiunto il porto desiderato. Si trova ancora in alto mare e per giunta nella tempesta. Il nostro testo ben illustra gli sforzi sovrumani nel solcare il mare e trafficare sulle grandi acque della vita quotidiana, salgono, scendono, traballano, barcollano come ubriachi, tutta la loro abilita’ svanisce. Mentre la prua si impenna e la poppa scompare nelle acque, l’orizzonte non si distingue piu’ e stai gia’ pensando al peggio. La nave della tua vita non e’ piu’ sotto il tuo controllo. Il tuo futuro neppure. Anche qui, prima dell’intervento di Dio, il sentimento dominante e’ l’angoscia, che fa sospirare. Poi il grido a Dio, che giunge puntuale: Egli riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano alla vista delle acque calme, ed egli li conduce al porto tanto sospirato. Gesu’ e’ il Porto della pace! Possa ognuno di noi trovare questa pace dentro di se’, mentre la tempesta e’ ancora in corso. Gesu’ dice: ”Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo da’. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.” (Vangelo di Giovanni 14:27). Pace che supera ogni intelligenza (la quale si concentrerebbe sul problema), pace prodotta dalla fede (che si concentra invece su Gesu’)! E TU, PER CHE COSA SOSPIRI? Se ricordi bene, ti avevamo invitato a tenere in evidenza questa domanda. Per quale porto stai sospirando? Mentre la risposta comincia a salire a galla nella tua mente e nel tuo cuore, ti portiamo a considerare come le grandi navi vengono guidate in porto. Una pilotina infatti si affianca ad una porta che si trova in un punto preciso della fiancata della nave che vuole entrare nel porto. Da dentro aprono, mentre le due imbarcazioni sono in movimento, e con un balzo esperto questo marinaio puo’ entrare nella nave. e’ un pilota che conosce molto bene quel porto… Egli sale nella cabina di pilotaggio, siede accanto al comandante e fornisce tutte le istruzioni per entrare in sicurezza nel porto. E nel nostro caso, mentre stai sospirando per qualche porto, chi e’ questo pilota? e’ Gesu’! ApriGli, fallo entrare, segui i Suoi comandi, e Lui ti condurra’ al sicuro nel porto tanto sospirato. IN QUALE PORTO VORRESTI FARTI CONDURRE DA GESU’? Ci sono porti nei quali Gesu’ non ti guidera’ mai! Proprio perche’ li conosce,Lui e’ santo! Vuole il tuo bene! Non facciamo come quelli che chiedono la benedizione di Dio sui propri errori, persino sui divorzi (!). Ma ci sono tanti porti per i quali ci occorre Gesu’ come pilota, perche’ da soli non ce la facciamo. Tra questi ci puo’ essere il porto della guarigione del tuo cuore da vecchie questioni, della salvezza dell’anima e del corpo per te o per un tuo congiunto o per l’amico piu’ caro. Ma anche porti estremamente pratici come quelli del lavoro, dello studio, del metter su famiglia, dei tuoi figli. Non lasciarti prendere dall’angoscia, fai entrare Gesu’ nella sala comandi. Egli ti condurra’ al porto tanto sospirato! DOPO AVER GRIDATO, CHE SI FA? Il nostro Salmo 107 ci aiuta a capire. Semplicemente aspettiamo il Signore, senza voler forzare tempi e circostanze. E mentre aspettiamo? Celebrino il Signore per la sua bonta’ e per i suoi prodigi in favore degli uomini. Lo esaltino nell’assemblea del popolo e lo lodino nel consiglio degli anziani! Se speri in un intervento di Dio nel viaggio della tua vita, salga a Lui il tuo ringraziamento, ed Egli operera’! Dio e’ fedele.

Elio Varricchione

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