La GIUSTIFICAZIONE
I. CHE COSA VUOL DIRE GIUSTIFICARE?
Nota: possiamo rispondere a questa domanda solo esaminando attentamente l’uso biblico del termine e di tutti i suoi derivati. Non ci stiamo chiedendo qual’è il significato etimologico di questa parola, perché i vocaboli nelle Scritture sono spesso usati con significati totalmente diversi da quello etimologico. La domanda è invece: che cosa significa questo termine, così come è usato nella Bibbia? Per scoprirlo possiamo usare una chiave Biblica e ricercare ogni brano in cui il vocabolo è usato. I brani seguenti sono sufficienti a illustrarne l’uso.
Nei brani tratti dall’Antico Testamento, la Settuaginta usa lo stesso verbo greco tradotto con “giustificare” o “assolvere” nel Nuovo Testamento.
Quando sorgerà una lite fra alcuni, e verranno in giudizio, i giudici che li giudicheranno assolveranno l’innocente e condanneranno il colpevole. De 25:1
Rifuggi da ogni parola bugiarda; e non far morire l’innocente e il giusto; perché io non assolverò il malvagio. Eso 23:7
Che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo diritto! Is 5:23
Ed egli disse loro: Voi siete quelli che vi proclamate giusti dinanzi agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; poiché quel che è eccelso fra gli uomini, è abominazione dinanzi a Dio. Lu 16:15
Poiché non quelli che ascoltano la legge son giusti dinanzi a Dio, ma quelli che l’osservano saranno giustificati. Ro 2:13
Difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Ro 3:23,24
Io vi dico che questi scese a casa sua giustificato, piuttosto che quell’altro; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato. Lu 18:14
Si confronti anche Ro 4:2-8: Poiché se Abramo è stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che gloriarsi; ma dinanzi a Dio egli non ha di che gloriarsi; infatti, che dice la Scrittura? Or Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia. Or a chi opera, la mercede non è messa in conto di grazia, ma di debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia. Così pure Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Iddio imputa la giustizia senz’opere, dicendo: “Beati quelli le cui iniquità son perdonate, e i cui peccati sono coperti. Beato l’uomo al quale il Signore non imputa il peccato”.
Giustificare, nel linguaggio biblico, non significa “rendere giusto,” ma piuttosto “mettere in conto di giustizia” o “proclamare giusto.” Una persona è giustificata di fronte a Dio quando Dio la dichiara giusta.
Nota: Etimologicamente, la parola tradotta con “giustificare” significa “rendere giusto.” Thayer, tuttavia, nel suo Greek-English Lexicon of the New Testament, scrive: “È un significato estremamente raro, se non del tutto dubbio” (Liddell & Scott). Inoltre, non è certamente il significato dato nel Nuovo Testamento. /continua…..
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