UN SONNO RISTORATORE-Carlo H. Spurgeon
“Quando ti metterai a giacere non avrai paura; giacerai, e il sonno tuo sarà dolce” (Proverbi 3:24)
Stai per essere confinato a letto da una malattia?
Entra in camera tua senza timore con questa promessa nel cuore: “Quando ti metterai a giacere non avrai paura”.
Quando la notte andremo a letto, questa parola renderà morbido il nostro cuscino.
Nel sonno non possiamo vigilare su noi stessi, ma il Signore ci guarderà durante la notte.
Quelli che si coricano sotto la protezione del Signore sono sicuri come re e regine nei loro palazzi, anzi molto più di questi.
Se coricandoci deponiamo tutte le nostre occupazioni e ambizioni, otterremo dal nostro letto quel ristoro che non è concesso agli ansiosi e agli avidi. I brutti sogni saranno scacciati ma se dovessero venire, ne cancelleremo l’impressione sapendo che
sono del tutto innocui.
Se dormiremo in questo modo staremo bene.
Quanto doveva essere dolce il sonno di Pietro se neppure la luce dell’angelo riuscì a svegliarlo, e fu necessario percuoterlo sul fianco per farlo alzare. Eppure era condannato a morire il giorno successivo.
In questa medesima maniera hanno dormito i martiri prima del rogo.
“Egli dà ai Suoi diletti il sonno”.
Per avere un sonno dolce dobbiamo poter godere di una vita dolce, dolci caratteri, dolci meditazioni e di un dolce amore.
Carlo H. Spurgeon
Tratto da «Cristiani Oggi» 1 – 15 aprile 2005
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