IL FACCHINO N°42
In una grande stazione di New York, una giovane donna che spinge una sedia a rotelle chiede a un facchino:
– per favore, potrebbe accompagnare mia madre al treno per Filadelfia? Ho ancora una commissione da fare.
Il facchino acconsente e, mentre si sta aprendo un varco tra la folla, si accorge che l’anziana signora si asciuga le lacrime.
– È sua figlia la signora che si sta allontanando? – le chiede.
– Sì… io sono malata, molto malata, e il medico mi ha fatto capire che avrò ancora molto da soffrire prima che la morte mi liberi. Nessuno mi può aiutare.
– Sì, signora, Dio può aiutarla.
– Come potrei credere in un Dio che mi fa passare per tante sofferenze?
– Signora, Dio la ama. Ha mandato sulla terra il Suo Figlio Gesù Cristo che è morto per espiare i nostri peccati. Io accetto tutto come dalla mano di Dio. È Dio che guida la mia vita e vuole guidare anche la sua… ma ecco, sua figlia sta ritornando.
– Come si chiama lei? – chiede ancora la signora salendo in treno.
– Ralston Young, facchino n°42.
Un anno dopo, il n°42 riceve questa lettera: “Mia madre è deceduta ieri. Mi ha incaricata di dirle che se n’è andata in pace, confidandosi in Dio. La famiglia le esprime la sua riconoscenza”.
Tratto dal calendario “IL BUON SEME”
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