La NUOVA NASCITA
I. CHE COS’È LA NUOVA NASCITA?
1. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove. 2Co 5:17
Poiché tanto la circoncisione che l’incirconcisione non son nulla; quel che importa è l’essere una nuova creatura. Ga 6:15
PRIMA ASSERZIONE:
La nuova nascita è una nuova creazione.
2. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 1Gv 3:14
E voi pure ha vivificati, voi ch’eravate morti ne’vostri falli e ne’vostri peccati…. Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand’eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati). Ef 2:1,4,5
SECONDA ASSERZIONE:
La nuova nascita è un passaggio dalla morte alla vita; è una comunicazione di vita a tutti gli uomini che erano morti nei loro falli e nei loro peccati.
Nota 1: è evidente che il battesimo non è la nuova nascita. Il linguaggio usato qui sopra non può riferirsi al battesimo. C’è un brano, in particolare, Ga 6:15 che contrasta esplicitamente l’identificazione della nuova nascita con una cerimonia esteriore. La stessa cosa è evidente in 1Co 4:15: Poiché quand’anche aveste diecimila pedagoghi in Cristo, non avete però molti padri; poiché son io che vi ho generati in Cristo Gesù, mediante l’Evangelo. Paolo dice ai credenti di Corinto che li ha generati in Cristo. Se il battesimo fosse la nuova nascita, vorrebbe dire che Paolo li aveva battezzati. Leggiamo invece in 1Co 1:14,17: Io ringrazio Dio che non ho battezzato alcun di voi, salvo Crispo e Gaio…. Perché Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, affinché la croce di Cristo non sia resa vana.
Paolo dice che non li aveva battezzati, quindi chiaramente la nuova nascita non è il battesimo.
Questo è chiaro anche leggendo At 8:13,20-23: E Simone credette anch’egli; ed essendo stato battezzato, stava sempre con Filippo; e vedendo i miracoli e le gran potenti opere ch’eran fatti, stupiva…. Ma Pietro gli disse: “Vada il tuo danaro teco in perdizione, poiché hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danaro. Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto dinanzi a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore. Poiché io ti veggo in fiele amaro e in legami di iniquità”. In questo brano leggiamo che Simone era stato battezzato, ma che si trovava ancora in fiele amaro e in legami di iniquità, diretto alla perdizione. Si confronti Lu 23:43 (E Gesù gli disse: “Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso”) con Gv 3:3,5 (Gesù gli rispose dicendo: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno di Dio”…. Gesù rispose: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel Regno di Dio”). CONTINUA/
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