QUALCUNO

QUALCUNO

ha pagato per lei!


Due fratelli crebbero insieme in Spagna.

Erano gemelli e avevano tutto in comune.

Ma un giorno le loro vie si separarono. Uno di loro accettò Gesù Cristo come personale Salvatore e visse in comunione col Signore. L’altro invece incappò in cattive compagnie, percorrendo la via del peccato e invischiandosi in essa tanto profondamente fino a venire arrestato come criminale ottenendo una condanna a morte.

Il giorno prima dell’esecuzione, suo fratello gemello ebbe il permesso di fargli visita nella sua cella. Il fratello consigliò al gemello condannato di cambiarsi velocemente d’abito. Terminato il tempo concesso per la visita, il criminale lasciò la cella. In essa rimase il fratello innocente, che fu giustiziato il giorno successivo.

Aveva lasciato al fratello, ora libero,, un messaggio: «Ho voluto morire al posto tuo perché io andrò dal mio Salvatore in cielo. Se tu fossi morto nella tua situazione, saresti andato all’inferno».

Il fratello superstite rimase estremamente sconvolto. Corse alla direzione del carcere e disse: «Avete giustiziato mio fratello innocente! Sono io il criminale che meritava la morte!», ma la risposta fu: «UNO E’ GIA’ MORTO, E CI BASTA. SEI LIBERO!».

Possiamo ben comprendere che il fratello colpevole, constatato l’amore del suo gemello, volle credere a quel Gesù che aveva dato la forza a suo fratello di morire al posto suo. Divenne un vero cristiano e comprese l’amore di Gesù.

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