NON AVEVA UN FUTURO

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Non aveva un futuro certo, non aveva un lavoro sicuro e neanche una casa. 
Era una vedova, in terra straniera ed esclusa dal popolo di Dio secondo la Legge. Nonostante ciò, Ruth la Moabita fa una scelta di fede straordinaria.
Non indietreggia dinanzi alle dimostranze della suocera Naomi, la quale da saggia ebrea parlando con le due nuove, sottolinea una prospettiva non allettante, anzi incoraggia sia Ruth che Orpa a ritornare nella loro terra presso le loro famiglie.
La proposta di Naomi non vince la fede di Ruth, il futuro incerto non smonta la sua convinzione in Dio e le incerte prospettive da affrontare non demoliscono la fiducia di Ruth nel Signore. La chiara posizione di fede di Ruth sorprende la stessa Naomi e mentre camminano verso Betlemme Dio stesso, scende in campo.
Tutto inizia con un’arresa a Dio, con un pensiero di fiducia in Dio, con una confessione di fede che diventa un monumento che supera ogni ragionamento. Ruth lascia un esempio di fede in tempi di crisi, in tempi di necessità e di solitudine. Il suo cammino vicino a Naomi non tiene conto delle circostanze avverse, ma le affronta con dignità e moralità.
Saranno proprio quelle circostanze dolorose che si rivelarono nelle mani di Dio uno strumento per onorare la fede di questa donna.
Ruth si sposerà con Boaz, un uomo ricco e proprietario di terre.
Dalla loro unione nascerà un figlio di nome Obed il quale sarà il padre di Isai che a sua volta sarà padre del Re Davide dal quale verrà Gesù secondo la carne.
Il nome di questa donna è inserito nella genealogia di Gesù.
Possa la nostra vita dipendere dalla nostra posizione in Cristo e le nostre scelte di vita dalla nostra relazione di fede con il Signore Gesù.
Past. Pietro Varrazzo

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