INSENSIBILITÀ

“E Pietro prese a dirgli: Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e t’abbiam seguitato” (Marco 10:28)

Meditazione di oggi

Questa è la fede in Cristo: credere in Lui, seguirLo, renderGli omaggio: tuttavia gli occhi del cuore spesso non sono aperti, e quindi non vedono ciò che possiedono in Lui. Gesù, aggravato, è completamente solo, mentre i discepoli sono presi dal valutare la propria posizione e dalle rivendicazioni di grandezza. Anche oggi Cristo è onorato, adorato e creduto, ma molti tra coloro che Lo seguono cercano il proprio egoistico appagamento. Il Fratello di tutti gli uomini, l’Aiuto dei miseri, il Guaritore dei mali della terra non trova ascolto, conforto né servizio, mentre segue in solitudine la propria strada. La vicenda si fa ancora più triste. Leggiamo nel capitolo 22 del Vangelo di Luca. Il Maestro è seduto a tavola. Proprio in quella notte, gli avvenimenti che condurranno alla crocifissione subiscono un’improvvisa accelerazione. Gesù si alza, prende il pane, e lo spezza. Pensiamo a come, con questo semplice gesto, il Signore abbia contemplato tutta l’agonia della croce. “Mangiate: questo è il mio corpo che è dato per voi”. Il pane fu spezzato per ognuno, senza distinzioni. Dopo cena Gesù prese il calice. Quanto vivide e reali furono per lui tutte le sofferenze che avrebbero accompagnato quell’orribile morte proprio mentre pronunciava le parole: “Il mio sangue versato per voi”! Poi là, proprio sotto l’ombra funesta che la croce proiettava sulla vicenda terrena di Cristo, si inserì fra loro quella desolante disputa, per stabilire chi avrebbe dovuto essere il maggiore! Questa è la mia e la tua storia. Spesso, alla presenza di Cristo, siamo stati completamente assorbiti dall’importanza che pensavamo dovesse esserci attribuita: abbiamo cercato, attraverso di Lui, di dar sfogo alle nostre ambizioni, ciechi di fronte al Suo dolore, ma molto attenti a noi stessi, tardi nel comprendere la Sua volontà, ma così sensibili a tutto ciò che poteva in qualche modo ferire il nostro orgoglio!

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