LA STORIA DI TRE AMICI
Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: Amico, prestami tre pani, perché un amico mi è arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quello dal di dentro gli risponde: Non darmi fastidio; la porta è già chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli, io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità, si alzerà e gli darà tutti i pani che gli occorrono (Luca 11:5-8).
È innegabile che questa storia sia stata concepita dalla mente di Cristo.
È un racconto immaginario o riguarda persone reali?
Poco importa.
Ciò che conta è che Gesù l’ha raccontata e noi (con un po’ di fantasia) abbiamo pensato di trarne degli indizi interessanti per riconoscere che cos’è un amico…
QUANDO TU SEI QUELLO CHE È “IN VIAGGIO”, L’AMICO È…
Uno che è sempre pronto ad accoglierti con tutto il cuore…
Uno che, se non ha che darti, è pronto a uscire ad andare a cercarlo…
Uno che non teme di “chiedere un prestito” e ad essere importuno per aiutarti…
Uno che, nell’ora più buia, ti metterà davanti del pane.
QUANDO TU SEI “L’IMPORTUNO”, L’AMICO È…
Uno che non puoi non accogliere, quando viene improvvisamente da “un viaggio”…
Uno per il quale sei disposto a “uscire dopo mezzanotte”…
Uno alla cui porta puoi bussare a qualunque ora…
Uno che se ti dice di no, ti puoi permettere di essere seccante… e, alla fine, ti darà quello che t’occorre.
QUANDO TU SEI “L’IMPORTUNATO”, L’AMICO È…
Uno che ti è tanto vicino che può bussare alla tua porta, a qualsiasi ora…
Uno al quale puoi sempre dire di no senza temere di perderlo…
Uno che stimi (e ti stima) tanto da poter essere importuno con te…
Uno per il quale ti alzeresti di notte, dandogli “tutto quello che occorre”…
Per tutt’e tre… l’amico è: “Uno di cui puoi dire: L’amico del mio amico è mio amico”.
E non si tratta di parole, ma di fatti.
Un amico così, posso esserlo soltanto con l’aiuto di Colui che ha detto: “Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici”.
E che l’ha anche fatto.
Beata la città, la comunità dove vivono almeno tre amici così.
Non saranno mai soli.
E, siamo quasi sicuri, difficilmente resteranno soltanto in tre.
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