Studio biblico: la preghiera

INTRODUZIONE

La preghiera era molto più che una parte della vita di Cristo: Essa infatti era la Sua vita. Qualche volta Gesù trascorse delle note intere in preghiera. Che cos’è esattamente la preghiera? Essa è l’atto più semplice che la creatura di Dio possa fare. Essa è la comunione divina con Il nostro Signore (1Giov. 1:3). Non necessita una istruzione elevata ed è spontanea. Alcuni servitori di Dio hanno scritto : “…la preghiera è il contatto di un anima vivente con Dio”, “la preghiera è il sottile nervo che fa muove i muscoli dell’Onnipotente”. Possiamo definire la preghiera come un dialogo tra l’uomo e Dio. Pregare è comunione con Dio Creatore e Sovrano del mondo.

PREGARE : 1. A.T. (ebr. Šã’al ; LXX, gr. aitéõ) interrogare (Gn.24:57 ; 32:18 ; Es. 13:14 ; Dt.13:15) domandare qualcosa a qualcuno (Gdc. 5:25 ; !Re 1:20 ; 2Re 4:28) in particolare a Dio = pregare cioè consultare il Signore (Nm.27:21 ; 1Sam.14:37 ; Ez. 21:26 ; Os. 3:4).2. N.T. ( dal greco aitéõ) domandare qualcosa a Dio (Mat. 27:20 ; Mc: 15:6 ; Lc.1:63 ; 23:23) con certezza di ottenerlo.

MOTIVAZIONE

La motivazione opera in base del desiderio. Per pregare bisogna imparare a desiderare la preghiera, per pregare secondo le scritture occorre sviluppare un desiderio di pregare. (2Tess. 3:1 ; Luca 22:40,46) . Comunque non basta annunciare il Vangelo ad ogni essere umano, ma bisogna che il messaggio venga compreso ed accettato ; per questo è necessaria la preghiera.

SCOPO (della preghiera)

Dio ci dia le occasioni per evangelizzare (Col. 4:2,3 ; Ef. 6:18-20 ; 1Cor. 16:8,9)- per la nostra crescita spirituale, anche per essere aiutati i- ogni situazione che eventualmente ci troveremo.- Una vita di preghiera suscita i- noi vero amore, sensibilità e passione per le anime perdute (1Tess. 2:8 ; Luca 19: 39-41).- La nostra semplice testimonianza sia resa efficace dalla Parola (Ebr. 4:12). Gli apostoli scelsero di “dedicarsi alla preghiera e alla predicazione della Parola” (Atti 6:4), quindi la predicazione sarà più autorevole quanto più ci si consacrerà alla preghiera.

OGGETTO (di preghiera)

Ricerca di Dio- nuovi operai (Luca 10:2,3)- campi pronti (Giov. 4:35)- la semina (1Cor. 2:1-5 ; Atti :4,5 ; Gal.1: 6-10)- vari

L’AUTORITÀ (della preghiera)

I credenti dovrebbero sempre rallegrarsi del glorioso trionfo di Cristo sulla croce. Pur tuttavia fino a quando non andremo in cielo, non potremo capire appieno l’importanza della croce per noi e per il mondo intero.n Avere autorità sul grande avversario di Dio (il diavolo) con suo regno malvagio dove esercita dominio sugli angeli caduti, sui demoni e sui peccatori (Giov. 8:44).Attenzione : Angeli caduti non sono demoni, ad essi sembra che oggi, non sia concessa loro di agire, perché imprigionati nelle tenebre del Tartaro (termine greco per “inferno” in 2Pi. 2:4) e in catene eterne (Giuda 6) in attesa del giorno del loro giudizio. I demoni invece, sono oggi molto attivi, noi non ne conosciamo l’origine, ma Dio non crea degli esseri malvagi. – Satana e tutti gli spiriti maligni furono sconfitti sulla croce (Col. 2:15 ; Ebr. 2:14) . Notare bene che la parola sconfiggere o distruggere deriva dal greco KATARGEO che significa “mettere fuori uso”. È usata ripetutamente per indicare che, con l’annuncio del trionfo finale di Cristo, le forze distruttive che minacciano l’uomo sono state messe fuori uso (1Cor.15:24).- Abbiamo l’autorità di Gesù (Lc10:19 ; Giac.4:7). Anche se siamo indegni, dobbiamo umilmente, ma con fiducia, essere consapevoli di questa autorità e, fondati sulla gloriosa vittoria di Cristo sul calvario, dobbiamo nel suo Nome resistere a Satana e legarne ogni potere.

LA FEDE è necessaria nella preghiera. La scrittura parla simbolicamente delle montagne come forza di stabilità, ma rappresentano anche le difficoltà insormontabili. Dio ha promesso ai credenti di facilitare loro il cammino spianando le montagne. Tuttavia Egli lascia sulla loro strada degli ostacoli, delle montagne che tocca ad essi rimuovere.Ci sono due tipi di montagna :1) Alcune montagne, cioè alcune difficoltà sono volute o permesse da Dio per il tuo bene spirituale, e quindi sono per te di benedizione. Possono rallentare il tuo cammino, ma rafforzano la tua fede, ti incoraggiano a pregare e ti inducono a perseverare fino al momento in cui giungerà la risposta di Dio. Queste montagne che Dio permette, sono ostacoli temporanei. Quando le affronterai perseverando nella preghiera, Egli ti insegnerà dei profondi segreti spirituali e se non ti scoraggerai, mieterai a suo tempo (Gal. 6:9).

Satana è un abile costruttore di ostacoli, che a volte possono essere alti come le montagne. Si tratta però di montagne assai diverse da quelle descritte in precedenza. Man mano che preghi, ti accorgerai che quelli ostacoli non vengono da Dio, ma che ti trovi coinvolto in un conflitto spirituale contro le forze delle tenebre. Satana con i suoi ti bloccano nel tentativo di impedire l’opera di Dio e disonorare il nome di Gesù. Viene spontanea la domanda, ma può Satana bloccare un figlio di Dio? Sì, lo può fare, ma solo per un tempo limitato (1Tess. 2:18). Dopo viene rimosso perché Dio non permetterà che il nemico ti blocchi del tutto (Atti 20:1,2). Come è importante la preghiera e altrettanto la fede per rimuovere gli ostacoli che il nemico mette sul nostro percorso di fede e spostare le montagne (Mc. 9:29 ; Mat.17:20).

VARI TIPI DI PREGHIERE

PREGHIERA È RICHIESTA

(Ger. 23:29) nella preghiera dobbiamo imparare a chiedere, anche se è vero che Dio conosce ogni cosa, non possiamo affermare che non c’è bisogno di chiedere nulla a Dio perché Egli conosce già di che abbiamo necessità (Matt. 7:7). Chiedere con fede (Mat. 21:22) e in accordo con la volontà di Dio (1Giov. 5:14,15), dobbiamo dimorare in un rapporto con Cristo (Giov. 15:7) ed essere pienamente motivati (Giov.4:3).

PREGHIERA E DIGIUNO

Atti 9:9 ; 2Cor. 6:5) il digiuno è un’astinenza volontaria e deliberata del cibo allo scopo di facilitare una preghiera intensa. Gesù stesso insegna intorno al digiuno nel Suo sermone sul Monte mettendo in evidenza le motivazioni del digiuno. Nella chiesa apostolica (Antiochia) avevano scoperto il segreto della crescita nel digiunare e pregare (Atti 13:1-3). Gesù iniziò Suo ministero con digiuno e preghiera (Luca 4:4), il ministero di Paolo era particolare a causa della sua disciplina spirituale quando dice ai Corinti “…nelle veglie, nei digiuni…”

PREGHIERA È DEVOZIONE

(Deut. 4:29) la preghiera di richiesta è importante per ricevere ciò di cui abbiamo bisogno dal Padre Celeste, ma la preghiera di devozione vi è di più. “Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede” (Giov. 4:23). L’uomo è stato creato per avere comunione con Dio, c’è un vuoto che non può essere riempito da niente altro che la comunione autentica con Dio (Filip. 3:7,8).

LE FORME DI PREGHIERE


Premessa

Prima di parlare di forme di preghiere occorre stabilire DOVE PREGARE ; secondo le sacre scritture si può pregare ovunque (1Tim. 2:8 ; 3:15), la necessità del soccorso divino ci spinge a pregare nei luoghi più svariati e nelle circostanze diverse. (Giona 2:2,3 ; Mat. 14:30 Salm. 57 e 142 ; Atti 16:25 ; Lc. 23:42).

LA PREGHIERA PERSONALE

Per garantire la nostra crescita personale come credenti, dobbiamo aver un periodo regolare di preghiera individuale. Se smettiamo di pregare, cominciamo a rallentarci muovendoci per velocità acquisita all’inizio della vita di preghiera. La Bibbia ci parla in modo edificante, riguardo ad alcuni personaggi (eroi della fede Ebr. 11), che molti di noi pensano che appartenessero ad una categoria di esseri straordinari, molti diversi dai comuni mortali ; invece Cristo rassicura che erano uomini comune come noi. (Giac. 5:17).. Mosè : ci offre esempio di amore, di pazienza e di vita di preghiera. Elia : giunse ad un punto di stanchezza e di scoraggiamento da desiderare la morte (1Re 19:1-4). Davide : “l’uomo secondo il mio cuore” (Atti13:22), la sua vita di preghiera … ma cade nel peccato. Pietro : impulsivo, sincero, schietto era un uomo di preghiera. Paolo : uomo che ha lavorato duramente per il Vangelo, immerso in preghiere, veglie e digiuni.Occorre per ogni figliolo di Dio :n Iniziare la giornata con la preghiera (Sal. 46:5,6 ; 57:9 ; Dan. 6:11)n cercare Il Signore sin dal mattino (Is. 26:9 ; Sal. 119:11,130)n avere un momento di preghiera fisso durante il giorno e di meditazione.n avere un elenco di oggetti di preghiera.

LA PREGHIERA FAMILIARE

Le famiglie che pregano insieme rimangono unite! Combattono contro il nemico e conquistano grande vittorie. Bisogno coltivare la meditazione della Parola in famiglia. La preghiera famigliare non deve essere soltanto fata durante il culto in famiglia, ma in ogni momento della giornata, la famiglia può lodare e ringraziare il Signore (1Giov. 3:18,22), incoraggiare i figli a frequentare e partecipare ai culti (Lc. 2:41) , Giobbe pregava in famiglia con i suoi (Gb. 1:10).Possiamo affermare che la preghiera fa parte integrante della vita di ogni famiglia cristiana, come si può notare dai seguenti versetti il valore di questa benedetta attività : (Mat. 21:22 ; Atti 10:4 ; Rom.12:12 ; Giac. 5:16 ; 1Pi. 3:12 ; Gs. 24:15 ; Atti 10:2 ; 16:27-36 ). Marito e moglie devono pregare insieme [di comune accordo] (Mat. 18:19).

LA PREGHIERA COMUNITARIA

Ci si riferisce alla preghiera collettiva nel luogo di culto cioè la chiesa, quale “tempio” del Signore dove tutti credenti devono cercare la face del Signore (1Re 8:27-30). Un tipo di servizio in cui la chiesa dev’essere coinvolto è l’adorazione. Paolo pone l’accento nella sua lettera ai Colossesi sulla necessità che ogni chiesa abbia delle riunioni edificanti, ripetendo l’importanza per tutti i cristiani di parteciparvi (Col. 3:15-17). Come anche nel dare istruzioni a Timoteo sul culto pubblico, pose la preghiera al primo posto, descrivendola con parole diverse, ma declamandone la ricchezza e l’indispensabilità (1Tim. 2:1-8).L’importanza della preghiera non è mai sottolineata e ripetuta abbastanza. Parlando della preghiera, Paolo usa la parola “ogni” o suoi equivalenti tre volte in Effesini 6:18 e due in 1Timoteo 2:1. Efficace nelle molteplice forme, la preghiera è indicata per ogni occasione e dovrebbe essere offerta con ardore e costanza da tutti i credenti. Ogni circostanza della vita dovrebbe essere affrontata in preghiera. La fedeltà nella preghiera viene soltanto per mezzo di una disciplina sistematica. La preghiera dovrebbe diventare un’abitudine di vita mentre s’impara a vegliare “con ogni perseveranza”. – Erano tutti uniti quando scese Lo Spirito Santo (Atti 2:1)- di comune accordo perseveravano in preghiera (Atti 1:14 ; 4:24 ; Lc. 1:10 )- pregavano ovunque (Atti 21:5)

VARI ASPETTI (FASI) DELLA PREGHIERA

LA LODE

(Salmo 63:3)Gesù disse: “Voi dunque pregate così ” . La preghiera inizia in questo modo : “Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome” (Mat. 6:9 ; Lc. 11:2-4). Lo scopo di questa preghiera è riassunto nell’espressione “sia santificato il Tuo nome ” . Santificato (greco hagiazo = riverire o santificare ) è un espressione del Nuovo Testamento usata solo in riferimento al Nome di Dio. Siccome santificare significa “separare” , il nostro tempo di preghiera dovrebbe comprendere momenti, proprio all’inizio, in cui il Nome di Dio viene separato da tutto il resto, per diventare l’oggetto della nostra adorazione divina. Iniziare la preghiera con la lode significa collocare Dio nella posizione che gli spetta di diritto (Giov. 1:1 ; Mat. 6:9 ; Sal. 50:23).

Molte volte è più importante lodare Iddio che continuare a supplicarLo: La lode ci porta a celebrare la vittoria già durante la battaglia poiché Cristo è già Vincitore ed Egli è con noi. Dobbiamo lodare Dio per tre ragioni : – per ciò che Egli ha fatto ;- per ciò che vi aspettate che Egli faccia ;- per ciò che Egli è.Dio si serve della tua lode per :- rinnovare le tue forze (Is. 40: 29-31 ; 2Cor. 4:16 ; Sal. 103:1-5).- rischiarare la tua visuale (Num. 13:27-29 ; Ne. 4:4). Prima che te renda conto, Satana cercherà di iniettare nella tua mente il suo punto di vista. Egli prova piacere nel dipingere le cose di nero. – purificare la tua anima (Sal. 66:18 ; Giac. 4:3-10).- dare pieni poteri alla tua preghiera (Sal. 50:14 ; )- accrescere la tua fede (Sal. 55:22)

LA CONFESSIONE

(Salmo 139:23) Dopo avere onorato Dio con la lode delle nostre labbra e l’amore silenzioso, la porta è aperta per poter pregare efficacemente. Dobbiamo affrontare immediatamente il problema del peccato personale; “se confessiamo i nostri peccati” ha dichiarato l’apostolo Giovanni, “Egli (Dio) è fedele e giusto di perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1Giov. 1:9). La confessione è soluzione all’iniquità che rende inefficaci le nostre preghiere, e ai sensi di colpa che ci disturbano.

L’INTERCESSIONE

(1Tim. 2:1,2) L’intercessione è essenzialmente una preghiera fatta in favore di qualcun’altra. Quando il credente intercede, egli dimentica i propri bisogni personali, e focalizza tutta la sua fede e la sua attenzione sugli altri. Intercedere significa essere un mediatore.Prima di comprendere la necessità dell’intercessione, dobbiamo riconoscere come seguaci di Cristo siamo “il sale della terra (Mat.5:13).” , il sale dà sapore a ciò con cui viene in contatto (Gb. 6:6). La chiesa deve funzionare su questa terra come sale (2Cor. 5:20). Il sale trattiene anche il processo di corruzione.(Prima della scoperta della refrigerazione artificiale, i viaggiatori coprivano la carne con il sale per assicurarsi che non deteriorasse [1Giov. 4:3,4] ).Come Simeone, un intercessore deve essere :- devoto! Una persona consacrata alla preghiera (Col. 4:12)- paziente! Simeone aspettava la consolazione di Israele…nonostante glia anni che passarono- ripieno dello Spirito Santo! E’ necessario per chiunque intende abbracciare l’intercessione.- fiducioso!- un uomo di visione!

IL RINGRAZIAMENTO

(1Tess. 5:18)Il ringraziamento è fondamentale, è un’espressione di gratitudine a Dio per le benedizioni che ci ha date. Durante questo aspetto della preghiera noi riconosciamo tutte le benefici della vita e le dichiariamo davanti a Dio (Col. 2:6,7) ; Gesù Cristo è modello di ringraziamento : (Giov. 11:41 ; Mc. 8:6 ; Mat. 11:25).

LA POSIZIONE DURANTE LA PREGHIERA

Le posizioni assunte durante la preghiera non influiscono sull’efficace della preghiera, tuttavia essa possono assumere una dimensione ovvero espressione del nostro attitudine dinanzi a Dio. Infatti, possono essere le più diverse in funzione dello stato e delle necessità del momento, purché non siano irriverenti. Quante preghiere da letti di sofferenze, da campi di battaglia, da luoghi di persecuzione!Ma la Parola menziona due posizioni precise e altri atteggiamenti ;

In ginocchio: La preghiera in ginocchio è quella più frequentemente riportata dalle scritture. Questa attitudine è senza dubbio espressione di dipendenza, di sottomissione e anche di inferiorità…- Nel Nome di Gesù ogni ginocchio si piegherà… (Fil.2:9,10)- Salomone in ginocchio davanti all’assemblea (2Cr. 6:13)- Stefano intercedeva in ginocchio (Atti 7:60)- Paolo pregava in ginocchio (Ef. 3:14-19)- Il Signore in ginocchio nel Getzemani (Mat.26:39).

In piedi: È bene levarsi in piedi dinanzi a una persona a cui è dovuto l’onore, tanto più se le rivolgiamo la parola. I vecchi si levavano dinanzi a Giobbe (Gb. 29:8)- Il popolo in piedi quando venne aperto il libro della legge (Neh. 8:5 ; 9:4)3.

Altri atteggiamenti: Troviamo altri atteggiamenti menzionati riguardanti la preghiera e l’adorazione: – Inchinarsi, protrarsi (2Cr. 7:3 ; Ne. 8:6 ; Mat. 8:2)- cadere sulla propria faccia (Num. 16:22)- alzare le mani (Esd. 9:5 ; Salm. 28:2 ; 2Tim. 2:8)Queste manifestazioni esteriori testimoniano lo stato d’animo di chi prega, l’omaggio reso, l’umiltà provata, l’attesa d’aiuto.

CONDIZIONI DA VALUTARE PRIMA DELLA PREGHIERA

SETTE OSTACOLI

Desideri malsani, (piaceri carnali) (giac.4:3) ; disubbidienza (Dt. 1:45 ; 15:14-37 ; 28:6)

Idolatria (Ez. 14:3)

Indifferenza e mancanza di misericordia (Prov. 21:13 ; 1:28)

Non perdono (Mc. 11:25,26 ; Mat. 6:15)

Iniquità (Is. 59:1-3), peccati nascosti (Mi. 3:4)

Conflitto tra marito e moglie (1Pi.3:7)

Instabilità o dubbio (Giac. 1:5-7)

CINQUE PASSI PER ESSERE ESAUDITI

Cuore contrito e umiliato (2Cr.7:14 ; Is. 58:9)

Sincerità (Ger. 29:13)

Fede (Mc.11:24)

Giustizia (Giac. 5:16)

Obbedienza (Giac.5:16)

N.B. : Se realizziamo la grandezza, la maestà della Persona a cui ci rivolgiamo, saremo resi coscienti dell’umiltà che ci vuole, del rispetto profondo e della riverenza che devono avere i nostri atteggiamenti e le nostre parole.

È nel Nome di Gesù che le nostre preghiere si indirizzano a Dio (Giov. 14:14 ; Col. 3:17 ; Ebr.4:14-16).- Le preghiere devono essere in accordo con la Sua volontà (1Giov. 5:14 ; Ef. 5:17 ; Mat. 26:39,42).

È con dirittura di cuore e integrità che dobbiamo esprimere le nostre preghiere, coscienti che chi le ode conosce i nostri pensieri nascosti e discerne i moventi delle nostre richieste (Prov. 15:8 ; 1Cr.29:17 ; Sal. 84:11).

PREGARE PER LO SPIRITO SANTO

Il Signore Gesù insegnando la perseveranza in preghiera illustra la disponibilità di Dio di dare lo Spirito Santo (Lc.11: 10-13), affinché possa :1. Intercedere per noi (Rom. 8:26,27)2. fortifica il credente (1Cor. 14:14)3. guida in verità per rendere nostra preghiera efficace (Gv. 4:24)

PREGHIERE UDITE MA NON ESAUDITE

Sulla montagna, il Signore ammaestrando i discepoli dice loro “chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia” (Mat. 7:7). Troviamo tuttavia, nella Parola molte preghiere che non sono state esaudite.Consideriamo che :

a) L’apostolo Giovanni conferma che dobbiamo pregare secondo la volontà di Dio (1Gv. 5:14).

b) Il Signore insegna che bisogna pregare senza stancarsi (insistere ; Lc. 18:1).

c) Paolo ci esorta a pregare incessantemente (1Tes. 5:17)

Tuttavia l’insegnamento divino stabilisce in certe circostanze non bisogna insistere, a causa della nostra debolezza, l’apostolo Pietro deve rendere i credenti attenti a ciò che potrebbe impedire la loro preghiere. Se un tale caso si verifica non è per mancanza o indifferenza da parte di Dio. La causa è nello stato dei nostri poveri cuori. Consideriamo qualche preghiere che è stata udita ma non esaudita.- Mosè supplica l’Eterno di entrare nella terra promessa, Dio ascolta ma non esaudisce (Sal. 106:33 ; Num. 20:12 ; Dt. 3:23-26).

Mosè fu pienamente ristorato ma ciò non sminuisce la realtà del governo di Dio, che esercita in conseguenza del suo errore. E’ una verità fondamentale che è importante afferrare bene. Da una parte chi confessa i suoi peccati è perdonato (1Gv. 1:9); è una cosa preziosa ma, d’altra parte, ciò che si semina quello si mieterà (Gal. 6:7): è solenne. Ora, queste due dichiarazioni sono fatte a dei credenti: la grazia perdona liberamente, pienamente, ma la messe rimane in rapporto alla natura della semenza.

Paolo pregò per ben tre volte affinché Dio lo guarisse, Il Signore risponde : “la mia grazia ti basta” (2Cor. 12:8,9). Liberato da quello “stecco” , Paolo sarebbe stato facilitato nell’esercizio del suo ministero. Ma, a motivo delle straordinarie rivelazioni che aveva ricevuto, era esposto a inorgoglirsi. Così Dio nella Sua grazia e nella Sua saggezza, sapendo cos’è l’uomo, lo priva di quella liberazione per preservalo da questa rete. Paolo avendo capito ciò dice : (2Cor. 12:9).

Che dire della scena che s’è svolta a Getzemani? Là non c’è un uomo che abbia mancato, come Mosè, neanche come Paolo, ma vi troviamo l’Uomo perfetto che prega insistentemente il Suo Dio per tre volte, Lui a cui ogni cosa è possibile. Mosè non ottenne ciò che desiderava ma ricevette un risposta. Paolo non fu esaudito ma gliene furono comunicati i motivi, accompagnati da preziosi incoraggiamenti. Ma il Figlio diletto del Padre, il Servitore perfetto, non ricevette alcuna risposta (Lc. 22:39-46).

ALCUNI CONSIGLI NECESSARI

La vita di preghiera conduce al risveglio che fa parte del piano universale di Dio sia per il credente che per la Chiesa ; il Signore vuole che tu e la tua chiesa sperimentiate le massime benedizioni. Intendiamo per risveglio, la manifestazione del Santo, Sovrano, Onnipotente Iddio. E’ Dio visita il Suo popolo con una speciale e rinnovata benedizione.

Quando pregare per un risveglio personale ? Come puoi accorgerti che il tuo spirito ha bisogno di rinnovarsi? Quando è per te il momento di cercare il Signore per servirLo con rinnovato vigore?

Ecco alcuni suggerimenti.

1. Quando avverti una svogliatezza spirituale, una mancanza di appetito per la Parola, la Preghiera e la comunione con la chiesa;

2. quando la Parola di Dio ti lascia indifferente; quando non provi il bisogno di leggerla; quando non senti che lo Spirito ti sta parlando mentre leggi;

3. quando ti mancano quelle virtù che vengono dallo Spirito Santo quali l’umiltà, la benignità, la pazienza;

4. quando non provi compassione per la gente che soffre e si trova nel bisogno; quando la tiepidezza della tua chiesa ti lascia indifferente;

5. quando la preghiera per te è più un dovere che una gioia; quando non provi bisogno di pregare per gli altri; quando non avverti la vicinanza di Dio mentre stai pregando)

Quando pregare per il risveglio della propria comunità?

Quando la preghiera del tuo gruppo è priva di vigore; quando i credenti non appaiono desiderosi di mettersi in preghiera; quando Dio viene raramente lodato per quello che sta facendo.

Quando i culti del gruppo o di chiesa sono di rado contrassegnati da una percezione che Dio è presente e parla personalmente a ciascuno; quando l’adorazione manca di spontaneità, di gioia e di esuberante ringraziamento; quando la congregazione invecchia per mancanza di giovani convertiti.

Quando la chiesa è insensibile alla gravità del peccato e manca un forte senso di responsabilità etica e morale ; quando i credenti non si preoccupano di condurre nuove anime al Signore;4. quando i credenti non testimoniano ad altri, non assistono cloro che si trovano nel bisogno, non danno incoraggiamento ad altri; quando il donare per la causa dell’Evangelo è privo do gioia, riluttante e non adeguato;

Quando manca l’intuizione circa ciò che Dio desidera fare tramite la vita del gruppo;6. quando vi è spirito di parte o mancanza di misericordia nella chiesa o nel gruppo.

Quando la chiesa non esercita l’ospitalità, non gradisce le visite di altri servitori di Dio per paura di sostenere le spese.

CONCLUSIONE

Alla luce della Parola di Dio, la preghiera è uno strumento efficacia per potere comunicare con nostro Signore ; ed ogni credente che fa ricorso a questo mezzo di comunicazione ne trae grandi benefici. La Chiesa non potrà mai realizzare la pienezza e la guida dello Spirito Santo senza vivere la preghiere.
Maranatha!

“Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa…”2Pietro 3:9

Maran-atha è un termine aramaico che Significa “Signore vieni!“. L’espressione era molto in uso nella chiesa primitiva e veniva usata dai credenti per enfatizzare la “parousia”, termine che indica la presenza o venuta personale del Signore Gesù Cristo. Questo anelito della Chiesa ci viene espresso anche in altre parti del N.T., infatti, la dottrina del ritorno del Signore, era un fatto talmente assodato (Fil.4:5) in seno alla Chiesa primitiva da sfociare nell’incredibile avvenimento solidale della “comunanza” dei beni (At.4:34,35)

INTRODUZIONE

Prima di inoltrarci nello studio di questa importante dottrina biblica ritengo necessario fare alcune precisazioni.

La fonte

E’ inutile dire che attingeremo dalla Sacra Scrittura, unica fonte sicura che ci rivela il piano eterno di Dio per l’umanità. La dichiarazione del Suo ritorno Gesù Cristo stesso dichiarerà più volte ai suoi discepoli che, dopo aver adempiuto la sua missione di redenzione sulla terra, sarebbe ritornato in gloria per i suoi (Giov.14:3,16,17,18).

Sicuramente il Signore stava inculcando ai Suoi discepoli l’idea fondamentale del Suo regno eterno di gloria (Mat.25:31-33) e del giudizio che avrebbe raggiunto i reprobi (Mat.16:27). Dopo l’avvenimento della ascensione, accompagnato dalla dichiarazione dei due “uomini” (At.1:9-11), gli apostoli hanno sempre proclamato e vissuto questa importante dottrina (1Tess.4:15-17).

Qua occorre non confondere la “parousia” con la morte del credente: in un certo senso, il Signore viene nel momento che il credente muore, in quanto questi va a goderLo nel paradiso, ma il Suo ritorno, la parousia, e ben altro avvenimento (Giov.21:23)!

La Bibbia parla molto intorno alla dottrina della seconda venuta del Signore, basti pensare che i riferimenti biblici ammontano a circa 330 testi profetici che parlano del Cristo trionfante che viene in modo personale e visibile per rapire la Sua chiesa (Ebr.9:28; 2øTess.1:7-10; Apoc.22:12).

Le profezie dell’A.T.

L’A.T. parla molto intorno alla venuta del futuro Salvatore o Unto o Messia che doveva venire per stabilire il Suo regno in Israele. Molti pensano comunque che le profezie veterotestamentarie si riferiscano esclusivamente alla prima venuta del Signore, cioè alla sua incarnazione. In realtà… l’A.T. offre tanti testi in cui si annuncia la seconda venuta del Messia. Non solo nel pentateuco troviamo testi profetici a riguardo (Gen.49:10) ma nei Salmi (Sal.72:8,17) e soprattutto nei libri profetici. In quest’ultimi per esempio si può osservare, attraverso il “telescopio” della profezia biblica gli eventi presenti e futuri della storia dell’umanità…. Il libro del profeta Gioele, partendo dalla descrizione di un avvenimento presente quale l’invasione della cavallette si spinge avanti nei secoli per annunziare l’avvenimento di pentecoste, poi l’effusione del nostro secolo (la pioggia dell’ultima stagione) ed infine la salvezza finale con la grande tribolazione, Harmaghedon, la conversione di Israele, il millennio ed il giudizio finale (cap.3). Il profeta Amos nel cap. 8 preannuncia il ritorno del Signore, ed il profeta Sofonia, nel cap. 3 versi 18-20 ci d… chiari riferimenti ai tempi messianici. Il profeta Isaia e Zaccaria (cap.14) poi hanno delle bellissime descrizioni dell’era millenniale.

UNO SGUARDO ALLA STORIA DELL’UMANITÀ

Daniele 2 – 7 Il libro di Daniele è molto particolare per i suoi riferimenti alla fine dell’età presente e per i suoi paralleli con il libro dell’apocalisse. È interessante osservare la storia del sogno di Nabucodonosor (Dan.2:1-15). Sicuramente il re conosceva la soprannaturalità di quell’avvenimento e desiderava una interpretazione certa, ecco perché chiese ai suoi magi, ancor prima dell’interpretazione, che gli venisse rivelato il sogno. (Naturalmente la Bibbia condanna la chiromanzia, la cartomanzia, gli oroscopi, lo spiritismo ed ogni altra forma di magia, Lev.19:31, Deut. 18:10-12). Daniele viene usato da Dio per dare l’interpretazione del sogno del re, dando cosi un quadro quasi completo della storia dell’umanità. Infatti, questa interpretazione del sogno ci porta sino al ritorno di Cristo (Dan.2:24-35).

I due testi che ci interessano sono :

– il sogno di Nabucodonosor (2:31-35);

– la visione di Daniele (7:2-7).

1. La testa d’oro…: il leone La testo d’oro rappresentava lo stesso Nabucodonosor quale capo del grande impero babilonese (Dan.2:37,38). I babilonesi sono rappresentati dalla figura del temibile leone (7:4), infatti furono un popolo forte, terribile e crudele. Nota: dal punto di vista religioso i babilonesi facevano affidamento all’astrologia ed alla magia, ma sicuramente queste non li avrebbero salvate dal giudizio di Dio!

2. Il busto d’argento…: l’orso Il busto d’argento raffigurava, con le sue due braccia, l’impero medo-persiano che, nel 539 a.C., guidato da Ciro avrebbe sconfitto i babilonesi (Dan.2:39a). Ciro sarà l’imperatore che dar… il permesso agli israeliti di ritornare in Palestina. Come l’argento è un metallo inferiore all’oro, così l’impero persiano sarà inferiore al babilonese. Nella visione di Daniele Š raffigurato dall’orso (7:5) animale goffo e lento che ben descrive l’impero che rappresenta. Nota: i persiani erano dei forti moralisti, infatti facevano molto affidamento alle opere da compiere per avere la salvezza, ma neanche la morale in se stessa può dare la salvezza e liberare dal giudizio (Efe.2:8,9).

3. Il ventre e le cosce di bronzo o rame…: il leopardo Il bronzo del ventre e delle cosce rappresentava l’impero greco-macedone che guidato da Alessandro il Grande, sconfisse i persiani nel 323 a.C. (Dan.2:39b). Questo impero e rappresentato dal leopardo (7:6). Questo animale noto per la sua agilità e le quattro teste ci descrive: a. la velocità con la quale i greci conquistarono l’impero; basti pensare che vi riuscirono in soli dieci anni; b. la divisione dell’impero tra i quattro generali, dopo la morte di Alessandro il grande, che diede vita all’Egitto, la Siria, la Tracia e la Macedonia. Nota: i greci rimarcavano molto l’uomo, la cultura, la filosofia e l’arte, ma tutte queste bellissime qualità non sono sufficienti per la salvezza dell’anima.

4. Le gambe di ferro e i piedi di ferro e argilla…: la bestia non assomigliabile Il ferro e l’argilla sono figura dell’impero romano che governerà…, con la sua forza militare (Dan.8:23,24) il mondo conosciuto d’allora. Qui c’è una chiara profezia sulla scissione dell’impero romano (Dan.2:40-41a). Il riferimento tuttavia ci indica una continuazione che ci porta sino al nostro tempo. Logicamente questa continuazione non Š da riferirsi all’impero forte, di ferro, ma alla influenza che l’impero romano avrà nei secoli successivi, sino ad oggi, sull’intera umanità. Roma è “il cuore della terra”, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista giuridico e politico, ma soprattutto dal punto di vista religioso con la chiesa romana, la moschea…etc. E non solo, ma dagli eventi politici che si prospettano, Roma sarà sempre più influente sulla cultura e sulla religione mondiale. Il ferro e l’argilla mescolati insieme ci descrivono la società che si evolve dall’impero romano in poi, il sorgere dei nazionalismi che minano la società umana… eppure la statua rimane ancora in piedi! (Dan.2:41b,42,43). Argilla e ferro mescolati sono l’avviso ad una società traballante, forte economicamente ma nello stesso tempo debole e fragile che può sgretolarsi in meno che non si dica.

5. La pietra che si stacca da sola…: il Signor Gesù Cristo (Dan.2:44,45). La pietra Š figura profetica di Cristo (Is.28:16; Ef.2:20; 1Pie.2:4, 7,8).

Ora è d’uopo fare almeno tre considerazioni:

A. Prima che il Signore stabilisca il Suo regno millenniale sulla terra, la statua dai piedi di argilla e ferro che rappresenta il sistema mondiale sarà distrutta totalmente (1Cor15.23,24). In Mat.21:44 sembra quasi che Gesù faccia proprio riferimento al sogno di Nabucodonosor.

B. Il fatto che questa pietra si stacchi da sola ci indica l’intervento soprannaturale di Dio e l’improvvisa quanto inaspettata venuta del Signore (Mat.24:36,44; 25:13; 1Tess.4:16,17).

C. La pietra che diventa un gran monte indica che tutta la terra sar… sotto il dominio di Cristo (Apoc.11:15-19; Dan.7:27).

I SEGNI DEI TEMPI

2Timoteo 3 :1-9; 4 L’espressione dell’apostolo Paolo riguardo agli “ultimi giorni” è un riferimento chiaro al periodo di tempo che va dalla nascita della Chiesa al ritorno in gloria del Signore Gesù. Effettivamente non esistono segni connessi con il rapimento della Chiesa, in quanto la venuta del Signore nel N.T. è sempre vissuta al presente (Fil.3:20). Comunque, in questo periodo tutte le contingenze storiche, sociali e religiose andranno pian piano ad acuirsi per sfociare nel tremendo periodo della grande tribolazione (2Tim.3:13). Il Signore Gesù, d’altronde, prepara gli stessi discepoli a tutto ciò quando, nei capitoli 24, 25 del Vangelo di Matteo, preannuncia gli ultimi avvenimenti della storia dell’umanità. La triplice domanda dei discepoli, rivolta a Gesù, rimane attuale anche per noi (Mat.24:3). La prima domanda (Quando avverranno…?) trova risposta nella grande tribolazione (Luc.21:20,21; Mat.24:36-39; At.1:6,7).

Nota: L’espressione di Mat.24:36 non mette certamente in discussione la divinità di Cristo, piuttosto, evidenzia la meravigliosa unione delle due nature in Gesù Cristo: quella divina (vero Dio) e quella umana (vero uomo). E’ l’uomo Gesù che non sa… L’unione delle due nature nell’unica persona di Cristo (unione ipostatica o sostanziale) in maniera che non siano mescolate o alterate, ma in modo da rimanere ciascuna con i propri attributi, pero unite nell’unica persona di Cristo che pensava ed agiva come unità. Alla seconda e terza domanda (Quale sarà il segno della tua venuta e della fine…?) cercheremo, con l’aiuto di Dio, di rispondere nel presente studio (Mat.24:4-34).

1. I segni nella storia

La storia dell’umanità, così come abbiamo visto nel sogno di Nabucodonosor, si avvia verso il ritorno di Cristo. Purtroppo gli avvenimenti negativi andranno sempre più ad acuirsi: cresceranno i nazionalismi, le xenofobie, il razzismo, le guerre, il terrorismo, le differenze di classe (Mat.24:6,33). Tutto ciò porterà a sempre nuove e più terribili guerre e rivolte che, fatte con armi sempre più potenti e sofisticate come le nucleari, daranno morte e distruzione. A ciò si aggiungono i cataclismi naturali come i terremoti, i disastri ecologici – come per esempio il buco nell’ozono – e l’aumento della popolazione mondiale che continuerà a portare altre carestie (Mat.24:6-8). D’altro lato ci saranno un aumento delle ricchezze (Giac.5:1-4), della scienza (Is.31:5; Dan.12:4 Diod.) e delle conferenze di pace (1Tess.5:1-3). Una chiara dimostrazione della veridicità delle profezie bibliche ci viene data dal fatto che la preannunciata distruzione del tempio e dispersione di Israele (Mat.24:1,2; Luca 21:24) si Š avverata puntualmente nel 70 d.C. ad opera dei romani. Un altro importante evento storico Š stato il rientro del popolo di Israele in Palestina nel 1948, così come profetizzato nelle Scritture (Is.11:11,12).

2. I segni nella morale

Nel testo preso in considerazione, l’apostolo Paolo elenca ben 18 segni della depravazione morale dell’uomo (2Tim.3:2-5). Il peccato dunque continuerà ad aumentare e l’egocentrismo umano prevarrà sui principi morali e sul buon senno. L’egoismo, l’avarizia, la cattiveria e l’immoralità saranno segni sempre più crescenti di un mondo che si avvia inesorabilmente verso la fine. L’aumento vertiginoso delle scoperte scientifiche ha prodotto, nella nostra società, il benessere e l’agiatezza. I mezzi di comunicazione di massa hanno portato la società ad evolversi in modo veloce – potremo dire che l’evoluzione in 100 anni del secolo scorso, ma anche dei primi del 900, equivalgono a meno di dieci anni del nostro tempo. Tutto ciò crea un divario sempre più grande tra le generazioni con le conseguenze che ciò comporta: incomprensione, degenerazione morale, divario culturale e di mentalità. La causa di questa degenerazione morale è da ravvisarsi nella “non conoscenza di Dio” (Rom.1:28-31) e nel fatto che le autorità religiose approvano simili comportamenti (Rom.1:32).

3. I segni nella religione

Anche qui la Parola di Dio è estremamente chiara, affermando che, se da un lato c’è un aumento della religiosità e dell’interesse dell’uomo verso le religioni, dall’altro si sfocierà sempre più in forme sincretiche di religione. Comunque in questo campo la Scrittura ci dice di: a. tempi di falsa religiosità (2øTim.3:5); b. falsi profeti (Mat.24:5,11), uomini che dietro le sembianze di “pietà cristiana” in realtà nascondono la falsità, la magia, lo spiritismo (il tutto magari imbottito di versetti biblici!) (2Tim.3:6,7; 2Pie.2:1-3; Tito 1:10-16); c. falsi miracoli (Mat.24:24) che tenteranno i credenti e confonderanno la gente (vedi le madonne che appaiono, piangono etc.).

4. I segni nella Chiesa

Anche la chiesa vedrà l’evolversi dei tempi al suo interno, soprattutto quando, avvicinandosi verso l’avvenimento più eclatante della sua storia, cioè il ritorno di Cristo, si ritroverà, da un lato, a realizzare la profezia di Gesù seconda la quale l’evangelo sarà predicato in tutto il mondo (Mat.24:14; Mar.13:10) e ciò sta realmente accadendo oggi. Infatti i mezzi di comunicazione – i satelliti – ci permettono di raggiungere veramente ogni angolo della terra. Dall’altro lato si vedranno anche i segni negativi:

a. lo sviamento dei credenti (Mat.24:10; 2Tim.4:3,4; 1Tim.4:12) che permetterà di distinguere le vere conversioni dalle mere adesioni;

b. l’aumento del peccato e la diminuzione dell’amore (Mat.24:12): i divorzi nella Chiesa, le divisioni, la mancanza di impegno e di passione, la incontentabilità di credenti che pretendono tanto e non danno niente…;

c. la persecuzione (Mat.24:12; 2Tim.3:12). Questo contrasto alla chiesa non viene soltanto da parte di coloro che perseguitano fisicamente i cristiani – vedi nei paesi asiatici o altri, oppure da coloro che impediscono ai familiari di servire il Signore liberamente – o scherniscono e beffano (2Pie.3:3,4,9) ma anche da forme di sincretismo religioso tanto attraente che portano i credenti fuori dalla sana dottrina (2Tim.3:8,9).

Nota: Iannè e Iambrè erano, secondo la tradizione giudaica, due maghi egiziani che si apposero a Mosè ed Aronne davanti a Faraone ( Es.7:10-13).

Conclusione

Dinanzi all’evolversi dei segni dei tempi, l’apostolo Paolo esorta a:

a. seguire il suo buon esempio (2Tim.3:10);

b. rimanere ancorati alla Parola (2Tim.3:14-16)

c. predicare la Parola (2Tim.4:1,2);

d. essere vigilanti (2Tim.4:5);

e. amare al “Sua apparizione” per ricevere la corona (2Tim.4:8).

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