QUANTO A VOI, AVETE RICEVUTO L’UNZIONE

: QUANTO A VOI, AVETE RICEVUTO L’UNZIONE
1 Giovanni 2:20,27 

La funzione dell’unzione divina nel ministerio cristiano è fondamentale. L’unzione è segno di scelta, di chiamata e di consacrazione. Colui che è unto è una persona che assume una missione, un compito e una responsabilità.
Molti religiosi (morti) che si trovano in diversi Pantheon in cui si danno appuntamento durante la settimana, possono essere risuscitati con credenti unti. Chiese morte risuscitano con credenti unti.
C’è bisogno di unzione, più che di professione. Il grado di unzione è quello che distingue un ministro dall’altro.

    I. La Storia Dell’Unzione: Nell’Antico Testamento
    1. I sacerdoti furono unti con olio. Il proposito dell’unzione era specifico Esodo 30:30.
      Come mezzo per appartarli per il servizio speciale a Dio Lev. 8:12, 30 “Mose prese quindi dell’olio dell’unzione e del sangue che era sopra l’altare; spruzzò Aaronne e i suoi paramenti, i suoi figli e i loro paramenti; così consacrò Aaronne e i suoi paramenti, i suoi figli e i loro paramenti con lui”.
      Questo atto di unzione si descrive come l’atto di consacrazione o santificazione. Per Aronne e i suoi figli, la parola ebrea “Kadesh” implicava “l’essere appartato” o “essere consacrato” come vasi speciali per la santità di Dio.
      Questa chiamata ad esser “santo davanti a Dio” implica, in termini cristiani, che siamo stati rimossi dal mondo contaminato dal peccato, e siamo stati trasportati ad una nuova sfera dove Dio è Re. Si può dire che come unti siamo stati inclusi nella famiglia di Dio, e il Suo carattere è condiviso con tutti i suoi figli.
      La prima cosa che notiamo è che l’olio era sempre collocato sopra il sangue. “Sopra la carne dell’uomo non sarà diramato”, era una delle sanzioni o proibizioni più solenni di Dio Esodo 29:21 “Prenderai del sangue che e sull’altare, dell’olio dell’unzione e ne spruzzerai su Aaronne e sui suoi paramenti, sui suoi figli e sui paramenti dei suoi figli con lui. Così saranno consacrati lui, i suoi paramenti e insieme a lui i suoi figli e i loro paramenti”.
      Il cuore carnale non può ricevere lo Spirito Santo. Solo dopo esser stato toccato dal sangue e portato alla comunione con la morte e resurrezione di Gesù possiamo ricevere lo Spirito Santo nella nostra natura.
      Lo Spirito Santo è sempre associato con la croce e il sangue prezioso.
    2. I re furono unti con olio. Come servitori del loro popolo. In 1 Samuele leggiamo come il Signore rifiutò Saul come re, questo significava che doveva trovare un nuovo governante. Ma dove doveva iniziare Samuele a cercare? Il Signore lo guidò e lo fece andare da “Isai di Betlemme”, poiché Lui aveva scelto uno dei suoi figli per essere il prossimo re.
      Però quale di loro sarà? Uno ad uno, Isai fece sì che sette dei suoi figli si presentassero davanti a Samuele. Volta per volta, il Signore diceva a Samuele: “Questo no”.
      Mancava solo un figlio, il più giovane, un ragazzetto chiamato Davide, però questo si trovava fuori a prendersi cura delle pecore.
      Quando Davide fu portato davanti a Samuele, il Signore disse “è questo”. E cosi, Samuele unse Davide con l’olio, e lo Spirito di Dio venne su di lui con gran potenza 1 Sam. 16:13 “Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo spirito del Signore investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama”.
      Lo Spirito Santo è Colui che ci unge come credenti. Così come i sacerdoti e i re devono essere unti con olio prima di iniziare il servizio, il potere dello Spirito Santo è necessario in ogni servizio che sia effettivo per Dio.
    3. I profeti erano unti con olio. (1 Re 19:15-16) Per proclamare con coraggio le parole e la volontà di Dio.
      L’unto è un servitore, segnato per dare la testimonianza.
    4. I lebbrosi erano unti con olio: Lev.14:13-18 (v. 17) “Del rimanente dell’olio che avrà in mano, il sacerdote ne metterà sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro, sopra il sangue del sacrificio per la colpa”. Rappresenta la consacrazione a Dio:
      1. prima di tutto i nostri poteri ricettivi, rappresentati dalle orecchie;
      2. dopo i nostri poteri attivi rappresentati dalle mani;
      3. e dopo il nostro andare o condotta, rappresentato dai piedi.
    5. Così noi peccatori, chiamati a servire l’Iddio vivente, siamo santificati dal sangue della croce e dalla potenza del Suo Spirito.

 

    Così come l’olio santifica i sacerdoti e i lebbrosi, così lo Spirito Santo santifica i figli di Dio.

II.  La Possessione Dell’Unzione:
“Avete ricevuto l’unzione

       (“chrisma”)

del Santo”. 1 Giovanni 2:20

      • “Chrisma”: Qualsiasi cosa imbrattata su un’altra cosa, unguento, di solito preparato dagli ebrei con olio ed erbe aromatiche.

 

  1. Per l’apostolo Giovanni nella sua Cristologia, il “Santo” è un titolo scritto a Gesù di Nazareth. Lui è il “Santo” per la Sua natura e per la Sue opere. Cristo vuoi dire “Unto”
  2. L’unzione di Gesù Cristo a causa della Sua incarnazione, fu lo Spirito Santo Luca 4:18Atti 4:27Atti 10:38“vale a dire, la storia di Gesù di Nazareth; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui”; Notate che Gesù è qualificato per essere un Profeta, un gran medico e un gran redentore.
    La ragione per cui il nostro Signore Gesù, poté risuscitare i morti, dare la vista ai ciechi e liberare i prigionieri del diavolo, la ragione per la quale quella donna incurvata fosse raddrizzata, la ragione per cui Bartimeo recuperò la vista, la ragione per cui il lebbroso fu mondato, la ragione che alimentò, la ragione del potere di Cristo era l’essere unto della potenza dello Spinto di Dio.
    Questo, fratelli e sorelle è il tipo dell’unzione di cui noi necessitiamo tutti i giorni della nostra vita. Altrimenti diremo anche noi “nel tuo nome abbiamo fatto questo…” ma solo per un tempo quando avevamo quel poco di olio nella nostra lampada, ma ora è finito.
    Chiediamo a Dio di essere riempiti continuamente della sua santa unzione.
  3. Giovanni dichiara: “Voi avete l’unzione del Santo”. Questa unzione che è dentro di noi non viene da fuori, scorre da dentro fino fuori.
    Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo scese per ungere la Chiesa (Atti 2:1-4) e si diramò fino all’estremità della terra.

III.  La Permanenza Dell’Unzione:
1 Giovanni 2:27

    “L’unzione che avete ricevuto da Lui rimane

         (“menò”)

    in voi…”

    “Menò”: 1) rimanere, restare
    1a in referenza ad un posto
    1a1) soggiornare, rimanere
    1a2) non partire
    1a2a) continuare ad essere presente
    1a2b) essere tenuto continuamente
    1b) in referenza al tempo
    1b1) continuare ad essere, non perire, durare, sopportare
    1b1a) di persone, sopravvivere, vivere
    1c) in referenza ad uno stato o condizione
    1c1) rimanere come uno, non divenire un altro o diverso
    2) aspettare, attendere qualcuno
      1. L’unzione del credente deve permanere.
      2. L’unzione è più importante dell’esperienza, è più necessaria dell’oratoria, è superiore all’intelligenza ed è maggiore dell’educazione.
      3. L’unzione non si può confondere con l’emozione.
        1. L’emozione è circostanziale, l’unzione no.
        2. L’emozione si produce attraverso sforzi umani, l’unzione no.
        3. L’emozione dipende dalla musica o da persone emotive, l’unzione no.
        4. L’emozione è umana, l’unzione è divina.
      4. Così come fu proibito di imitare l’olio dell’unzione e usarlo per propositi secolari, allo stesso modo nessuno può imitare l’unzione dello Spirito santo, che è quella di convincere di peccato.

     

        Quando Dio manda un risveglio, non deve regalare hamburger nei pub (Vedi Giovanni Battista, perché attraeva persone? In quale luogo?) Ma quando viene la gente è compunta nel cuore al punto che non si ha più il tempo nemmeno per concludere la predicazione come avvenne con Pietro in casa di Cornelio. Quando lo Spirito di Dio viene c’è una grande convinzione di peccato al punto che ci si domanda

    “che dobbiamo fare per essere salvati?”.IV. L’Opera Dell’Unzione

    1. “L’unzione c’insegna (“didaskô”) ogni cosa”. 1 Giovanni 2:27
      1. insegnare
        1a) tenere dissertazioni con altri per istruirli, consegnare dissertazioni didattiche.
        1b) essere un insegnante
        1c) compiere l’ufficio di un insegnante, comportarsi come un insegnante.
      2. insegnare a qualcuno
        2a) impartire istruzione
        2b) instillare la dottrina in qualcuno
        2c) la cosa insegnata o comandata
        2d) spiegare o esporre una cosa
        2e) insegnare qualcosa a qualcuno
    2. La rivelazione della Parola viene e si ottiene con l’unzione. La Bibbia non è compresa da molti perché a loro manca l’unzione. Questo versetto, occasionalmente, ha dato luogo a strane interpretazioni. Alcuni hanno suggerito che sia dovuto al fatto che tutti i credenti hanno “l’unzione”, non necessitano di insegnanti.
      Questo verso non ha l’intenzione di disprezzare gli insegnanti, perché come indica chiaramente Efesini 4:11-13, il Cristo ascendendo “ha dato” maestri pieni dello Spinto Santo come uno dei doni per la chiesa.
      Rom. 12:7 anche dice che se il dono di una persona è l’insegnamento, deve esercitarlo. Perché avere il dono dell’insegnamento, se i maestri non fossero necessari?
      Il fatto non è, se dobbiamo o no ricevere istruzioni dagli altri. Certamente, tutti i cristiani possono beneficiare del ministerio dei maestri che sono diretti dallo Spirito Santo. Questo edifica i santi e costruisce il corpo di Cristo. L’insegnamento solido produce credenti maturi. Senza buoni maestri, la chiesa perde il suo vigore spirituale e può giungere ad esser presa ed esser portata da qualsiasi vento di strana dottrina.

      Le circostanze che ruotano intorno a 1 Giovanni, ci aiutano a intendere questo verso. Evidentemente, un gruppo di falsi insegnanti, aveva guadagnato spazio tra le chiese dell’Asia Minore (oggi Turchia). Questi “anticristi” (Giovanni si riferiva a loro in questo modo) negavano l’incarnazione di Cristo, non davano valore all’importanza di obbedire ai comandamenti di Dio, e suggerivano che la conoscenza segreta è data solo a poche persone (loro) che bisognava seguire ciecamente.
      Giovanni era contro questa dipendenza poco sana e insegnò ai suoi lettori che proprio perché avevano ricevuto l’unzione dello Spirito Santo, non erano obbligati ad andare ad un’altra persona (o gruppo di persone) per poter stare bene con Dio o intendere la Parola di Dio.
      1 Giovanni 2:27 insegna che i credenti sono liberi di andare direttamente a Dio, senza passare da nessun intermediario umano (come i sacerdoti o i maestri).
      Giovanni aggiunse a questa verità una ragione vitale per la quale queste dottrine sono certe: l’Unzione dello Spirito Santo (potremmo dire con un’altra parola: l’abitazione dello Spirito Santo) che rende capace anche il più semplice dei credenti di intendere il messaggio di salvezza, con o senza l’aiuto dei maestri.
      Dio lo fece semplicemente affinché tutti potessero essere salvati. Rese chiaro l’Evangelo affinché chiunque con una mente aperta lo potessimo intendere. Egli dette ad ogni cristiano l’“Unzione” dello Spirito Santo per renderci capaci di leggere la Bibbia e poter scoprire le sue verità per conto nostro. In poche parole, abbiamo il potere di pensare da noi stessi e discernere.
      I migliori insegnanti dipendono dallo Spirito Santo in due modi: Per aiutare se stessi come insegnanti, e per aiutare gli uditori. Così, tutto il processo di apprendimento non dipende dall’uomo ma da Dio perché è la Sua Parola quella che insegna.

    3. L’unzione per segnalare l’errore. Nei Giudici (vedi Gedeone unto, per togliere gli idoli di casa e nella piazza della città), Ne. 9:20 “Hai dato loro il tuo buono Spirito per istruirli”Salmo 143:10 “il tuo Spirito benevolo mi guidi in terra piana”; Prov. 1:23 “io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole”. La ragione per cui ci sono delle sette è perché hanno uno spirito di errore.
    4. Con l’unzione diciamo quello che Dio vuole, facciamo quello che Dio vuole. Gesù ci ha detto che ci avrebbe mandato il consolatore e che ci avrebbe guidato in tutta la verità.

    V. La Necessità Dell’Unzione

      1. Per presentare la Sua Parola come conviene.
        1. Per rendere gustosa, piacevole al credente la Parola.
        2. Per fortificare il credente attraverso questa Parola.
        3. Per conservare e preservare il credente attraverso la Parola. Vedi per esempio, alcuni cibi che vengono messi sott’olio, la parte che rimane fuori si guasta.
      2. Per illuminare. Così come l’olio è necessario per far brillare la lampada, lo è lo Spirito Santo, che ci da potenza per brillare come luce del mondo.
        1. Quando nasciamo di nuovo, riceviamo luce nei nostri cuori perché lo Spirito santo viene a dimorare nei nostri cuori (2 Cor. 4:6).
        2. Un’illuminazione costante (Es. 27:20 “Ordinerai ai figli d’Israele che ti portino dell’olio puro, di olive schiacciate, per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese”).
          Le lampade che si utilizzavano anticamente erano candelabri. Da dentro avevano un vuoto per versare olio affinché illuminassero e ardessero costantemente.
          Il sacerdote prendeva un utensile per pulire la lampada dalla fuliggine.
          Noi siamo come lampade dobbiamo essere ripieni di olio di Dio, però molte volte ci sono dei disturbi nella nostra vita che non puliamo e la nostra lampada smette di ardere.
          Una cosa che può far spegnere la luce di Cristo in noi è la fuliggine del nostro cammino nel peccato; deve essere pulito costantemente con la preghiera di ravvedimento.
          Quando non cerchiamo la purezza in queste aree, si va accumulando la malignità, fino a tappare la luce di Dio (Mat. 6:22-23). Se quello che vediamo è gradevole a Dio, allora tutto il nostro corpo sarà pieno della luce, però se vediamo quello che non conviene, allora staremo nelle tenebre.
          È importante che puliamo la fuliggine del nostro cammino con la Parola di Dio. Che i nostri occhi vedano quello che è gradevole al Signore affinché la nostra lampada arda continuamente.
          Quando vedi l’olio appena spremuto è di un verde limpido, ma quando questo olio è usato già da tanto tempo e lo stoppino riacceso già molte volte e la cenere è caduta sulla lampada, l’olio va cambiando colore, diviene quasi color caffè, si possono vedere i residui dello stoppino bruciato, questo combustibile non serve più.

          1. Non viviamo nella vittoria del passato.
          2. Non viviamo della benedizione che abbiamo ricevuto chissà in quale campeggio cristiano o raduno nazionale ricordando il fuoco che avevamo nel nostro cuore quando amavamo la Parola di Dio.
          3. Non viviamo ricordando quando il nostro cuore ardeva quando ci recavamo in chiesa, quando attendevamo la domenica e i giorni di culto con ansietà. E quando cantavamo i canti del Signore, pur non conoscendo bene la tonalità, ma il nostro cuore si ungeva e la gente piangeva dalla gioia del perdono.
      3. Forse oggi la Bibbia è impolverata sulla televisione, o messa in una vetrina insieme agli Swaroski, come oggetto prezioso ma non utilizzato. E l’olio si é riempito di tanta sozzura che non può dare una luce brillante, e che sta divenendo lucignolo fumante, e che si sta spegnendo.

     

        Vogliamo dire insieme “Signore dacci dell’olio appena spremuto”. Non vogliamo l’olio vecchio che da un sapore più acido al palato.

     

        In alcuni casi siamo come Saul dove lo spirito di Dio si è dipartito da noi e non ci rendiamo conto di quello che è accaduto, e continuiamo a venire in chiesa, a cantare e testimoniare, quando lo Spirito di Dio si è allontanato da noi. O come Sansone.

     

        In

    Matteo 25:8

         si racconta della parabola delle dieci vergini e vediamo cosa accade alle persone che permettono che questo olio scarseggi nella loro vita “le lampade si spengono”.

     

        Lo spirito come l’olio, non si evapora, ma se lo abbandoni lo perderai. La mia preghiera è che tutti raggiungiamo l’altezza del salmista quando disse

    Salmo 92:10

      “io sono cosparso d’olio fresco”.

           Una delle cose che dobbiamo fare per prepararci per la venuta del Signore è lubrificare e alimentare la nostra lampada con olio affinché siamo luce nel mondo

      Rom. 2:20 

          “luce di quelli che sono nelle tenebre”.
        1. Per lubrificare affinché non ci siano attriti. Lo vediamo nel buon funzionamento di un veicolo, se è lubrificato con “olio” saranno impediti l’usura e i guasti perché esso elimina la frizione tra le parti in movimento.
          Allo stesso modo nella vita spirituale, dobbiamo avere costantemente l’olio di Dio in noi. Come potremmo lubrificare lo spirito umano, tirato strappato dalle discordie senza fine? Perché persino le chiese e gli stessi cristiani hanno avuto un ruolo tanto disgregativo? Il motivo è che non siamo stati unti dallo Spirito Santo.
          L’olio dello Spirito Santo lubrifica il corpo di Cristo, unendo ai cristiani, che in un altro modo starebbero appartati gli uni dagli altri.
          L’olio di pace, amore e guarigione scorre solo quando siamo riempiti dello Spirito Santo. Il Salmo 133:1-2,compara l’olio che scende dalla barba d’Aronne con la benedizione dell’unità tra il popolo di Dio.

       

        1. Per togliere la tristezza. 2 Sam. 14:2 “Fingi di essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio e sii come una donna che pianga da molto tempo un morto”.
          Questa donna doveva fingere un lutto, però Joab le disse di non ungersi con olio ma di fingere tristezza e dolore.
          Molte volte abbiamo esperienze molto dure nella nostra vita e restiamo frustrati nel cammino, pieni di tristezza e lutto, però il Signore ci ha unto con olio di allegria (Salmo 45:7)
          Il Salmo 104:15 parla “dell’Olio che fa brillare il viso”. Nel Salmo 23:5, Davide loda Dio che “unse con olio il suo capo”.
          Naomi disse a Rut (Rut 3:3) Noemi dette questa istruzione per far avere a Boaz una buona impressione di Rut.
          Non doveva mettersi il trucco come Izebel, ma mettersi il suo miglior vestito e l’olio per presentarsi in un modo adeguato e corretto.
          Anche se il proposito era solo quello di creare una buona apparenza fisica, ci ricorda come dobbiamo presentarci e preparare i nostri cuori in un modo spirituale per incontrarci con Dio.

       

        1. Per portare un buon odore, gradevole agli uomini. L’olio non necessariamente era soltanto d’oliva, ma era anche sinonimo di profumo; Luca 7:46. In questo senso l’opera dello Spirito Santo è un’opera di benedizione, quindi gradevole a Dio.
          Troviamo una chiave interessante in Esodo 30:22-25. Il Signore insistette nell’utilizzare “le spezie più raffinate”. Erano costose e di grande valore.
          Il profumo aveva 5 ingredienti, e il numero 5 nella tradizione biblica, rappresenta la grazia di Dio.
          Non possiamo ricevere l’unzione con i nostri sforzi ma Dio che è grande in misericordia e grazia, ci da l’unzione nel momento in cui ci doniamo in sottomissione a Lui.
          Dio fu molto specifico nell’uso degli ingredienti per l’olio dell’unzione. Non potevano utilizzare altra cosa. Ed era consacrato unicamente per l’uso nei Tempio.

          1. Mirra significa “amarezza”. Era importante per l’elaborazione dei profumi. Pertanto la mirra ci parla della fragranza amara.
            Ci sarà da affrontare la sofferenza, l’invidia e la persecuzione.
            Una delle cose che mi chiama all’attenzione è che quando nasce il bambino Gesù, i re gli portarono oro, perché era Figlio di Dio, incenso perché era offerto in sacrificio e la mirra perché doveva soffrire per la sua gente.
            Gesù fu ucciso per invidia dice la Bibbia. Sei preparato a resistere all’invidia? L’invidia è mutilante. L’invidia non la può sopportare nessuno che sia vivo. Devi essere morto. Parlagli ad un morto, non ti risponderà, pizzicalo non reagirà, insultalo, non ti risponderà. Ma fallo ad un vivente…
            L’unzione porta persecuzione, non sempre ti comprenderanno. La mirra era usata con una miscela di droghe (Marco 15:23). Con vino e con erbe e agiva come una droga che veniva data alla gente nella sofferenza per addormentarla e per non farla soffrire nel momento della morte. E questo fecero a Gesù sulla croce, ma lui non la prese perché non era né amareggiato, né depresso. Lui portò i nostri dolori coscientemente, non voleva essere addormentato. L’unzione è non rendere male per male.
            Ha una caratteristica interessante. Quando è bruciata, non si fonde, ma si ingrandisce e si rinforza. Il suo odore è simile a quello della vaniglia. Anticamente era bruciata durante i funerali per dissipare l’odore della morte. L’unzione? Si! L’unzione non si deposita sopra i vivi ma sopra i morti.
            Per questo fa parte delle spezie per l’unzione. I morti alla “carne”, i morti all’“ego”, i morti all’“io”. Qui si vede un servo con l’unzione.
            L’unzione è depositata sopra un cuore crocifisso con Cristo che dice “non sono più io che vivo…”. L’ingrediente che dice “sei morto”.
          2. Cannella: Ha un gusto molto gradevole. Si usava per profumare la camera degli incontri più intimi. L’unzione rende gradevole lo stare in comunione.
            La cannella che è un albero della famiglia dell’alloro, si usava per profumare le camere intime dove lo sposo si incontrava con lo sposa e parla del diletto della comunione e l’intimità con Dio.
            Voglio domandarti: quanto tempo dedichi per cercare Dio? Hai comunione intima con Lui, o sei molto occupato e non hai tempo per Lui?
            Era un regalo degno per i monarchi e potenti.
          3. Canna aromatica. Questa foglia più si tritura, più fragranza emana.
          4. Cassia. È quella che chiamiamo come cannella. La parola ebrea per “cassia” è “Kadad” che significa “piegarsi, inclinarsi, incurvarsi” Quelli che sono stati unti dal Signore si sono inclinati, umiliati a Lui (1 Pietro 5:6)
            L’avversario vuole togliere l’unzione nelle chiese attraverso l’orgoglio.
          5. Olio di oliva. Simbolo di fermezza. Il suo legno è molto duro. Da lì facevano il combustibile. L’uomo di Dio è come un ulivo ben piantato.

       

      1. Per guarigione. Gesù inviò i dodici per ministrare nel Suo nome. Loro scacciarono demoni e ungevano le persone inferme con olio (Marco 6:13).
        Per sanare le ferite (Luca 10:34) Questa é la parabola del Buon samaritano; un uomo colpito, maltrattato, che veniva da Gerusalemme a Gerico. Questo uomo ferito fu visto dal sacerdote, ma non lo aiutò, passò dal lato opposto, passò anche il levita e non lo aiutò ma si avvicinò un samaritano ed ebbe misericordia di lui, gli fasciò le sue piaghe versandovi olio e vino.
        Il sacerdote e il levita sono uomini della religione e della legge.
        C’è tanta gente che viene ferita lungo le strade, e la religione non può curarla. Ma il buon samaritano, Gesù Cristo dirama su di noi il suo olio meraviglioso dello Spirito Santo.
        Lo Spirito Santo guarisce e calma l’anima.
        CONCLUSIONE

      L’unzione è qualcosa che si contagia. Si trasmette da un credente all’altro credente. Da un ministro ad un altro ministro. Per questo è importante beneficiare di quei ministeri che sono soprannaturalmente unti. Quando c’è unzione i pulpiti bruciano col fuoco dello Spirito Santo e le lingue dei predicatori diventano fiaccole di fuoco.

      Lorenzo De Fano

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