PRENDERE DIO IN PAROLA

Quale Dio è come te, che perdoni l’iniquità e passi sopra alla colpa? Egli… metterà sotto i piedi le nostre iniquità. (Michea 7:18-19)

PRENDERE DIO IN PAROLA

Domandate a qualche persona che si dichiara credente se è in pace
con Dio o se ha la certezza di andare in cielo. Riceverete molto spesso delle risposte evasive di questo genere: “Credo ma qualche volta ho dei dubbi…”; oppure “Spero bene, ma nessuno può essere completamente sicuro circa la sua sorte eterna”. Certo che, se ci appoggiamo sui nostri propri sentimenti, avremo sempre dei dubbi. Ma non sono i nostri sentimenti che dobbiamo ascoltare, bensì la Parola di Colui che non può mentire. Dio vi dice che vi ha tanto amato fino a dare il Suo unico Figliuolo affinché credendo in Lui voi abbiate la vita eterna. PrendeteLo in parola! “Colui che crede al Figliuolo ha vita eterna”. Dio non dice che “avrà”, o che “può sperare di avere” la vita eterna. No, egli ha la vita eterna, egli è salvato. Lo schiavo di un principe orientale era stato condannato ad essere decapitato. Poco prima dell’esecuzione, alla quale il principe doveva assistere, si chiese al condannato se avesse avuto ancora un desiderio. La sola cosa che domandò fu un bicchiere d’acqua. Gli venne immediatamente portato. Ma era così commosso che le sue mani tremanti avevano difficoltà a tenere il bicchiere. Il principe gli disse: “Calmati, non sarai giustiziato finché non avrai finito di bere quest’acqua”. Lo schiavo prese il principe in parola e sparse l’acqua per terra. Fu graziato perché la parola del principe non poteva essere rinnegata. A maggior ragione, la Parola di Dio non lo sarà mai.

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