PREMUROSI E NON SPIETATI CON GLI ALTRI
Non ci basta, per diventare intercessori, l’esempio di Gesù che “intercede per noi” o dello Spirito Santo che “intercede per i santi”? La nostra relazione con altre persone è così stretta da farci intercedere per loro come lo Spirito ha insegnato a fare ai figli di Dio? Oppure siamo troppi oppressi dei problemi in cui ci troviamo immersi quale la famiglia, gli affari, l’ambiente in cui viviamo, la crisi che la società sta attraversando e che si abbatte su noi e sugli altri? Tutte queste cose stanno forse tartassandoci e spingendoci lontano dalla presenza di Dio impedendoci così di adorarLo? Allora fermiamoci. Ristabiliamo una comunione con Dio, e che sia così viva da mantenere le nostre relazioni con gli altri sul piano dell’intercessione, un’intercessione che Dio possa usare per compiere i Suoi miracoli. Fai attenzione a non andare più in fretta di Dio col tuo ardente desiderio di fare la Sua volontà. Troppo spesso corriamo davanti a Lui, indaffarati in mille imprese, e perciò ci carichiamo di una così grande quantità di pesi riguardo a persone e situazioni difficili che non ci resta tempo per adorare e per intercedere. Se un grave fardello e una responsabilità particolarmente pressante ci piombano addosso, e in quel momento noi non siamo in un atteggiamento di adorazione, ciò ci indurrà a diventare non solo aspri verso Dio, ma anche disperati nel nostro intimo. Dio ci fa incontrare continuamente con persone con le quali non abbiamo nessuna affinità e, se non stiamo adorandoLo, l’atteggiamento che scaturirà dal nostro intimo con tutta naturalezza sarà quello di trattare questa gente con freddezza, di citare qualche versetto che farà l’effetto di una stilettata, oppure di scagliare loro addosso un ammonimento tratto dalla Parola di Dio e andarcene. Un cristiano senza amore deve essere una gran pena per il Signore!
Stiamo nella linea dell’intercessione che è in diretto contatto con il nostro Signore e con Spirito Santo?
Dio ci aiuti.
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