LE PROMESSE DI DIO (1 Re 8:22-26)
“PROMESSA” è una di quelle parole che usiamo più e più volte nel corso della nostra vita, ma probabilmente se dovessimo darne una definizione precisa ci troveremmo in difficoltà.
Il dizionario definisce il concetto di PROMESSA come “un impegno improrogabile preso di fronte ad altri, consistente nel fare qualcosa o comportarsi in un determinato modo”. In parole più semplici, una PROMESSA consiste nel attuare ciò che ci siamo impegnati a fare, in quanto è un atto solenne che non prevede la non attuazione. Come dice un noto proverbio “ogni promessa è debito” e perciò, in quanto tale, va saldato.
La Bibbia contiene un numero esorbitante di PROMESSE fatte da Dio all’uomo e quasi tutte ormai hanno trovato adempimento.
Ad esempio, Dio promise che Israele, uscito dall’Egitto, avrebbe abitato la Terra PROMESSA. Certo, a causa della disubbidienza del popolo eletto passarono 40 anni, ma alla fine i figli d’Israele occuparono il suolo che gli spettava. Un’altra promessa concerne la nascita e la successiva morte di Gesù. Già il profeta Isaia (capitolo 53) parlava del Messia e della sua morte in croce. Non sappiamo noi oggi che Cristo è nato a Betlemme e morto sulla croce al Golgota, così da perdonare i nostri peccati?
Altre PROMESSE non hanno ancora trovato realizzazione, ma certamente non cadranno nel vuoto. Una fra tutte riguarda il ritorno di Gesù sulla terra per rapire la sua Chiesa. Stiamo sicuri che al momento giusto Cristo verrà e ci porterà con Lui nel Regno dei cieli.
A queste si vanno ad aggiungere tutte quelle PROMESSE che Dio fa personalmente alla nostra vita e che quindi sono un qualcosa di intimo tra noi e Lui.
Come possiamo dedurre dal testo, Dio opera su tutti i tre i piani temporali. Mi spiego meglio: Dio ha operato nel passato, opera nel presente e opererà nel futuro. In particolare, Egli ha fatto, fa e farà delle PROMESSE che si sono realizzate ieri, che si stanno realizzando oggi e che certamente si realizzeranno anche domani.
1. Verso 24: “Tu hai mantenuto la promessa che facesti al tuo servo Davide”.
Salomone, mentre pronunciava le parole che abbiamo letto, era nel tempio. Questo era appena stato finito di costruire e in quel momento lo stavano consacrando all’Eterno. Tutto ciò era frutto di una PROMESSA che Dio aveva fatto a suo padre Davide anni prima. Il re Davide, infatti, aveva in cuore di costruire un tempio al Signore, ma ciò non gli fu concesso in quanto, a causa delle numerose guerre che aveva combattuto, era stato un uomo sanguinario. Tuttavia, Dio gli PROMISE che questo suo desiderio sarebbe stato realizzato da suo figlio. Ebbene, il lavoro compiuto durante il regno di Salomone era la prova che Dio aveva mantenuto la sua PROMESSA.
2. Verso 25: “Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: «Non ti mancherà mai qualcuno che sieda davanti a me sul trono d’Israele»”.
Leggendo questo verso, invece, vediamo come Dio stava mantenendo nel presente l’ennesima PROMESSA. Salomone era il re di’Israele e ciò era l’attuazione di un’altra PROMESSA fatta a suo padre Davide, cioè quella che no sarebbe mai mancato sul trono d’Israele un suo discendente. Proprio in quel momento, quindi nel presente, si stava realizzando anche questa PROMESSA.
3. Come abbiamo visto nel passato e nel presente Dio era stato ed era in grado di mantenere quanto PROMESSO. Il problema più grande, dal punto di vista umano, riguarda il futuro. E’ questa la dimensione temporale che più inquieta l’essere umano. L’incertezza del domani spaventa terribilmente chi è senza Dio e angoscia quanti, non avendo fiducia in Cristo, vivono una situazione di assoluta precarietà, in quanto non sanno ciò che il domani gli può riservare.
Giacomo 4:14 → “Mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce”.
E’ proprio questa situazione che crea quella continua sensazione di angoscia in quanti ci stanno attorno a lavoro o a scuola. Il non aver certezze su quanto accadrà domani è l’origine di tutti i mali moderni, primo fra tutti la depressione. Per i figli di Dio, la questione è del tutto differente. Essi, proprio come i non credenti, non sanno cosa li aspetterà nel futuro, tuttavia hanno la certezza che Dio sarà al loro fianco e non permetterà niente che non rientri nella Sua volontà.
Matteo 6:34 → “Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”.
A riempirci il cuore di pace e tranquillità è anche il fatto che abbiamo la certezza che Dio manterrà nel futuro tutte le PROMESSE che ci ha fatto precedentemente.
Verso 26: “Ora, o Dio d’Israele, si avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide, mio padre!”.
In questo verso possiamo vedere come Salomone chieda a Dio che quanto è stato PROMESSO al padre, e sicuramente anche quante PROMESSE aveva ricevuto personalmente, si possa avverare nel futuro. Il giovane re non poteva riporre meglio la sua fiducia.
Tutte le PROMESSE fatte al padre, infatti trovarono realizzazione negli anni a seguire, ma anche le stesse PROMESSE fatte a Salomone non vennero meno.
Se vi ricordate, tempo prima, avvenne che Dio apparve di notte in sogno a Salomone e gli chiese cosa desiderava che gli venisse concesso. Con grande umiltà, Salomone chiese all’Eterno di ricevere un cuore intelligente affinché potesse amministrare la giustizia in mezzo al popolo e affinché potesse discernere il bene dal male. A Dio piacque così tanto la richiesta che decise di aggiungere a ciò anche le cose che non aveva richiesto, cioè una lunga vita, ricchezze e la morte dei suoi nemici.
Nel momento in cui Salomone si trovava nel tempio per la consacrazione (i versi che abbiamo letto) parte di quelle cose ancora si dovevano realizzare, ma, proprio come si era augurato in quella occasione, non una sola di quelle PROMESSE cadde nel vuoto.
Conclusione
Anche noi possiamo sperimentare nella nostra vita la stessa esperienza di Salomone, cioè vedere l’Eterno che ci fa delle PROMESSE e che allo stesso tempo è pronto a mantenerle. Tuttavia c’è una piccola regola da seguire; la troviamo al verso 23: “Tu (cioè Dio, ndr) mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuore”.
Lo stesso Salomone sperimentò questa verità nella sua vita. Le PROMESSE che Dio gli fece si realizzarono solo fino a quando egli camminò seguendo i precetti dell’Eterno. Nel momento in cui si fece trascinare nell’idolatria dalle sue mogli straniere, Dio smise di dare adempimento alle sue PROMESSE e la vita e il regno del figlio di Davide andarono a rotoli.
Quindi, non possiamo pretendere di veder realizzate in noi le PROMESSE di Dio se non viviamo una vita conforme alla Sua Parola.
In conclusione, il Signore ci invita ad affidarci a Lui solo, in quanto, come dice lo stesso Salomone al verso 23, non c’è nessun dio simile al nostro, né sulla terra, né in cielo.
Quando riceviamo una PROMESSA da Dio, dobbiamo credere a ciò che Lui ci dice, perché le Sue PROMESSE sono “sì” e “amen”.
In un tempo come il nostro, in cui la parola data non assume più alcun valore, afferriamo invece le sue PROMESSE e fidiamoci appieno del Signore, in quanto mai nessuno ha potuto dire, può dire o potrà dire che il Signore è venuto meno. Tutt’al più è l’uomo a venire meno nei confronti di Dio. Mai il contrario!
Forse sono passati mesi, o addirittura anni, dal giorno in cui il Signore ti fece quella determinata PROMESSA che serbi ancora nel cuore e ormai hai perso ogni speranza. Ricorda però, che se non si è ancora avverata, ciò può dipendere da due motivi: o non è ancora giunto il momento, e quindi devi aspettare il momento giusto stabilito dall’Eterno, o non stai vivendo una vita abbastanza consacrata per vedere adempiuta quella PROMESSA, e perciò il Signore ti invita ad impegnarti nella santificazione.
No scordiamocelo mai: Egli, ancora oggi, può salvarti, può guarirti, può battezzarti nello Spirito Santo e può darti ciò che il tuo cuore desidera. Sta solo a te credere a quanto PROMESSO e, per fede, fare tue le Sue PROMESSE.
Stai certo che non ti deluderà.
Dio ci benedica.
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