Sta Dio guidando i tuoi passi?
Sta Dio guidando i tuoi passi? Stai dando a Dio la possibilità di scegliere dove andare e ciò che devi fare? Stai aspettando i Suoi tempi per servirLo? Apro e chiudo una parentesi: sai non ci credo che Dio ti dica, quasi ogni ora e persino la notte, di pubblicare qualcosa su Facebook, intendo le tante meditazioni e immagini con i versi ecc ecc…non è forse un’abitudine e una dipendenza? È molto meglio andare fuori nel mondo reale ad aiutare chi è nel bisogno, a dare un bicchiere d’acqua, o a fare qualche visita, che stare lì seduti dinanzi ad un mondo virtuale. Quindi due o tre, poi basta.. esci, studia, leggi qualcosa, fai qualcos’altro. La tua vita non è nel mondo virtuale.
Tornando alle precedenti domande, saremo veramente utili solo dopo una preparazione da parte di Dio. Il servizio non si basa assolutamente sull’istinto, sul “mi piace…non mi piace”, sul nostro modo di pensare, e secondo la nostra immaginazione. Per forza ci deve essere una preparazione, uno studio e una guida, perché si deve sapere ciò che si sta facendo, affinché ci siano dei veri risultati. “Dei figli di Issacar…sapevano quindi ciò che Israele doveva fare” (1Cronache 12:32).
Mosè, colpendo a morte l’egiziano, pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero. Mosè non capiva COME Dio intendeva farlo, e quindi non era come immaginava.
Puoi anche comprendere una parte del piano di Dio per la tua vita, ma devi sempre aspettare che Dio ti guidi nel modo giusto. Mosè non sapeva che quarant’anni dopo Dio lo avrebbe usato per liberare gli Israeliti…non era ancora il momento giusto.
Mosè si trovava al pozzo usato dalla famiglia di un sacerdote di Madian. Mentre stava seduto là, arrivarono le sette figlie di questo sacerdote per abbeverare il loro gregge. Sopraggiunsero dei pastori malvagi, che le scacciarono. Si capisce che questo succedeva spesso, perché quando tornarono a casa, il padre chiese loro perché erano tornate così presto. Ovviamente, questi malvagi pastori aspettavano che le ragazze avessero attinto abbastanza acqua dal pozzo per abbeverare il gregge, dopodichè le scacciavano via, usando quell’acqua per i loro greggi. Così, le ragazze dovevano attingere di nuovo acqua sufficiente per il loro gregge.
Quel giorno, Mosè eri là quando ciò accadde. Dopo che le ragazze avevano attinto dell’acqua, i malvagi pastori arrivarono e stavano per mandarle via. Mosè, che era un uomo forte, prese la loro difese. Mosè fece quell’atto per bontà disinteressata, ma dopo, il padre di queste ragazze lo invitò a vivere con lui, e poi diede a Mosè una delle sue figlie come moglie. Nella provvidenza di Dio, questo avvenimento provvedeva per Mosè una moglie e dei parenti.
Non ti puoi permettere di stare a cercare la tua anima gemella come se ti trovassi in un vasto campo di fiori cercando il fiore più bello secondo il tuo punto di vista, che non lo troverai mai, e dire “Mi piace, ma…; no, è antipatico; è simpatico ma è poco intelligente; no, c’ha troppi difetti; come farò con la malattia che ha? No, non fa per me; abita troppo lontano…come faremo?”, povero zitello, povera zitella a vita. Così facendo non fai altro che non credere che Dio ha il meglio per te. E non fare compromessi con i tuoi sentimenti, non andare contro la Parola di Dio nella vita sentimentale.
Ciò di cui ti devi preoccupare per davvero è l’avere tempo per meditare profondamente su Dio e l’avere un’intensa comunione con Lui.
La frenetica vita quotidiana del nostro tempo ci rende indisponibili alle attese e insofferenti a tutto ciò che intralcia i ritmi accelerati a cui siamo abituati, così che finiamo col perdere presto la pazienza, ci innervosiamo e ci agitiamo davanti alle attese e alla lentezza, ma con Dio la fretta non funziona, è cattiva consigliera, infatti per ereditare le Sue promesse occorrono fede, pazienza, e fermezza.
Aspettare può essere difficile. I bambini lo sanno e anche gli adulti. Viviamo in un mondo che offre messaggi in tempo reale, film su ordinazione e risposte pronte tanto alle domande più banali come a quelle più profonde. Non ci piace più aspettare. Pensate che ad alcuni si alza persino la pressione del sangue quando la loro fila al supermercato va più lenta delle altre.
La pazienza è la capacità di mettere i nostri desideri momentaneamente in attesa, ed è una virtù rara e preziosa. Vogliamo quello che desideriamo e lo vogliamo subito. Quindi, la stessa idea di pazienza può risultarci fastidiosa e sgradita.
Eppure, senza pazienza, non possiamo piacere a Dio. In verità, la pazienza è un processo purificatore che ci porta ad avere una comprensione migliore.
Per il servizio e per qualsiasi scelta tu debba fare, aspetta i tempi di Dio, aspetta i Suoi segnali, e non agire d’impulso, “non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore” (Efesini 5:17), e Dio per ogni cosa ha stabilito un tempo.
Nell’attendere i tempi di Dio dobbiamo sintonizzarci col Signore tenendo l’orecchio spirituale aperto, renderGli noti i nostri bisogni; fare i passi che Egli ci indica giorno per giorno, infatti in genere le cose non si compiono tutte in una volta.
Davide fu scelto da Dio come successore di Saul in qualità di re d’Israele. Il nuovo sovrano, tuttavia, non salì subito al trono, ma dovette aspettare i tempi di Dio. È indispensabile ricordare che, a volte, passa del tempo tra la promessa divina ricevuta e l’adempimento di essa. Davide non chiese di essere il re, infatti non fu lui a cercare la chiamata divina, ma fu Dio a cercarlo. Non sentì il bisogno di agire di sua iniziativa per farsi strada ma aveva la certezza che Dio, al tempo opportuno, avrebbe realizzato questo programma per la sua vita. Giovanni stette nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi a Israele: (Luca 1:80).
Non puoi fare un qualcosa che non ti tocca, neanche se te lo dicesse il pastore perché non è lui che dovrà decidere per te su cosa fare, e non puoi fare e avere qualcosa prima del tempo.
Solo se aspettiamo pazientemente il Signore, le Sue istruzioni e la Sua guida saremo veramente benedetti dal Signore.
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