IL PENTIMENTO
Non mi salva il pentimento, ma il pentimento certifica che io sono consapevole di ciò che Dio ha fatto per me in Cristo Gesù. Il pericolo che si corre è di porre l’accento sull’effetto invece che sulla causa e di dire: “Per la mia ubbidienza, per la mia consacrazione mi sono posto nella giusta posizione davanti a Dio” No! Io sono posto in una giusta posizione davanti a Dio perché prima che ciò avvenisse Cristo è morto. Quando mi rivolgo a Dio e per fede accetto quello che Egli mi rivela di dover accettare, il fatto prodigioso dell’espiazione di Gesù Cristo irrompe in me e mi pone nella giusta relazione con Dio e, per il miracolo soprannaturale della grazia di Dio, io sono giustificato; non lo sono perché mi dispiaccio dei miei peccati, non perché sono pentito, ma per l’opera che Gesù ha compiuta. La salvezza di Dio non si basa sulla logica umana, ma sulla morte di Gesù, che ha dato Sé stesso in sacrificio. Chi ci dà la certezza incrollabile della giustificazione e della santificazione è Dio stesso.
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