Horatio G. Spafford e sua moglie, Anna, erano piuttosto conosciuti nella Chicago del 1860. Per la sua Carriera legale, per le sue attività commerciali e perché erano amici di Moody, il grande evangelista, nonchè sostenitori delle sue campagne evangelistiche. Nel 1870, però, le cose cominciarono ad andare male. Il loro bambino di quattro anni morì di scarlattina. Un anno dopo ci fu una grande tragedia, una delle più grandi che colpì gli USA nel IXX secolo: quello che fu definito il “Grande Incendio di Chicago”.

6 Kmq della città furono distrutte, con un bilancio di più di 200 morti. Gli Spafford persero tutto in quell’incendio. Provati da questo evento decisero di fare un viaggio in Inghilterra, per unire una vacanza alla partecipazione di una delle grandi campagne evangelistiche di Moody.

Così presero le loro quattro figlie, e si recarono a New York per imbarcarsi. Ma Spafford fu richiamato per questioni di lavoro. Non volendo rovinare la vacanza alla famiglia, Spafford convinse sua moglie e le figlie ad imbarcarsi come previsto, mentre lui, appena sbrigato i suoi affari li avrebbe raggiunti a Londra. Nove giorni dopo, Spafford ricevette un telegramma dalla moglie: “Solo io sono salva.”

Il 2 novembre 1873, la nave sulla quale viaggiavano la moglie con le sue quattro figlie andò in collisione con una nave inglese, in pieno oceano. Affondò in soli 12 minuti…., Morirono 226 persone, tra le quali le sue quattro figlie .

La prima reazione della signora Spafford è stata di disperazione completa. Poi sentì una voce nel suo cuore: “Tu sei stata risparmiata per uno scopo.” E lei subito ricordò parole di un amico: “E’ facile essere grati e buoni quando si ha tanto, ma fate attenzione a non essere amici con Dio solo quando le cose vanno bene.”

Appena appresa la terribile notizia, Spafford salì a bordo della prima nave per raggiungere la moglie. Quando giunsero nello stesso punto dove la nave precedente era affondata, il capitano chiamò Spafford e gli e lo disse. Fu allora che Spafford scese nella sua cabina e scrisse questo meraviglioso inno. “It’s well with my soul”.

Chi gli diede quella forza? Chi lo sostenne in quella terribile prova? Lo stesso Dio che oggi può aiutare te se ti trovi ad affrontare un tempo di prova e di sofferenza.