E’ sempre stato così.
Di fronte alle macerie, dinanzi ai nemici e a forti problemi con la Legge mosaica, Neemia incoraggiò tutto il popolo affermando “Dio è la nostra gioia”. Non erano senza problemi, non erano senza afflizioni, ma seppero affrontarle con la dignità del popolo del Patto.
Dentro le prigioni Paolo e Sila cantavano inni al Signore. Eppure avevano solo annunciato il Cristo, avevano predicato il Vangelo e per questa ragione stavano nelle prigioni di Filippi.
L’Apostolo Pietro sapeva che all’indomani doveva essere giustiziato eppure trova riposo sulle promesse delSignore e dorme.
Prima di essere immolato lo stesso Gesù canto gli inni pasquali assieme agli Apostoli.
Questi esempi ci incoraggiano e ci insegnano come affrontare le nostre situazioni più dolorose. Non sono solo parole quelle che questi uomini hanno lasciato, ma hanno veri esempi di vita e di comportamento.
Tutti ma proprio tutti sapevano per esperienza che erano “stranieri e pellegrini” sapevano che le situazioni dolorose passano, sapevano affrontare con il giusto comportamento di fede ciò che era dinanzi ai loro occhi.
Prego che il Signore possa aiutare tutti coloro che soffrono a causa di circostanze avverse. Prego il Signore che tutti ma proprio tutti possano guardare questi uomini e trovare il coraggio di reagire con fede e determinazione. Andare avanti nell’opera e continuare a lavorare in linea a ciò che abbiamo creduto in Cristo è il miglior modo per affrontare ogni situazione.
Past. Pietro Varrazzo
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