Studiare, meditare ed assimilare la Parola, è cibare e nutrire la mente e lo spirito di sostanza divina e di pensieri di vita, forza e d’energia da Alto. “Guardate di non rifiutare Colui che parla; perché, se quelli non scamparono quando rifiutarono Colui che rivelava loro in terra la sua volontà, molto meno scamperemo noi se voltiamo le spalle a Colui che parla dal cielo” (Ebrei 12:25).
“Chiunque viene a me, ascolta le mie Parole e le mette in pratica… egli ha posto il fondamento sulla roccia” (Luca 6:47:48)
Fede e felicità vanno a braccetto e dimorano con chi ubbidisce alla Parola di Dio.
Dobbiamo avere il nostro cuore vicino al Signore ed alla sua Parola.
Se saremo pieni di tesori spirituali, non cercheremo altro. Perché invece, assomigliamo tanto a Laodicea, che deve sentirsi dire dal Signore: “…sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo” (Apocalisse 3:17)? Perché la nostra vita attinge molto dal mondo, dove per Dio c’è la povertà spirituale, e pochissimo dal cielo dove c’è il Signore e la vera ricchezza?
Se solo dedicassimo più tempo per la meditazione della Parola di Dio… saremmo arricchiti.
“Gioisco seguendo le tue testimonianze, come se possedessi tutte le ricchezze” (Salmo 119:14)
“La legge della tua bocca per me vale più di migliaia di monete d’oro e d’argento” (Salmo 119:72).
“Le tue testimonianze sono la mia eredità per sempre, esse sono la gioia del mio cuore” (Salmo 119:111).
“Perciò io amo i tuoi comandamenti più dell’oro, più dell’oro finissimo” (Salmo 119:127).
“Gioisco della tua parola, come chi trova un grande bottino” (Salmo 119:162).
“Beato l’uomo che ha trovato la saggezza, l’uomo che ottiene l’intelligenza! Poiché il guadagno che essa procura è preferibile a quello dell’argento, il profitto che se ne trae vale più dell’oro fino. Essa è più pregevole delle perle, quanto hai di più prezioso non l’equivale” (Proverbi 3:13-15).
Dobbiamo ammettere che la nostra scala di valori ha bisogno di essere di nuovo regolata in base al metro di Dio. Se le ricchezze di Dio ci colmeranno, saremo soddisfatti e contenti al punto da non cercare e volere altro.
Il credente che si rivolge alla Bibbia seguendone le indicazioni, sarà beato. Chi si accosta alla Parola per meditarla, ritenerla nel cuore e viverla nella pratica, s’incammina sulla via della beatitudine.
Se nel tuo cuore c’è delusione, insoddisfazione e tristezza, non cercare di evadere dalla tua misera realtà con piaceri effimeri, ma confida nel Signore e sii ben disposto, sii attento alla Sua voce all’ascolto della Sua parola, ché ti farà del bene, ti rallegrerà.
Ci sono parole che possono essere considerate in qualche modo sinonimi con la parola “sapienza”, e sono: intelligenza, conoscenza, istruzione, addirittura un termine che anzitutto indicherebbe l’educazioneanche, in qualche modo, severa, ma sempre collegato al motivo di raccogliere il più possibile mezzi,vie perché ci sia un apprendimento efficace.
Èuna conoscenza, un sapere che si presenta soprattutto come un sapere di carattere pratico, che vuoleillustrare attraverso l’esperienza diversi casi della vita, perché si possa affrontarli in modo corretto.
Senza la sapienza, l’uomo è come il puledro d’asino selvatico, che corre avanti e indietro sprecando quelle energie che potrebbero essere impiegate in maniera molto più proficua. La sapienza è la bussola con la quale l’uomo deve attraversare il deserto della vita; senza di essa non è che una nave abbandonata in balia dei venti e delle onde.
Ciascuno di noi ha la tendenza a dire: “Signore, cambia le mie condizioni di vita e io sarò felice”. Il Signore, invece, ti risponde: “No, non cambierò le tue condizioni di vita, ma ti renderò felice ugualmente dandoti la Mia forza per sopportarle, e per mezzo di esse tu crescerai, tu maturerai”.
Le varie circostanze sono delle condizioni perché il
discepolo possa imparare, condizione di possibilità radicale per la pratica e l’esercizio della
sapienza.
Agiremo con saggezza in ogni circostanza soltanto se sapremo confidare nel Signore.

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