“Cercate il SIGNORE, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino” (Isaia 55:6)
Se si deve cercare Dio mentre “lo si può trovare”, è sottinteso che ci sono tempi quando non si può trovare:
– Quando gli uomini si allontanano da Dio: “Saul consultò il SIGNORE, ma il SIGNORE non gli rispose né tramite sogni, né mediante l’urim, né per mezzo dei profeti” (1Samuele 28:6), “Perciò, come dice lo Spirito Santo:
‘Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, come nel giorno della tentazione nel deserto, dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova,
pur avendo visto le mie opere per quarant’anni! Perciò mi disgustai di quella generazione, e dissi:
“Sono sempre traviati di cuore;
non hanno conosciuto le mie vie”; così giurai nella mia ira:
“Non entreranno nel mio riposo!” (Ebrei 3:7-11).
– Quando offendono Dio e criticano le Sue azioni: “Volgetevi ad ascoltare la mia correzione;
ecco, io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole. Poiché, quand’ho chiamato avete rifiutato d’ascoltare,
quand’ho steso la mano nessuno vi ha badato, anzi avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere, anch’io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso; quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta, quando la sventura v’investirà come un uragano
e vi cadranno addosso l’afflizione e l’angoscia. Allora mi chiameranno, ma io non risponderò;
mi cercheranno con premura ma non mi troveranno” (Proverbi 1:23-28).
– Quando divengono superbi e non si umiliano dinanzi a Dio: “Tu rimproveri i superbi, i maledetti,
che si allontanano dai tuoi comandamenti” (Salmi 119:21),
“Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l’alterigia dei superbi e abbatterò l’arroganza dei tiranni” (Isaia 13:11), “Così anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché
Dio resiste ai superbi
ma dà grazia agli umili” (1Pietro 5:5)
– Quando trascurano di aspettare che Dio agisca.
Il tempo per cercare il Signore non può essere fissato da noi. Gli individui agiscono come se lo fosse. Pensano di poter cercare il Signore quando lo ritengono più opportuno. Ma provano che non conoscono Dio. Dobbiamo afferrare l’opportunità che ci viene offerta perché il Signore non potrà mai stare al ricasco degli uomini.
Spesso noi smettiamo di cercarLo. E cercarLo significa farne un chiodo fisso nella nostra testa, perché cercare Dio è un compito che dura tutta la vita. Chiediamoci se noi cerchiamo il Signore, o se ci culliamo nell’illusione di averlo trovato una volta per tutte.
Il termine “cercate” assume anche altre connotazioni, quali l’essere fedeli a Dio “Seminate secondo giustizia e farete una raccolta di misericordia; dissodatevi un campo nuovo, poiché è tempo di cercare il SIGNORE, finché egli non venga, e non spanda su di voi la pioggia della giustizia”(Osea 10,12), “Perché così dice il SIGNORE alla casa d’Israele: ‘Cercatemi e vivrete. Non cercate Betel, non andate a Ghilgal,
non giungete sino a Beer-Sceba;
perché Ghilgal andrà certamente in esilio, e Betel sarà ridotto a nulla. Cercate il SIGNORE e vivrete,
affinché egli non si avventi come un fuoco sulla casa di Giuseppe
e la consumi senza che a Betel ci sia chi la spenga” (Amos 5:4-6),
“Il popolo non torna a colui che lo colpisce, e non cerca il SIGNORE degli eserciti” (Isaia 9:12), pregarLo: “Gli occhi loro si offuschino e più non vedano; indebolisci per sempre i loro fianchi. Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l’ardore della tua ira.
(Salmo 69:23-24), “Cercate il SIGNORE e la sua forza,
cercate sempre il suo volto!” (Salmo 105,4), compiere la Sua volontà: “Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso, hanno fiducia nei cavalli,
confidano nei carri, perché sono numerosi, e nei cavalieri,
perché sono molto potenti,
ma non guardano al Santo d’Israele
e non cercano il SIGNORE!” (Isaia 31:1), “Perché i pastori sono stati stupidi e non hanno cercato il SIGNORE; perciò non hanno prosperato e tutto il loro gregge è stato disperso” (Geremia 10,21). In questo contesto l’invito a ricercare Dio è parallelo a quello di invocarlo e ha come motivazione il fatto che Egli si fa trovare, è vicino. Questo invito ha lo scopo di renderli attenti alla presenza di Dio nella storia e disponibili lasciarsi coinvolgere nella Sua azione. La ricerca di Dio consiste in una “conversione” vissuta, che si svolge nell’impegno quotidiano per vivere secondo i Suoi comandamenti. Rapporto che deve crescere e diventare sempre più stretto nel tempo.
Cercare e pregare significa stare davanti a Dio per ascoltare la Sua voce. Gesù stesso ci ha dato l’esempio: la Sua vita era una vita di preghiera, costantemente in comunione con il Padre.
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