Kenya: amate i vostri nemici
Di fronte al massacro degli studenti cristiani in Kenya, per Porte Aperte è importante fare due cose:
1) richiamare al cuore del messaggio pacificante di Gesù,
2) agire in favore dei perseguitati.
ISLAM = I Sincerely Love All Muslim (io amo sinceramente tutti i musulmani) è un acronimo più volte citato da Fratello Andrea per descrivere l’approccio che Porte Aperte ha e ogni cristiano dovrebbe avere nei confronti dei musulmani. Di questi tempi suona dirompente. A Garissa, 150 giovani vite sono state spezzate dalla barbarie degli estremisti islamici di Al-Shabaab: tutto il mondo ne parla. E tutto il mondo ora parla di persecuzione dei cristiani, di fronte all’ennesima implacabile scelta dei terroristi di lasciare liberi gli studenti musulmani e di massacrare quelli cristiani. Mai come ora è essenziale richiamare al cuore del messaggio pacificante di Gesù: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. Come missione cristiana impegnata a sostenere i cristiani esattamente là dove vengono perseguitati, Porte Aperte ricorda il difficile percorso di perdono a cui Cristo chiama tutti coloro che si dicono cristiani.
Una famosa speaker radiofonica keniota della Nations Radio FM, Ciku Muriuki, ha scritto una lettera pubblica indirizzata proprio ai militanti di Al-Shabaab, di cui pubblichiamo degli stralci.
Cari Al-Shabaab,
avete rivendicato l’uccisione degli studenti cristiani. Sono triste per le loro famiglie costrette ad affrontare questa perdita, ma non sono triste per quegli studenti. La loro è una morte speciale. Suppongo che abbiate scelto deliberatamente questi giorni perché è Pasqua. Il momento in cui Cristo ha deposto la Sua vita per tutti noi, sì, anche per voi. Perché mai l’ha fatto, per essere deriso? Ebbene, voi non siete i primi a deriderlo. In questi giorni 2000 anni fa ci fu una moltitudine rabbiosa che lo derise, lo insultò, acclamando il Suo sangue. C’erano soldati romani che gli sputarono addosso, lo picchiarono, torturarono e gli posero una corona di spine sul capo, appendendolo crudelmente a una croce. Ci fu chi lo rigettò come Messia anche se sapeva esattamente chi fosse e cosa facesse. Molti videro i Suoi miracoli, ascoltarono le Sue parole… Gesù guardò i criminali attorno a Lui, la folla, i soldati e i leader religiosi e disse: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. La croce non uccise Gesù. I romani non l’hanno ucciso. I sadducei e farisei non l’hanno ucciso. Ma fu Gesù a deporre volontariamente la sua vita terrena… Lui ha pagato il prezzo per i peccati che noi commettiamo… Perciò a tutti voi giovani militanti di Al-Shabaab che avete ucciso i miei fratelli e le mie sorelle cristiani: io vi perdono. Mentre voi riempite il vostro cuore di odio (esattamente come quella moltitudine fece 2000 anni fa), io riempirò il mio cuore di amore, come fece Gesù, perché voi in realtà non sapete cosa state facendo. Non farò cordoglio. Ho GIOIA nel mio cuore… Gesù morì e poi risorse… Anche se ci uccidete tutti, noi risorgeremo…
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per sostenere i cristiani perseguitati nei tanti scenari in cui soffrono a causa della loro fede in Gesù. Non possiamo lasciarli soli.
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