Daily Archives: 14 Aprile 2015
Come può Dio condannare coloro che non hanno mai udito l’Evangelo?-Herry M.Morris
Questa domanda suscita la perplessità dei Cristiani da generazioni, ogni volta che riflettono sulla sorte dei “pagani non illuminati” che non hanno mai udito l’Evangelo. Ma l’interrogativo ha importanza ancora maggiore in una società moderna, “civilizzata”, che si affretta verso un’era non cristiana. Le generazioni delle nazioni “illuminate”, stanno diventando sempre più biblicamente analfabete. Ciononostante,
“PIANGETE CON QUELLI CHE PIANGONO”
Nel 1883, la poetessa Ella Wheeler Wilcox stava andando, in treno, a un ballo inaugurale quando notò una donna che piangeva a dirotto in fondo al corridoio. La Wilcox trascorse il resto del viaggio a confortarla e quando giunse a destinazione, non era più dell’umore di festeggiare. Più tardi, ripensando alla donna sul treno, cominciò
O tutto o niente!
“se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.” (2Cronache 7:14) Questo verso dimostra chiaramente che la sola preghiera non è sufficiente. Non sono
« ■ doni ■ »
(*) Il termine greco tradotto con «dono» (karisma) significa più propriamente «favore», «dono della grazia». In questo testo comparirà quindi sovente come «dono di grazia». ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ La Chiesa, in effetti, non potrebbe vivere senza l’esercizio di ciò che la Parola chiama i «doni di grazia». Il «dono» è propriamente una facoltà, o una capacità, donata
Ci si può salvare all’ultimo minuto come successe con il ladrone?
Sì, sicuramente, anche se noi non conosceremo mai qual’è l’ultimo minuto della nostra vita. Specialmente per chi gode di ottima salute e poi perde la vita a causa di un incidente. Per quelli gravemente ammalati gli si può parlare, pregare e sperare che voltino lo sguardo verso il Salvatore, e si pentono dei loro peccati
“La vostra condotta non sia dominata dall’amore del denaro; siate contenti delle cose che avete; perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò” (Ebrei 13:5).-F.B.Meyer
“Delle cose che avete”! La Parola greca utilizzata in questo contesto, vuol intendere che dentro di noi esiste una capacità nascosta che aspetta soltanto di essere evocata, e che è in sé del tutto sufficiente. Si rivolge a quelle persone che desiderano possedere più denaro, maggiori facoltà intellettive o più potere. Persone che sognano continuamente