Ci si può salvare all’ultimo minuto come successe con il ladrone?
Sì, sicuramente, anche se noi non conosceremo mai qual’è l’ultimo minuto della nostra vita. Specialmente per chi gode di ottima salute e poi perde la vita a causa di un incidente. Per quelli gravemente ammalati gli si può parlare, pregare e sperare che voltino lo sguardo verso il Salvatore, e si pentono dei loro peccati e siano salvati. Anche se molti di loro hanno fatto solo professione di pentimento, in realtà recitavano solamente con chi li voleva guidava alla porta celeste, ma non hanno mai dato il cuore a Gesù. Lo hanno fatto per farlo, benché non credevano: ” La croce per alcuni è un odore di morte, che conduce a morte” (2 Corinzi 2:16). Per quelli che periscono è pazzia, ma per quelli che credono è sapienza di Dio e potenza di Dio. Come le ho già accennato sicuramente ci sono tizzoni (lo siamo tutti) scampati dal fuoco come dice la Bibbia. Persone che si sono pentite negli ultimi istanti della loro vita. Però, com’è vero che non è mai troppo tardi per pentirsi veramente, così è vero che il pentimento estremo è raro. Molti usano questo verso per poter dire che si può essere salvati in qualsiasi momento, ma potremmo mai arrivare a questo momento? Il momento è oggi! No domani, o più tardi, ma adesso, subito ed è impellente e necessario. Riguardo al ladrone che si pentì, e accettò il dono della grazia lì inchiodato alla croce, c’è da dire che noi non conosciamo la vita dei due ladroni. La Bibbia non lo dice. Non sappiamo da quando tempo erano in carcere, se da pochi giorni, pochi mesi o anni. Non sappiamo se avessero ascoltato “l’Uomo di Galilea” che operava miracoli, guariva zoppi, dava la vista ai ciechi, rimetteva i peccati, mondava i lebbrosi, liberava dai demoni e risuscitava i morti. Non si sa. Io credo di si. Quando nella tua città, nella tua regione ci sono certi episodi, anzi miracoli, è facile che si viene subito a conoscenza e dei forti dubbi nascono nel tuo cuore. Forse il ladrone salvato avrebbe voluto conoscere Gesù, forse avrebbe desiderato un incontro con il Salvatore, ma siccome era in catene, avrà pensato che era impossibile. Ma Dio è il Dio dell’impossibile, il Dio delle meraviglie, e chissà se non era preparata la crocifissione di Gesù con la sua. Una cosa è certa, lui si trovava nel punto giusto al momento giusto, anche se era un punto di morte. Anche se, per poche ore: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!” Ed egli gli disse: “Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso” (Luca 23:42-43), passò poco tempo. Dopo la gioia che ne ebbe il ladrone fu incalcolabile anche se Matteo e Marco dicono che erano in due che insultavano il Maestro, e se così fosse, abbiamo una grande prova della misericordia di Dio e possiamo vedere come alcuni cuori cambiano, al contatto con Gesù mentre altri restano induriti come il cemento: “Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio, in mezzo al grano con il pestello, la sua follia non lo lascerebbe” (Proverbi 27:22). La strada dei due ladroni, da un punto di vista può assomigliare alle due strade. La strada della salvezza, e la strada della perdizione. La strada della salvezza, è per tutti indistintamente prima di accettare Gesù come personale Salvatore, come la spada di Damocle che pendeva sulla testa d’ognuno di noi, ed è solo per la grazia di Dio che siamo salvati: il ladrone salvato né è una prova. Il suo pentimento e la sua umiliazione lo condussero prima nelle mani sicure del Cristo e poi nella dimora eterna. L’altra strada, la strada della perdizione, è presa da una moltitudine di persone incredule, amanti delle cose che si vedono, dei piaceri e dalla concupiscenza delle cose di questa vita. Perciò, caro amico, fossi in lei oggi stesso prenderei una decisione per Cristo Gesù e non mi affiderei alla fine dei miei giorni. Perché non si sa quando questa vita volge al termine. Semmai dovesse finire domani lei è preparato? Mi auguro per lei di si. Dio la benedica
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