Si arriva fino al punto di mentire a sé stessi e progressivamente la falsità si trasforma in pseudo-verità.
La falsità occulta una cosa nel suo seno e ne dice un’altra.
La falsità insinua. Non conversa, spettegola. Non elogia, adula. Non desidera, brama. Non chiede, esige. Non sorride, mostra i denti. La gente falsa è povera di spirito, poiché non cammina, striscia nella vita, sabotando la felicità altrui. La gente falsa ignora la bellezza e la nobiltà d’animo perché non ama, e così finisce per non vivere.
Nei fatti, moltissime persone non soltanto la tollerano, ma la scelgono volutamente, anche negli altri.
Quello che è assolutamente incredibile, non è tanto il fatto di usare la falsità a proprio vantaggio; indubbiamente vogliamo essere amati, ammirati ed al centro dell’attenzione quindi non mi meraviglia per niente l’idea che, a questo scopo, molti usino la falsità, sia nei rapporti interpersonali che in quelli lavorativi.
Si usa la falsità per far credere agli altri quello che vogliono credere è apprezzato dalla maggior parte del mondo. Si usa falsità per apparire, per avere più visibilità. La falsità nasce dal bisogno di nascondersi dietro una maschera, dietro una bugia, un falso sorriso,una falsa indifferenza, tutto ciò..per ottenere approvazione, qualche rendiconto personale, per nascondere sé stessi, per nascondere al mondo intero ciò che si è veramente. Le crepe sociali, politiche, economiche, familiari si alimentano dalle mille sostituzioni giornaliere, che l’uomo adatta da esperto giocoliere della vita.
Possiamo ingannare tutti per qualche tempo o alcuni per tutto il tempo, ma non possiamo prendere per il naso tutti per tutto il tempo. Giunge, infatti, il momento in cui o per una nostra debolezza o per una particolare acutezza dell’altro, ci viene strappata a forza la maschera e, per usare la famosa espressione, il re diventa nudo. Il nostro orgoglio sarà frustato in faccia e le illusioni create attorno a noi si scioglieranno come neve al sole, lasciando solo l’amara realtà del vero nostro volto.
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