LE COSE CHE NON SONO
Il cristianesimo è fatto anche di asserzioni in netto contrasto con le opinioni della maggioranza, e di solide acquisizioni di verità seppure messe in discussione dalle filosofie correnti. Di fronte alle convinzioni dominanti, la “Parola della croce” ci proietta in un mondo alla rovescia che non smette di svergognare qualsiasi pretesa di forza e sapienza: il criterio di valutazione è in chiara antitesi a quello umano. Quella cristiana infatti è per certi versi una “contro cultura” minoritaria che valorizza le “cose che non sono” e svergogna nei fatti, quanto ritenuto dominio degli “scribi” e “disputatori di questo secolo”. Le ideologie collassano, le filosofie vengono meno, passano le mode e i regimi, ma la parola di Dio rimane immutabile proprio per la sua origine celeste. Soltanto il Signore può offrire la vera salvezza, perché non è limitato alla sfera terrena né da un amore egoistico e privo di efficacia. Dio soltanto ha i mezzi e l’autorità necessari a dichiarare la nostra redenzione. Quella cristiana, può, spesso, sembrare la storia dei vinti a iniziare proprio dalla vicenda di Cristo. L’insegnamento del Maestro suscita da sempre reazioni profonde: da un lato quella di religiosi costretti ad “ammortizzare” un messaggio così rivoluzionario, dall’altra quella di laici di ogni sfumatura, che ritengono insensato l’annuncio della croce. Le parole di Gesù non cessano di scardinare ancora i convincimenti più radicati, perciò da parte nostra dobbiamo essere consapevoli che la predicazione di Cristo provocherà le reazioni di sempre. Non illudiamoci di poterci accreditare presso gli uomini presentando un cristianesimo “addolcito”, in un tono dimesso: sarebbe un inganno per chi lo riceve e un’illusione per chi lo annuncia. Ricordiamo quanto la Parola dice: “….non mi vergogno del Vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; (Romani 1:16)
Pace. ho un quesito da chiedere: se due credenti battezzati in acqua da adulti, si fidanzano e dopo qualche anno concepiscono un figlio(che viene perso per cause naturali prima della sua nascita) decidessero poi di spossarsi, questi dove possono farlo? In chiesa oppure dovrebbero unirsi civilmente?
Grazie
meglio civilmente penso che comprenderai la delicatezza della situazione past.Giuseppe Tramentozzi