Cose che non ti aspetti
“Quando facesti le cose tremende che noi non ci aspettavamo, tu discendesti e i monti furono scossi davanti a te. Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire, mai occhio aveva visto che un altro dio, all’infuori di te, agisse in favore di chi spera in lui” (Isaia 64:3, 4)
Con questa preghiera, il popolo invoca l’intervento di Dio perché lo salvi dalle conseguenze dei suoi peccati. C’è una richiesta pressante perché Egli agisca e scenda in campo, che scaturisce da un “Io voglio ricordare” che non è sterile nostalgia, ma il solido fondamento della fede che non dimentica le bontà del Signore. Quali sono questi ricordi? Sicuramente la liberazione dall’Egitto, ma anche la “spaventosa” rivelazione del Sinai, la protezione nel deserto, la conquista della Terra Promessa e le tante vittorie dei tempi dei Giudici e dei Re. Sono numerosi gli interventi divini che nessuno si aspettava. Chi avrebbe mai immaginato che Dio avrebbe condotto il popolo verso il mare per poi ricavarne una strada per i Suoi e una sepoltura per faraone e le sue schiere? A chi sarebbe mai venuto in mente di far scendere pane dal cielo e scaturire l’acqua dalla roccia? O di far collassare le possenti mura di Gerico come balle di fieno? L’elenco sarebbe lungo e ciascuno può attingere largamente nell’Antico e nel Nuovo Testamento per vedere le tante, inaudite e gloriose manifestazioni dell’imprevedibilità divina nel salvare quelli che sperano in Lui.
Che cosa dice questo passo a chi oggi sta aspettando l’intervento di Dio? Sicuramente parla di fiducia, certamente incoraggia ad attendere serenamente che la Sua mano operi… ma ci dice forse qualcosa che il più delle volte non siamo pronti ad ascoltare e cioè: “Non ti aspettare che Dio intervenga in modo “convenzionale”, secondo le tue idee, seguendo i tuoi schemi”.
Talvolta perfino il tuo sogno più bello potrebbe rivelarsi piccola cosa se paragonato a ciò che il Signore “ha preparato per te”.
Carissimi, stiamo forse aspettando la risposta dal Signore a una preghiera? O attendiamo, da tempo, la realizzazione di una Sua promessa? Talvolta un certo ritardo e qualche nostro errore nell’attesa possono essere determinati proprio da quello che ci aspettiamo. Prendiamo, per esempio, la risurrezione di Lazzaro. Mentre il loro fratello era malato e sofferente, Marta e Maria non avevano altro desiderio che di vedere la gloria di Cristo nel guarirlo. Quando giaceva nel sepolcro da ormai quattro giorni, non riuscivano a vedere altro che la gloria futura della risurrezione dell’ultimo giorno. Deludendole prima e sorprendendole poi, il Signore Gesù lascio che il Suo amico morisse e le sue spoglie iniziassero a decomporsi… per poi fare una cosa che nessuno si aspettava: chiamare fuori il morto dalla tomba! Senza avvedersene, Marta stava ostacolando il miracolo mentre il Signore ordinava di togliere la pietra. Forse anche tu stai facendo stamattina lo stesso errore. Smetti di argomentare con Gesù con i tuoi mille se, i tuoi dubbi, i tuoi preconcetti e le tue lamentele e ascoltaLo mentre ti dice: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?»
Signore, aiutaci a credere!
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