GESU’ ERA UN DEBOLE? UNO CHE CONCEDEVA FACILMENTE IL PERDONO?
In verità EGLI ponderava due cose: il male che era insito in ogni uomo e la destinazione a cui lo avrebbe condotto il male; ovvero, ad un giudizio di condanna e di morte.
Da questo punto, EGLI stabiliva la SUA misericordia, producendo, il PERDONO. Anche quando fu schernito, sputato, percosso, ferito, ucciso; il SUO perdono rimase sempre tale non alterandosi al male che riceveva, ma restando un perdono stabile ed autentico.
Un cristiano che vuole essere un vero seguace di CRISTO, non potrà essere da meno (Ev. Luca 6:40). Chi non ha subito scherni, sotto forma di derisioni; sputi, sotto forma di arroganza; percosse, sotto forma di prepotenze ed ostruzionismi; oppure ferite, sotto forma di oltraggi; ed anche uccisi, per la calunnia.
Se nel nostro cuore abita CRISTO, EGLI ci condurrà alle stesse SUE azioni. Difficile, umanamente parlando, in certe circostanze, tendere la mano di perdono; ma se viviamo in CRISTO, avremo la forza di CRISTO per farlo.
GESU’ capovolge ogni schema di condotta umana, privilegiando il perdono, come forza rigeneratrice, non come debolezza. EGLI, infatti, perdona, non per giustificare il peccato, ma per concessione di grazia.
Così, anche noi, come cristiani, perdoniamo, perchè lo SPIRITO di CRISTO, è una nuova natura in noi, ed esso SPIRITO, ci rende abbastanza forti da perdonare. L’apostolo Paolo, per il medesimo spirito, ha potuto dire: “Rendo grazia a DIO che mi ha reso forte” (I Timoteo 1:2) Sia resa gloria a DIO.
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