L’apostolo Paolo, forse osservando le armi del soldato che lo sorveglia (cfr. Atti 28:16-30), riesce a trarre una profonda lezione spirituale. Esaminiamola brevemente.
La prima cosa che dichiara è: “…fortificatevi nel Signore”(v.10), poiché i paurosi influenzano negativamente gli altri (cfr Deut. 20:8; Giudici 7:3), ma la fede allontana la paura e il credente diviene consapevole di vincere non per potenza o per forza umane ma per lo Spirito del Signore (cfr. Zaccaria 4:6). “Rivestitevi”. Ciò presuppone che per farlo adeguatamente bisogna prima spogliarsi del vecchio uomo (cfr. Efesini 4:22-24): questa è la prima cosa da fare. “Della completa armatura di Dio”. Non soltanto una parte, non vogliamo che qualcosa di noi rimanga scoperto così da essere vulnerabile in alcuni punti. Le risorse umane, poi, sono inadeguate per il combattimento spirituale; dobbiamo quindi ricorrere alle armi spirituali (cfr. 2 Corinzi 10:4). Quando Davide volle affrontare il gigante Goliat, si sentì impacciato nell’armatura di Saul, così se la tolse, essendo certo di poter vincere nel nome del Signore.
La CORAZZA ci ripara dai dardi del maligno (v.16; cfr Salmo 91:5-7) diretti al nostro cuore. La CINTURA regge la spada che ci protegge dalla malvagità, mentre i CALZARI preservano i nostri piedi perché il cammino del cristiano è spesso impervio. Lo SCUDO, preposto a riparo, ci ricorda di non precedere mai Gesù, ma di seguirne sempre le orme (1 Pietro 2:21). L’ELMO, a protezione del capo è il bersaglio preferito del nemico che insidia la mente allo scopo di strapparla al controllo di Dio. Fratelli, non permettiamogli di imprigionare il nostro intelletto ma dilettiamoci in quanto è onorevole, santo, giusto, puro e buono (cfr. Filippesi 4:7,8). Poiché la mente subisce l’influenza di quanto i nostri sensi percepiscono e assimilano, perseveriamo nel meditare le Scritture. Ricordiamo che la SPADA arma atta a offendere quanto a difendere, deve essere brandita con il vigore e l’autorità che deriva dall’essere arruolati nell’esercito di Cristo.

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