LE GRAVI MALATTIE DEL CRISTIANO
La malattia del sentirsi indispensabile. Il cristiano impregnato e incallito di sentimentalismo e del buonismo umano, diventa “dispensatore di provvidenza” e cioè persona che interferisce in ciò che Dio ha preordinato per gli altri, così inevitabilmente ci si oppone a Dio stesso e a quello che Egli stesso permette. Essere indispensabile a qualcuno, vuol dire allontanarsi dal proposito di Dio. Questo vuol dire anche essere i nemici della Croce di Cristo.
Ciò porta alla malattia della rivalità e della vanagloria, perché l’apparenza, i colori delle vesti e le insegne di onorificenza diventano l’obiettivo primario della vita.
La malattia del “martalismo”, quindi dell’eccessiva operosità che, come accade a Marta, ci fa trascurare Gesù, la parte migliore.
Marta non gioiva pienamente della Sua presenza come faceva sua sorella Maria. Si preoccupava costantemente di dettagli e di problemi secondari. Ecco perché le sfuggiva l’importanza del momento. Per Marta, Gesù invece di essere motivo di gioia, diventa motivo di preoccupazione: come se fosse venuto ad aggiungere altre preoccupazioni a quelle che già gravano su di lei.
Alcuni utilizzano i parametri del mondo per determinare la spiritualità del tipo, “quanto più fai in comunità più spirituale sei”, ed è una pura menzogna. Gesù non si complimenta con Marta bensì con Maria. “Non dimenticarti quanto sei utile in quel posto”, oppure: “Pensa al valore che potresti avere in quel particolare tipo di lavoro”. È un tipico atteggiamento per il quale non consideriamo Gesù la Guida per sapere dove dobbiamo andare, ma ci affidiamo al nostro giudizio e a quello degli altri per decidere dove saremo più utili. Non sta a te preoccuparti di sapere dove sarai più utile; ricordati piuttosto che non appartieni a te stesso, ma a Lui.
La malattia della schizofrenia religiosa che è usata per far fluire allo stesso tempo benedizione e maledizione, dolce e amaro o salato. E magari neppure se ne accorgono, spiritualizzando arbitrariamente il loro turpiloquio. Questa malattia di schizofrenia, anche esistenziale, porta a vivere una doppia vita, tipico frutto dell’ipocrisia tipica del mediocre e del progressivo vuoto spirituale.
Cristiani contagiati dalla malattia del carrierismo e dell’opportunismo, vogliono ricevere onore dalle persone. Coloro che predicano e ricevono tanti complimenti dagli altri, hanno miserabilmente fallito. Cristiani che vivono il servizio pensando unicamente a ciò che devono ottenere e non a quello che devono dare. Persone meschine, ispirate solo dal proprio fatale egoismo. Malattia che può colpire anche i “superiori” quando corteggiano alcuni loro collaboratori per ottenere la loro sottomissione, ed usano il loro servizio in potere.
Il cristiano contagiato dalla malattia della routine che fa cadere nella tentazione di voler rinchiudere e pilotare la libertà dello Spirito Santo che rimane sempre più grande di ogni umana pianificazione. Non si può “addomesticare” lo Spirito Santo.
Non fa alcuna differenza il luogo dove siamo designati ad essere; Dio programma i nostri movimenti. Movimenti…quindi la vita cristiana non sarà mai la solita routine che è creata solo dalla religione.
AMEN