DIO IL NOSTRO DOTTORE
Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. (leggi Luca 10)
Oggigiorno, la medicina e la scienza hanno fatto passi da gigante per lenire il dolore fisico e psicologico.
Studi di ogni genere vengono svolti al fine di trovare un rimedio, come ad esempio l’algologia, o terapia antalgica (detta anche terapia del dolore o medicina del dolore), che consiste nell’approccio terapeutico e scientifico al trattamento del dolore.
Ma chi si occupa del dolore del cuore? Se nel tuo cuore ci sono ferite profonde, medico e medicina sono a portata di una preghiera!
O forse il mondo ti ha doppiamente ferito, derubandoti di ogni cosa e “passando dalla parte opposta”, ignorando il tuo dolore e le tue ferite.
Gesù, nella parabola, è il Buon Samaritano che si ferma, versa sulle tue ferite l’olio e poi il vino.
Questa potrebbe sembrarti una violenza alle più elementari norme di igiene: sulle ferite va messo prima il vino (sostanza alcolica per disinfettare) e poi l’olio per lenire il dolore, ma Egli non aggiunge mai dolore a dolore!
La prima cosa che fa è lenire il dolore del tuo cuore e poi, secondariamente, procede alla guarigione totale senza lasciare alcuna presenza di cicatrici. Solo Gesù può fare questo! Il Buon Samaritano, Gesù, ti sta passando acconto perché vuole prendersi cura di te.
Lascia operare Gesù nella tua vita, riceviLo come Personale Salvatore e il dolore del tuo cuore sarà solo un lontano ricordo. “Mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per consolare tutti quelli che sono afflitti; per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore” (Libro di Isaia 61:3).
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