L’ombrellone e la Croce
Avevo otto – nove anni quando una mattina calda di agosto mi apprestai a tuffarmi nello splendido mare della mia città. Il mare era una tavola, calmissimo e io e i miei cugini ci divertivamo per ore a giocare dove l’acqua non superava la nostra altezza. Poi sfinito ritornai su, ma ebbi paura perché non riuscivo più a vedere l’ombrellone mio né la mia famiglia, mi voltai prima a destra e poi a sinistra ma niente, ero spaesato fino a quando vidi da lontano mio padre che mi chiamava con la mano. Allora felice corsi per un centinaio di metri fino a raggiungerlo. Mio padre mi spiegò: “Sai, tu sei stato portato via dalla corrente del mare che, anche se non la vedi e non la senti, c’è sempre, anche quando il mare è calmo come oggi. Non solo quando ci sono le tempeste, ma anche oggi nei momenti di calma la corrente scorre via lentamente e ti ha trascinato senza rendertene conto, ma io ti tenevo d’occhio e ho notato la tua indifferenza, fino a quando non ti sei perso e hai incominciato a cercare, allora mi sono alzato e ti ho chiamato”. Concluse dicendomi: “Ricorda sempre e comunque che quando sei in acqua ogni tanto devi alzare la testa e guardare sempre l’ombrellone tuo, solo così potrai capire che ti stai allontanando e fare subito dei passi indietro”. Questa lezione non l’ho mai dimenticata. Ci fu un tempo nella Bibbia, dove gli israeliti venivano morsi dai serpenti velenosi nel deserto, a causa dei propri peccati. Allora Mosè gridò al Signore, e il Signore rispose a Mosè: Mosè, costruisci un serpente di bronzo e mettilo su di un’asta; e quando il serpente morderà a qualcuno; se questi alzerà la testa e fisserà il serpente di bronzo sarà sanato ( Numeri 21:9). E’ chiaro, il serpente di bronzo raffigurava il Cristo che doveva venire, e l’alzare o non alzare la testa raffigurava la salvezza. Quante volte lo Spirito di Dio ci ha avvisati, ci ha esortati, a guardare sempre e solamente la croce? Quante volte la vita ci è sembrata calma e piatta, che tutto andava bene e non fissavamo più alla croce con convinzione? Quante volte abbiamo pensato che la nostra vita filava liscia come l’olio e invece stavamo andando fuori binario? “Crediamo”? Si, ma non siamo più vicino al Signore, o forse, non lo siamo mai stati. La corrente di questo mondo ci porta lontano da Lui mentre pensiamo che tutto è tranquillo. La corrente è come il diavolo, sempre operoso, di notte e di giorno, non ha mai pausa anche in silenzio cerca di rubarci l’anima ( 1 Pietro 5:8 ). Non facciamoci ingannare dalle cose che sembrano innocue, ma che sono invece dannose e pericolose per la nostra anima. Vegliamo tenendo sempre sotto osservazione per fede la croce di Cristo, e staremo al sicuro. Non confidiamo in niente e in nessuno se non vogliamo ritrovarci lontani dalla croce e da Dio. A volte riconosciamo il male nelle tempeste forti e ci aggrappiamo di più al Signore, ma è necessario vegliare sempre e comunque, anche nelle piccole cose della vita, tenendo presente che la croce è la nostra bussola, la nostra direzione, il nostro obbiettivo, il nostro amore, il nostro tutto per non perdere di vista il Signore Cristo Gesù che proprio lì su quella croce ha dato la vita Sua per me e per te!
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