Nigeria: dall’odio alla libertà
Agnes, una donna resa vedova dall’estremismo islamico nel nord della Nigeria, ha ricominciato a vivere quando ha capito di dover perdonare i suoi persecutori grazie ad un seminario di Porte Aperte.
Agnes ha una quarantina d’anni e proviene dallo stato di Benue nella Middle Belt della Nigeria. In questa regione i cristiani sono sempre più sotto pressione da parte degli estremisti islamici.
Un giorno, nel 2008, mentre era in casa con suo marito John e i loro 9 figli, ha sentito il famoso grido di guerra islamico: ‘Allahu Akbar! Allahu Akbar! (Allah è il più grande!)’. “Quando lo senti, sai che qualcosa di terribile sta per accadere“, spiega Agnes. I musulmani avevano circondato il quartiere cristiano. L’intera famiglia si è unita agli altri che cercavano di fuggire, ma improvvisamente sono stati catturati e John e uno dei figli più grandi sono stati accoltellati ed uccisi davanti alla donna.
Per tre giorni, il musulmano che ha ucciso John ha tenuto prigionieri Agnes e i bambini. Poi la donna ha contrattato per essere lasciata libera con i ragazzi.
Nei mesi seguenti Agnes si è sentita completamente abbandonata da Dio. Non riusciva né a mangiare né a dormire. Tremava tutto il tempo. Odiava i suoi persecutori. Inizialmente sono stati i suoi parenti, sua madre e i suoi figli (che hanno dimostrato una fede straordinaria) ad incoraggiarla.
Ma Dio non ha abbandonato Agnes. Le ha permesso di partecipare ad un seminario di cura dei traumi di Porte Aperte. “Per tutto il tempo Dio mi stava parlando, ma non ho mai capito quello che mi stava dicendo. Al seminario era come se l’unica parola che potessi sentire fosse: ‘Perdona, perdona, perdona…’. Fino a quel giorno ho avuto un cuore duro e non avrei mai potuto perdonare gli uomini che hanno ucciso mio marito e figlio“.
Nell’ambito del seminario i partecipanti sono stati invitati a inchiodare simbolicamente i loro pesi ad una croce per rappresentare il passo di fede che stavano facendo. In quel momento è arrivata la svolta. “Quel giorno, ho detto: ‘Sì, Signore, tu sei buono. Io ho bisogno di un cuore nuovo per perdonare queste persone‘. Ho inchiodato il foglietto con la mia intenzione di perdonare sulla croce e sono riuscita a perdonare; è stato l’inizio di un nuovo corso“.
Porte Aperte è stato uno dei mezzi che Dio ha usato per guarire Agnes. Col nostro aiuto ha frequentato un corso di formazione professionale per le vedove e ha ricevuto un prestito per avviare una piccola attività. Inoltre Porte Aperte la ha aiutata anche a pagare le tasse scolastiche del suo figlio più piccolo.
Oggi, Agnes sorride serenamente mentre parla della pace e della libertà che Dio ha dato al suo cuore.
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