La nostra società si trova oggi nelle stesse condizioni descritte in Osea 4:4-19.?
Vediamo il contesto. Potremmo includere anche molte comunità “pseudo evangeliche”…
Abbiamo gia visto dalla lettura di 1Re 12:32, che Geroboamo, oltre ad aver contaminato e degradato l’ordine sacro dei sacerdoti, ha sostituito la Festa delle Capanne con una nuova festa d’autunno 1Re 12:32, cambiandone la data dal settimo all’ottavo mese.
Come risultato del primo atto di Geroboamo, la religione del Regno del Nord è stata corrotta fin dall’inizio, perché mescolava alcune verità alle false religioni del mondo — era una religione eclettica. Nel Regno del Nord di Israele erano rimasti pochi — se non nessuno — veri sacerdoti e profeti — ministri — dell’Eterno. Di conseguenza, Dio ha mosso sei accuse molto serie contro quei cosiddetti servi dell’Eterno:
In Osea 4:6 e ss. Leggiamo: “Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai sdegnata la conoscenza, anch’io sdegnerò d’averti per sacerdote; giacché tu hai dimenticata la legge del tuo Dio, anch’io dimenticherò i tuoi figliuoli…”
a. Accusa 1: i sacerdoti e i profeti — ministri — sbagliavano e peccavano giorno e notte Os 4:5-6. Poiché erano autorità religiose, avrebbero dovuto vivere rettamente ed essere un esempio positivo per il popolo. Essi, però, facevano l’opposto. Sebbene affermassero di essere servi di Dio, il peccato era l’effettivo modello delle loro vite. Purtroppo il loro stile di vita peccaminoso avrebbe portato l’intera nazione, che qui è chiamata madre Os 4:5, alla distruzione. Poiché vedevano le vite dei profeti e dei sacerdoti, le persone si sentivano giustificate a seguire il loro esempio e i loro insegnamenti. In altre parole, i sacerdoti e i profeti stavano portando il popolo più lontano dall’Eterno, non il contrario. Come risultato, agli abitanti del Regno del Nord mancava la vera conoscenza di Dio. Pur conoscendo dei fatti relativi a Lui, non Lo conoscevano personalmente, né come Salvatore né come Eterno delle loro vite. I sacerdoti e i profeti sbagliavano e peccavano giorno e notte e il popolo faceva lo stesso. A Dio non è rimasta scelta. Aveva fatto una promessa e non sarebbe venuto meno alla Sua parola. Doveva eseguire il giudizio sulla nazione. Israele sarebbe stato distrutto soprattutto a causa dello stile di vita peccaminoso dei sacerdoti e dei profeti.
Ro 6:23 Ro 14:15-16 1Co 5:6-7 1Co 8:10-11 Ga 5:7-9 Ez 33:6
b. Accusa 2: i sacerdoti e i profeti escludevano Dio. Rifiutavano l’Eterno, la conoscenza di Lui Os 4:6. In questo caso la conoscenza è la conoscenza personale dell’Eterno:
• conoscerLo in modo intimo e personale • conoscerLo come Salvatore e Eterno della propria vita.
I sacerdoti e i profeti non avevano una relazione personale con l’Eterno. Rifiutavano la vera conoscenza di Dio, il fatto che ognuno può conoscerLo di persona e camminare in intima comunione con Lui. Inoltre, essi ignoravano la Santa Parola di Dio, la Sua legge e i Suoi comandamenti. Non volevano avere nulla a che fare con le giuste richieste dei comandamenti, pertanto rifiutavano di insegnare questi e la via della giustizia al popolo. Il risultato sarebbe stato tragico: il giudizio sarebbe caduto su tutti loro Os 4:6. La perfetta giustizia di Dio sarebbe stata eseguita contro di loro, che dovevano raccogliere esattamente ciò che avevano seminato. Poiché i sacerdoti e i profeti avevano ignorato l’Eterno e non avevano conquistato il popolo per Lui, Egli avrebbe ignorato loro e i loro figli. La dinastia sacerdotale e profetica della religione di Geroboamo sarebbe stata eliminata completamente.
Mt 13:15 Mr 7:9-13 Ro 1:28 Ro 10:3-4 Ef 4:17-19 Gb 21:14 Is 30:8-11 Am 2:4 Mi 4:12 Za 7:11-12
c. Accusa 3: i sacerdoti e i profeti vivevano vite di compromesso Os 4:7. Poiché erano sempre più numerosi, i sacerdoti avrebbero dovuto raggiungere più persone per l’Eterno e diffondere il messaggio della giustizia in tutto il paese. Nel Regno del Nord, però, accadeva l’esatto contrario, il peccato aumentava. I nuovi sacerdoti che entravano a far parte del ministero seguivano le vie e il comportamento dei sacerdoti più anziani. Il compromesso era la richiesta del momento, così i sacerdoti più giovani compromettevano qualsiasi convinzione avessero e seguivano le vie peccaminose dei colleghi più introdotti. Come risultato, con ogni nuovo sacerdote che entrava nel ministero il peccato cresceva e si radicava più che mai.
Ro 12:2 2Ti 4:10 1Gv 2:15-16 Eso 23:2 De 12:30 2Re 17:15
d. Accusa 4: i sacerdoti e i profeti commettevano una grave idolatria contro l’Eterno Os 4:7. Scambiavano, barattavano, la loro “gloria” — l’Eterno — per la vergogna oscura degli idoli. Si immagini scambiare
• il potente Creatore dell’universo
• il Dio Onnipotente Che regna su tutto
• il maestoso Sovrano dell’universo, la personificazione della luce in tutta la sua brillantezza e in tutto il suo splendore
• l’Eterno e Padrone dell’universo, Che dimora nella perfezione della santità, della giustizia, della rettitudine e del giudizio
… per un idolo.
I sacerdoti e i profeti erano colpevoli davanti all’Eterno Dio Onnipotente. Nella loro completa stupidità, scambiavano l’Eterno per dei presunti dèi creati dall’immaginazione degli uomini. Anziché bramare Dio, desideravano le cose e i piaceri di questo mondo.
Qui l’Eterno pronuncia un giudizio contro di loro, “io muterò la loro gloria in ignominia.” Sarebbe arrivato il giorno in cui Egli avrebbe portato via l’onore e la stima al sacerdozio. Un giudizio di disonore sarebbe caduto sui sacerdoti e sui profeti a causa del loro terribile peccato d’idolatria.
1Co 6:9-11 Ga 5:19-21 1Gv 5:21 Ap 21:8 Eso 20:3-5 De 11:16 Is 42:8
e. Accusa 5: i sacerdoti e i profeti erano colpevoli di cupidigia Os 4:8-10. Incoraggiavano le persone nella loro malvagità, soprattutto
nelle loro vie avide e cupide. Si comportavano in questo modo perché, più il popolo peccava, più portava offerte — e un incremento delle offerte significava centri di culto e altari più numerosi e più grandi, oltre che maggiori introiti per i sacerdoti. Pertanto i ministri davano sempre parole incoraggianti ai più abbienti e ai commercianti delle loro comunità, indipendentemente da quanto malvagiamente quelli vivessero. L’avvertimento di Dio sul giudizio destinato agli empi — gli avidi e i cupidi del mondo — veniva trascurato. Come risultato, Dio ha pronunciato il Suo giudizio sui sacerdoti e sui profeti:
• sarebbero stati puniti insieme al popolo Os 4:9.
• Sarebbero stati ripagati per le loro vie avide e le loro azioni malvagie.
• Avrebbero ricevuto le offerte delle persone, mangiato cibi ricchi e prelibatezze donate e acquistate, ma le loro anime sarebbero state comunque vuote. Il loro desiderio di adempimento, soddisfazione, significato e vera gioia nella vita non sarebbe mai stato soddisfatto. Sarebbero stati sempre affamati di queste cose.
• Avrebbero continuato ad adorare, prendendo parte alla loro prostituzione rituale, ma non avrebbero ricevuto le benedizioni che cercavano Os 4:10. I loro dèi erano falsi, di conseguenza le loro preghiere sarebbero rimaste senza risposta. Nonostante tutti gli sforzi per chiedere qualcosa ai loro cosiddetti dèi, non avrebbero ricevuto crescita né benedizione.
Lu 12:15-21 Ro 1:18 1:29 1:32 1Co 6:9-10 Ef 5:3-6 Cl 3:5-6 Eso 20:17 Gr 6:13 Ez 33:31 Mi 2:2
f. Accusa 6: i sacerdoti e i profeti erano pietre d’inciampo per il popolo Os 4:10-14. Avevano abbandonato l’Eterno e Gli stavano disobbedendo, ignorando i Suoi Santi comandamenti. Erano colpevoli di sei peccati molto seri, che si stavano rivelando dei grandi impedimenti per il popolo.
1) Adulterio sia fisico che spirituale Os 4:11: si allontanavano dall’Eterno e dai rispettivi coniugi e si davano ad altri. Il sesso illecito — ogni forma di immoralità — era accettabile dalla società. Era una pratica comune che mariti e mogli dessero i propri corpi ad altri durante i culti religiosi dell’epoca. Purtroppo i sacerdoti erano in prima linea e incoraggiavano le persone a prendere parte ai rituali sessuali dei loro dèi della fertilità.
2) Ubriachezza Os 4:11: i sacerdoti e le persone erano colpevoli di ubriachezza, bevendo al punto di subire danni sia fisici, sia mentali. Sembra che bevessero in pubblico e in privato, usando ogni tipo di bevanda inebriante disponibile. Questo suggerisce che avevano un vuoto nell’anima e che cercavano qualcosa di più. Si noti il motivo per cui Dio Si oppone all’ubriachezza: essa rende il cuore schiavo e priva la persona della capacità di ragionare.
3) Preghiera ai falsi dèi Os 4:12: anziché cercare l’aiuto dell’Eterno nei momenti di bisogno, le persone si rivolgevano ai loro cosiddetti dèi. Purtroppo attendevano che un bastone di legno rispondesse alle loro preghiere — un’idea del tutto priva di senso — per approfondire l’argomento, osserva lo schema e nota Is 44:9-20.
4) Infedeltà all’Eterno Os 4:12: come detto nel punto precedente, la società accettava l’adulterio fisico e spirituale. Sacerdoti e persone facevano la parte della prostituta, adescando gli altri ad allontanarsi da Dio. Adoravano il sesso insieme agli idoli e ai falsi dèi di questo mondo. Si ricordi che, all’epoca di Osea, le persone adoravano presso gli altari dei cosiddetti dèi della fertilità, i Baal. Quando avevano bisogno di pioggia, di buoni raccolti, di un incremento del bestiame o di avere dei figli, gli adoratori dimostravano la propria sincerità partecipando al processo riproduttivo facendo del sesso con un sacerdote o una sacerdotessa degli dèi della fertilità. La religione non si era solo corrotta, era diventata completamente depravata — e il sesso al di fuori del matrimonio era diventato pubblicamente accettabile.
5) Falsa adorazione Os 4:13: le persone erano immerse nella religione e nel culto dei loro cosiddetti dèi. Erano tanto religiose che ognuna di loro aveva a disposizione un centro di culto in ogni parte della nazione — su ogni monte, su ogni colle e sotto ogni albero che potesse fornire ombra adeguata agli adoratori. Era come se oggi nelle nostre comunità ci fossero dei centri di culto ad ogni incrocio.
6) Induzione dei bambini al peccato Os 4:13-14: i bambini di solito seguono l’esempio dei genitori. Di conseguenza, le figlie dei sacerdoti e di tutti gli abitanti stavano seguendo le orme dei genitori, diventando a loro volta immorali. Anche le mogli di religiosi e laici commettevano adulterio. Si noti, però, che Dio dice che la giustizia prevarrà. Nella maggior parte dei casi le figlie non sarebbero state punite per il loro comportamento immorale perché i loro padri e gli uomini della nazione — sia religiosi, sia laici — erano la causa principale dell’immoralità. Essi, infatti, seducevano le giovani donne per fare sesso con loro. Brucianti di passione, facevano tutto ciò che potevano per attrarle e istigarle a soddisfare i loro impulsi sessuali. Purtroppo la maggior parte delle donne cedeva e commetteva adulterio agli occhi dell’Eterno, infrangendo il Suo santo comandamento.
Come risultato, Dio ha comunicato che avrebbe distrutto la nazione. Le persone avevano dimenticato uno dei principi basilari della vita umana: chi non riesce a comprendere la verità o rifiuta di farlo, sarà distrutto Os 4:14.
Si tenga in considerazione che i sacerdoti e i profeti erano le principali pietre d’inciampo in tutta la nazione. Erano soprattutto loro ad essere in fallo e dovevano essere ritenuti molto più responsabili davanti all’Eterno, di fronte al Quale erano colpevoli di due gravi peccati: quello di aver condotto il popolo ad adorare dei falsi dèi e quello di aver costituito un esempio immorale per gli altri. Tra tutte le autorità della nazione, i sacerdoti e i profeti erano gli ostacoli principali che facevano cadere il popolo lontano dall’Eterno.
Mt 23:13 Lu 11:52 Ro 14:13 1Co 8:9-13 1Gv 2:10 Is 57:14 Ml 2:7-8
3. Non seguire la cattiva influenza, fuggi da essa — Giudizio predetto per le cattive persone e per Israele — Fuggire I peccati di Israele.
Os 4:15-19: L’Eterno ha dato un forte avvertimento a Giuda e, attraverso di essa, a tutti gli altri: bisogna fuggire i peccati di Israele. Ovviamente le nazioni di Giuda e Israele si guardavano continuamente e ognuna osservava i movimenti e gli eventi che avvenivano nell’altra. Gli abitanti di Giuda sapevano che Israele prosperava grandemente, che i suoi abitanti gozzovigliavano nelle comodità dei beni materiali e nei piaceri carnali di questo mondo. Dio ha avvertito il popolo di Giuda: se avessero seguito il cattivo esempio di Israele, anche loro avrebbero affrontato il giudizio che stava per arrivare sul Regno del Nord. Si notino la Scrittura e lo schema.
a. Dio ha menzionato sette peccati principali per essere assolutamente sicuro che tutti — sia Giuda che tutte le generazioni successive — comprendessero il comportamento peccaminoso che doveva essere rifiutato.
1) Le persone non dovevano recarsi ai luoghi della falsa adorazione Os 4:15. Ghilgal e Beth-aven sono nominati come esempio di falsi centri di culto. Nel passato, Ghilgal era stato un vero centro di culto, presso il quale la Parola di Dio veniva predicata e insegnata fedelmente 2Re 2:1 4:38. All’epoca di Osea, purtroppo, era un centro di insegnamenti falsi e ipocriti. Anche Beth-aven, o Bethel, in passato era stata un centro del vero culto, ma ora era troppo corrotta ed era diventata un luogo di falsa adorazione. Per illustrare questa verità, Osea ha cambiato il nome di Bethel in Beth-aven. Il primo nome vuol dire Casa di Dio, il secondo Casa di inganno o male.
L’avvertimento di Dio è stato chiaro e diretto: le persone non dovevano recarsi ai luoghi della falsa adorazione, per non essere influenzate ad allontanarsi dall’Eterno e ad adorare falsi dèi. Nessun vero seguace dell’Eterno doveva mai frequentare un centro del falso culto.
Mt 7:6 Mt 7:21-23 Mr 7:6 2Ti 3:5 Tt 1:16 Is 1:13 Is 29:13-14
2) Le persone non dovevano giurare il falso o usare il nome di Dio in modo profano Os 4:15. Le persone usavano il nome di Dio in modo falso quando giuravano. Negli affari e nelle promesse di tutti i giorni, giuravano che avrebbero mantenuto la loro parola e, purtroppo, usavano il nome di Dio per garantire la propria affidabilità. Le loro parole, però, erano ingannevoli fin dall’inizio, perché nessuno aveva mai intenzione di mantenere la parola data o gli accordi stipulati.
Inoltre, il popolo parlava in modo evidentemente scurrile. I loro discorsi e le loro lingue erano pieni di profanità e, a volte, usavano perfino il nome dell’Eterno nelle loro imprecazioni.
L’avvertimento di Dio era inequivocabile: “Non giurate!” Il nome dell’Eterno non deve mai essere usato invano.
Mt 5:34 Gm 3:10 Gm 5:12 Eso 20:7 Le 19:12 Sl 109:17
3) Le persone non dovevano essere ostinate Os 4:16. Gli Israeliti erano come mucche ostinate, resistevano continuamente all’Eterno e si ribellavano ai freni dei Suoi santi comandamenti. Sono stati distrutti dall’Eterno a causa dei loro cuori duri e ostinati. Non erano le pecore del Suo pascolo. Egli non poteva prenderSi cura di loro né vegliare su di loro come un pastore perché loro non si sarebbero lasciati guidare, nutrire, proteggere e sostentare da Lui. I loro cuori erano duri e ostinati nei Suoi confronti.
At 7:51 Ro 2:5-9 Eb 3:12-13 De 1:43 2Cr 24:19 Sl 95:8-11 Pr 28:14 Pr 29:1 Is 28:12 Is 30:15 Gr 32:33 Gr 44:16 Za 7:11
4) Le persone dovevano fuggire l’idolatria Os 4:17. Dovevano separarsi dagli idolatri e lasciarli soli. Efraim era la tribù più importante e influente del Regno del Nord, quindi è spesso usata per rappresentare l’intera nazione. Purtroppo il popolo era tanto radicato nell’idolatria che non c’era alcuna speranza che si pentisse o che tornasse all’Eterno. Per questo motivo Dio ha avvertito gli abitanti di Giuda di non avventurarsi in Israele e, anzi, di fuggire da quella nazione che era tato consumata dall’idolatria. Bisognava che i Giudei stessero in guardia con ogni accortezza contro la cattiva influenza della falsa adorazione.
1Co 6:9-11 Ga 5:19-21 1Gv 5:21 Ap 21:8 Eso 20:3-5 Le 26:1 De 11:16 Is 42:8
5) Le persone dovevano fuggire l’ubriachezza Os 4:18. Sembra che il bere e perfino l’ubriachezza fossero diventati comportamenti accettabili in tutta la nazione, con effetti sulla maggior parte degli adulti e su quasi ogni famiglia. Si immaginino gli effetti di questa condizione sui bambini e sulla vita familiare, per non dire del terribile esempio che i genitori stavano dando ai figli. Dio ha avvertito gli abitanti di Giuda: non dovevano seguire questa cattiva influenza del Regno del Nord.
Lu 21:34 Ro 13:13 1Co 6:9-10 Ef 5:18 Pr 20:1 Pr 23:20 Pr 23:29-30 Is 28:1
6) Le persone dovevano fuggire l’adulterio e tutte le forme di immoralità Os 4:18. Viene presentata l’immagine di un popolo che fa festa e baldoria, che beve e danza finché l’alcool non è finito. L’atmosfera stessa si prestava a danze provocanti e a comportamenti immorali. Una cosa portava ad un’altra e poi le persone si davano ad un vergognoso sesso illecito. Dio ha avvertito il popolo di fuggire l’immoralità.
Mt 5:27-30 1Co 6:9-11 Ga 5:19-21 1Te 4:3-5 2Pi 2:12-14 Ap 21:8 Eso 20:14 Le 20:10 Gb 24:15
7) Le persone non dovevano amare il peccato e le sue vie vergognose Os 4:18. Molti peccati sembrano buoni, hanno un bell’aspetto e fanno sentire bene. Le porzioni extra di dolce e i piaceri del sesso illecito sono due buoni esempi. Il peccato ha un gran fascino, seduce e adesca la carne affinché questa soddisfi se stessa. Sembra che la maggior parte degli Israeliti, soprattutto i governanti, avessero ceduto alla tentazione al punto che ora amavano il peccato. Amavano i piaceri peccaminosi e le vie di questo mondo — cose che erano proibite da Dio. L’Eterno ha dato un forte avvertimento al riguardo: le persone non dovevano amare il peccato, non dovevano prendere parte o cedere alle pratiche vergognose di questo mondo corruttibile.
Mr 7:21-23 Ro 1:18 1:21 1:29-32 2Te 2:11-12 Ge 6:5 Gb 15:16 Sl 52:3 Pr 2:14 2:22 Gr 14:10
b. L’Eterno ha avvertito il popolo di Giuda: se avessero seguito il cattivo esempio di Israele, avrebbero subito lo stesso giudizio del Regno del Nord Os 4:19. Un potente vento — esercito — li avrebbe spazzati via e, in quel giorno spaventoso, sarebbero stati completamente disonorati, perché i loro falsi dèi si sarebbero rivelati completamente inermi. Poiché non erano altro che un prodotto dell’immaginazione degli uomini, i cosiddetti dèi non sarebbero stati in grado di udire il grido d’aiuto dei Giudei né avrebbero potuto fare nulla per salvarli.
Mt 25:31-33 Mr 8:38 Eb 9:27 Gd 1:14-15 Ap 1:7
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