PRIVI DI SOLLECITUDINE
“Considerate i gigli della campagna” – essi crescono dove sono posti. Molti di noi rifiutano di crescere dove sono collocati e perciò da nessuna parte mettono radici. Quando non stiamo sperimentando la grazia e la provvidenza di Dio, la causa è la nostra mancanza di ubbidienza per quel nostro indugiare in molte, confuse considerazioni e recriminazioni. Quanto tempo abbiamo sciupato, tormentando Dio con le nostre domande, invece di mantenerci liberi da ogni impaccio per poterci concentrare sulla Sua opera? Consacrazione significa separazione, significa distacco progressivo del nostro io per darci ad una cosa particolare.
Nulla più cerchiamo al di fuori di Dio, rallegriamoci di essere in Lui, uno con Lui.
“Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra”. Preoccupiamoci di una cosa sola: della nostra relazione con Dio.
Il comune buon senso si ribella e grida: “Questo è assurdo! Io devo preoccuparmi di come vivrò, devo pensare a che cosa mangerò e berrò”. Gesù dice: “No, non devi”.
“Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita” (Luca 21:34). I desideri sono frutto della concupiscenza della carne (tendenti alla soddisfazione dei sensi, che si tratti di piaceri raffinati o volgari), della concupiscenza degli occhi (l’eccitazione di malvagi desideri attraverso ciò che si vede), e della superbia della vita (elevarsi al di sopra degli altri, la vanità, lo spirito di dominazione).
Quali spiritelli ti hanno sbirciato e tormentato dicendoti: “E allora, che cosa farai il prossimo mese, la prossima estate?”.
Oh, anime sventurate che si gettano nel turbinio delle preoccupazioni mondane; più esse amano il mondo, più le loro passioni si moltiplicano, più i loro desideri si accendono, più si perdono nei loro progetti; ed ecco le inquietudini, le impazienze, gli urti terribili che spezzano i loro cuori, che non palpitano di carità e di puro amore verso Dio.
Guardiamoci dalle ansietà ed inquietudini, perché non vi è cosa che maggiormente impedisca il camminare nella perfezione.
Dio ha da rimproverare di questa agitazione alquanto amara in te, che non ti fa gustare tutta la dolcezza della croce.
Non ti affaticare intorno a cose che generano sollecitudine, perturbazioni ed affanni. Una sola cosa è necessaria: amare Dio.
Non ci si consacra solo ad un dato momento ed una volta per tutte.
Sto io operando questa separazione, così da non avere nel cuore e nella mente altro che Dio, in ogni giorno della mia vita?
“Non siate ansiosi per alcun motivo”. L’ansia è una vera e propria infedeltà., perché è la dimostrazione della non fiducia in Dio.
Considera di nuovo queste parole e rifletti.
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