ESSERE SAGGI
Una risposta gentile o conciliante impedisce che il furore esploda o aumenti. Se si risponde agli altri usando una parola dura, si eccita la natura umana e prima o poi si deve affrontare un litigio.
Tizio viveva in una casa dove solo una recinzione malandata separava il suo giardino da quello del vicino. Caio possedeva un cane che era un “giardiniere” spaventosamente inesperto e non sapeva migliorare l’aspetto delle piante di Tizio. Così, una sera, mentre passeggiava da solo in giardino, vide questo cane combinare dei guai e, dato che era lontano da lui, gli gettò contro un bastone, consigliandolo calorosamente di tornare a casa sua. Ma il cane, invece di andarsene, raccolse il bastone e, dimenando la coda, andò verso di lui. Lo appoggiò ai suoi piedi e guardò in su con molta gentilezza. Cos’altro Tizio poteva fare, se non accarezzarlo, elogiarlo perché era davvero un bravo cane e rammaricarsi perché in passato l’aveva sempre rimbrottato?
La bontà ha il potere di affascinare e attirare a sé perfino i nemici.
Si narra che Stanton trattava Lincoln con profondo disprezzo. Lo definiva un “ignobile e astuto buffone” e “il gorilla originale”. Diceva che non era necessario andare in Africa per catturare un gorilla, quando ce n’era uno disponibile a Springfield, Illinois. Lincoln non si vendicò mai. Invece nominò Stanton ministro della guerra, ritenendo che fosse il più qualificato per quell’incarico.
Anni dopo, quando Lincoln fu ucciso da un colpo d’arma fuoco, Stanton osservò il suo viso irregolare e disse malinconicamente: “Qui giace il più grande governatore degli uomini che il mondo abbia mai avuto”.
Un uomo ricco di senno e di buonsenso sa come controllare il proprio carattere e considera un suo onore passare sopra le offese.
L’uomo che rifiuta di ricordare un’offesa subìta si procura amore e amicizia. Chi combatte a rivangare vecchie lamentele si procura odio e nemici.
Quando impariamo ad amare, impariamo anche a coprire, a dimenticare e a passare oltre.
È l’orgoglio e stoltezza che spinge l’uomo a rispondere alle offese con ira e provocazioni.
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