COMPASSIONE CHE LIBERA Marco 5:1-20
L’uomo di cui si parla in questo testo a un occhio superficiale potrebbe sembrare libero; invece era molto legato e aveva bisogno di liberazione. Molti, pur credendosi liberi, sono in realtà legati, per esempio da legami personali, vizi, pregiudizi. La vera libertà è dove c’è lo Spirito del Signore ed è quella che realizzano i veri figli di Dio. Quest’uomo, che poteva scappare da Gesù, andò invece ai Suoi piedi. Non era in grado di fare alcuna richiesta e infatti quando parlò con Gesù fu lo spirito che lo possedeva a parlare; tuttavia andò da Gesù. Quando ci incontriamo con Gesù, una benedizione esce dal nostro Dio. Apparentemente quest’uomo non aveva alcun desiderio e non aveva fede; dal punto di vista umano, non c’era nulla che potesse muovere a compassione Gesù. Questa situazione dimostra l’amore di Dio. Dio ha compassione di noi, anche se noi non vogliamo il Suo intervento nella nostra vita.
La compassione di Gesù libera dai legami spirituali. Ancora oggi vi sono persone possedute dal nemico delle anime nostre, ossessionate, oppresse, disturbate dal diavolo nella mente, nel cuore. Questo può manifestarsi in vari modi, per esempio con la violenza gratuita, ma anche con la perenne insoddisfazione, l’egoismo, l’instabilità caratteriale, la tristezza continua. Queste cose non vengono da Dio; magari vengono dalla nostra umanità, ma il diavolo lavora su di esse per allontanarci da Dio. Non vogliamo arrenderci al lavoro che il nemico vuole fare; noi possiamo vincere nel nome del Signore, perché in Gesù abbiamo il potere. Gesù ha compassione di chi è spiritualmente legato ed è pronto a spezzare ogni legame.
La compassione di Gesù libera dai legami mentali. Le nostre battaglie le conduciamo nella nostra mente. Quest’uomo non era in grado di pensare in modo razionale, di prendere decisioni per il proprio bene; ma incontrò il Signore. Il Signore fa di noi delle persone nuove con pensieri nuovi. Egli vuole liberare la nostra mente dai pensieri che ci stanno distruggendo. Se ci sentiamo oppressi, frustrati, incapaci di alzare lo sguardo al cielo, se abbiamo pensieri che ci tolgono la pace, se ci sentiamo svuotati nella nostra mente, se il nemico continua a suggerirci menzogne, abbiamo bisogno di una potente liberazione.
La compassione di Gesù libera dal passato disastroso. Non possiamo recuperare il passato, però il Signore può darci pace e aiutarci a superare le conseguenze di un passato disastroso. C’è una linea di demarcazione che separa il passato di quest’uomo dal presente e dal futuro e si chiama Gesù. È importante che permettiamo al Signore di compiere un’opera nuova nella nostra vita. Il Signore guardandoci ci valuta sulla base di ciò che possiamo diventare se ci arrendiamo nelle Sue mani.
Le compassioni di Dio non sono esaurite, si rinnovano ogni mattina.
Lascia un commento