Maldive: un resort nell’oscurità
Le Maldive rimangono uno dei paesi dove meno libertà religiosa esiste. Per i cristiani professare la propria fede è possibile solo in segreto. Dall’interno la società maldiviana appare piena di problemi strutturali. In questo articolo si getta luce sulle verità celate dietro le spiagge paradisiache e i cataloghi turistici.
Non esistono vere chiese alle Maldive. Bizzarramente, un resort famoso in una di queste isole offre la possibilità di fare matrimoni in una palafitta in mezzo al mare cristallino… Tutto appare profumato e idilliaco, a parte per chi professa la fede cristiana. I pochissimi credenti maldiviani devono incontrarsi in segreto. Non c’è un’accurata Bibbia in lingua Dhivehi (la lingua maldiviana) disponibile.
Il paese si vanta di essere al 100% musulmano. Essere un abitante delle Maldive equivale a essere musulmano: non ci sono altre possibilità. Condividere Gesù a un maldiviano si tradurrà in persecuzione nella sfera familiare, pubblica e comunitaria (dipende dai casi se con picchi di violenza fisica). L’evangelizzazione è altamente rischiosa. È assai difficile trovare missionari cristiani con la visione di raggiungere i perduti in questo arcipelago, anche per gli ostacoli che lo stesso governo appone:non vi è di certo libertà di fede alle Maldive.
La mancanza di libertà crea un sentimento di oppressione e la sensazione di essere intrappolati: cresce dunque il numero di maldiviani che cercano conforto nelle droghe, soprattutto tra i giovani. I media locali riferiscono che l’abuso di droga è diventato un grosso problema sociale del paese. La struttura familiare delle Maldive è minata da infedeltà e quasi la metà di tutti i matrimoni si conclude con un divorzio. L’abuso sessuale e l’incesto sono presenti a livelli allarmanti. “Molte mogli non si fidano a lasciare le figlie sole con i loro mariti”, condivide una collaboratrice cristiana e madre. Molti bambini, soprattutto le femmine, crescono odiando i loro padri e soffrono emotivamente in età adulta.
Le Maldive occupano il 13° posto della WWList di Porte Aperte. Conosciute per le paradisiache spiagge, visto dall’interno appaiono più come un resort immerso nell’oscurità, dove i nostri fratelli e sorelle si incontrano in segreto e affrontano sfide difficilmente immaginabili dalle foto dei cataloghi turistici.
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