NOI SPERAVAMO!
“NOI SPERAVAMO che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose” (Luca 24:21).
“Speravamo che il dottore lo guarisse” – “Speravamo che l’operazione rimuovesse tutto il tumore” – “Speravamo in un lavoro sicuro” – “Noi speravamo…”
Parole grigie di delusione.
Ciò che volevamo non si è verificato.
Ciò che si è verificato non lo volevamo.
Il risultato?
Speranza infranta.
Arranchiamo verso Emmaus trascinando i nostri sandali nella polvere, chiedendoci che cosa abbiamo mai fatto per meritarci tutto ciò.
Eppure i nostri occhi sono così pieni di lacrime e la nostra prospettiva così limitata che Gesù potrebbe essere il nostro compagno di viaggio senza che ce ne rendiamo conto.
Non siamo molto diversi da quei viaggiatori oppressi, vero?
Ci voltiamo nel fango della autocommiserazione proprio all’ombra della croce.
Chiediamo di fare la Sua volontà e poi abbiamo l’audacia di fare il broncio se tutto non va come noi speravamo.
Perché in alcuni la crisi comincia quando lo loro speranze vengono frustrate.
LA SPERANZA NON È CIÒ CHE TI ASPETTI, MA CIÒ CHE MAI TI SOGNERESTI (faresti bene a rileggere questa frase).
Romani 4:18: “Abramo, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni”.
“La speranza mette la fede a lavorare quando dubitare sarebbe più facile”.
In questa settimana, spera anche tu…nel Signore perché: “Quelli che SPERANO nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano” (Isaia 40:31).
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