31 Dicembre 2016   Meditazioni vari Pastori   No comments

2017: ESSERE PASTORE OGGI!

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Il pastore non è un “Superman”, un super-uomo. Non è più forte degli altri. È un umano tra gli umani, una semplice creatura che però ha ricevuto una chiamata diretta e divina, una chiamata specifica al ministerio. Tuttavia è un uomo con un carico notevole sulle spalle e soprattutto sul cuore.
Il pastore come tutti si ammala, si stanca, si scoraggia, si entusiasma ed a volte si deprime; fa scelte giuste ed ahimè, a volte anche scelte sbagliate. Egli ride, piange, si arrabbia come tutti e come tutti ha una famiglia, dei figli che lo reclamano… sovente senza ottenere riscontro! Ma alcuni sembrano dimenticare che il pastore è chiamato anche a questo.
Alcuni trascurano l’ovvietà che anche il pastore ha dei sentimenti, e che pertanto chi lo tradisce, lo delude o lo abbandona, gli procura una ferita vasta e profonda.
Alcuni feriscono il pastore con l’arma delle critiche, dei giudizi severi e gratuiti; taluni si dilettano persino in menzogne ben costruite pur di demolirlo spiritualmente ed emotivamente.
Essere pastore non è un compito semplice. Egli è chiamato a lavorare con altre persone e tutti, si sa, sono complessi a modo proprio. Ne consegue perciò un lavoro difficoltoso, delicato, a volte gravoso.
Per questo caro Pastore, tu ed io abbiamo bisogno di mantenere i nostri occhi fissi su Gesù. Solo così potremo camminare sulle acque tempestose mentre tutto è buio attorno a noi.
Coraggio pastore, continuiamo tutti insieme a camminare senza sosta verso la gloria, senza perdere la passione per le anime. Passiamo oltre l’indifferenza, l’ingratitudine e lasciamo che sia Dio a consolarci e a curare le nostre ferite.
Essere pastore, oggi come ieri, non è semplice, ma con Dio ce la faremo!
Perciò, mentre Dio continua a benedici, noi continuiamo a lavorare e ad essere di benedizione per gli altri. Che questo possa essere il nostro obiettivo anche in questo nuovo anno.
CARI PASTORI FELICE 2017 IN GESÙ!
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